Come nella vita anche in Alta Orologeria le eccellenze non capitano tutti i giorni. Quando in questo campo viene alla luce un capolavoro tutti continuiamo a chiamarlo come se fosse niente “orologio”, ma in certi casi – come mettere al polso Carrousel, Ripetizione Minuti e Cronografo – fin che non li vedi, e tra l’altro con i tuoi occhi funzionare per davvero, potrebbe sembrare persino uno scherzo. Invece è tutto vero: a bordo dell’ultimo Le Brassus – collezione che dal 2008 ha riesumato il celebre “carrousel volant une minute” – che ho avuto modo di fotografare, filmare – e soprattuto toccare con le mie mani a Baselworld 2013, c’è a bordo quest’insolita combinazione di funzioni complicate.
Ai livelli di un Grand Complication
Premesso che la tradizione orologiera definisce “Grand Complication” un segnatempo meccanico cui movimento deve possedere tre supreme complicazioni, la prima di natura astronomica – come il calendario perpetuo, la seconda sonora – come la ripetizione minuti, la terza in grado di fornire una misurazione del tempo – solitamente un cronografo o un tourbillon, il nuovo Blancpain Le Brassus – se da una parte non rientra in questa definizione per il primo punto – abbina tre complicazioni che nessuno sino ad ora, se non a Le Brassus (nome del paesino sede della manifattura), era mai stato mai in grado di mettere insieme.
Il Carrousel
Dentro e fuori questo orologio c’è tutto il patrimonio culturale di Blancpain. Partiamo dal carrousel. La storia ci ricorda che tale meccanismo fu inventato un centinaio d’anni dopo il tourbillon nel 1892 da Bahne Bonniksen (1859-1935) – orologiaio danese che operava a Londra. Questo meccanismo si chiama così perchè il bilanciere, anch’esso in una gabbia, gira su se stesso. Quella di un carrousel – a differenza di quella di un tourbillon che è collegata direttamente al bariletto – è mossa da un treno d’ingranaggi che nelle versioni originali consentiva di compiere una rotazione di 360° in ventisette o persino quarantadue minuti.
Per quanto costruisca anche segnatempo con tourbillon Blancpain, nella fascia più alta dei suoi segnatempo, ha fatto del carrousel la sua bandiera. Anzi, quest’anno la Maison ha presentato anche un modello che per la prima volta abbina carrousel e tourbillon cui ho dedicato un articolo con foto live e video.
Vincent Calabrese, grande orologiaio indipendente di origini italiane – fondatore dell’accademia AHCI insieme a Svend Andersen – è colui che con le sue profonde conoscenze ha maggiormente contribuito al progetto della manifattura.
La Ripetizione Minuti
Adoro questa complicazione, e quale appassionato di orologeria non la pensa come me? Nata per la necessità di conoscere a richiesta le ore nell’oscurità della notte quando l’energia elettrica non esisteva ancora e i lumi ad olio erano spenti, oggi la ripetizione minuti è una delle complicazioni più fini e costose, soprattutto per le difficoltà nel portarla alle dimensioni di un orologio da polso.
In quella a bordo di questo Le Brassus Blancpain ha dedicato molto tempo per ottimizzare al massimo il suo suono. Le lame che servono a emettere la sua “suoneria a cattedrale” (Westminster Chime) si avvolgono una volta e mezza attorno al movimento per emettere un suono il più limpido possibile.
La modalità di trasmissione è stata migliorata fissando la suoneria alla cassa la quale è imponente e parecchio spessa: soluzioni che consentono di ottenere un volume notevole e di conseguenza una nitidezza sonora superiore.
Ultimo perfezionamento per accrescere la purezza del suono: un regolatore volante riduce il rumore di fondo prodotto dal meccanismo. Infine, per evitare qualsiasi rischio di danneggiamento, un sistema sconnette automaticamente il dispositivo di regolazione azionato dalla corona nel momento in cui si aziona la ripetizione.
Il Cronografo Flyback
Ultima funzione, ma non meno importante per come è stata interpretata, è il cronografo con funzione flyback, il cosiddetto “retour en vole” che consente con una pressione del pulsante a ore 4 di riavviare una nuova misurazione di un intervallo breve mentre è già in corso un conteggio e senza doverla, come avviene in un comune cronografo, prima fermare poi resettare a zero e quindi farla ripartire. Una funzione che sa di avventura visto che era utilizzata come uno strumento dai piloti di aerei da guerra.
Firma di tutti i cronografi Blancpain il meccanismo è dotato di ruota a colonne con innesto verticale, una soluzione ritornata in auge dal passato, più costosa da realizzare, ma che garantisce una maggiore precisione diminuendo i tempi di latenza all’avvio.
Ultima chicca di questo Le Brassus è un contatore dei 30 minuti posizionato al centro del movimento, tanto per “complicarsi” ancora un po’ la vita…
L’orologio
Insieme a tutto questo tecnicismo in un’opera del genere – destinata a “mostrare i muscoli” di un marchio – c’è ovviamente tanta cura per le finiture. Come la maggior parte dei suoi colleghi (di altri marchi) che vanno dal quarto di milione di Euro in su, non è un segnatempo pensato per i mercati della comunità europea: la sua cassa in oro rosso misura 45 mm di diametro, dimensioni XXL che tuttavia non offuscano il suo stile estremamente classico; con le sue finiture il Blancpain Le Brassus è un richiamo alle tradizioni orologiere elvetiche e della Maison.
Realizzata in oro rosso presenta un giro delle ore, il contatore al centro dei 30 minuti e indici smaltati a Grand Feu. Dando un occhio ai dettagli, di forma diversa dal solito, le lancette cronografiche, dei minuti e dei secondi, hanno una lunghezza tale da presentare un’ottima leggibilità, e si appoggiano visivamente agli indici. Osservandolo frontalmente, parzialmente coperti dalla sobria lunetta, spuntano appena dalla carrure i pulsanti del cronografo e la slitta che attiva la ripetizione.
Il resto è tutto “alla luce del Sole”. Il quadrante aperto che permette la visione di molti dei ben 546 elementi cui è composto il Calibro 2358 si dà il cambio con un fondello in zaffiro trasparente che mette a nudo la tridimensionalità della sua architettura. Per rendere meglio l’idea dell’esemplare che vedi nelle foto i ponti, ma anche la platina principale, sono in oro 18 carati. Nonostante tanti elementi e tali complicazioni richiedano molta energia e costante, gli orologiai Blancpain sono riusciti a fare in modo che la sua carica fosse automatica.
Difficilmente un “pezzo” del genere – sempre per cercare sinonimi al termine orologio – valicherà mai le montagne svizzere per arrivare da noi. Potrebbe sempre capitarvi di passaggio: a prescindere da tutto l’Italia è sempre il più bel paese del mondo e arte chiama arte.
Costa 359.870 Euro.
contaminuti
Commenti
Assoluta opera d’arte, questa “macchina”meravigliosa per la misurazione del tempo ha imponenza su tutti i fronti. Credo che la sua visione dal vero tolga il respiro a qualsiasi appassionato. Potrebbe valere non meno di 700/800 mila euro.
Assolutamente vero Marco quello che dici! Orologi così se ne vedono davvero pochi… Solo il movimento con la sua platina d’oro è da svenire ti lascio immaginare il resto! Nei prossimi giorni aggiornerò l’articolo mettendo un breve video online! Grazie e a presto!