Dal francese "sagoma, contorno". Sta ad indicare la curvatura di una cassa o di un quadrante che può essere convessa o concava.

Termine usato per definire l'intervallo di due successivi passaggi di una stella o del Sole su un punto prefissato. Quando è la stella a essere presa come riferimento si dice "giorno siderale", quando è il Sole "giorno solare". Il giorno solare differisce da quello convenzionale (24 ore) di +14m 18s e 45 e -16m 24s durante il corso dell'anno. Inoltre, il giorno solare è più lungo di quello siderale di 4 minuti.

Indicazione che permette di distiguere le prime 12 ore del giorno da quelle successive. Dal XIX Secolo si usa classificare le 12 ore del giorno antecedenti il mezzogiorno "antimeridiane", mentre le restanti 12 prima della mezzanotte "pomeridiane".

E' una tecnica di smaltatura che si applica generalmente sui quadranti e consente di ottenere una decorazione di color particolarmente intenso. Inizia con una fase di preparazione: l'artigiano ricopre il retro della piastra usata con del "controsmalto", usato per evitare deformazioni del metallo durante le cotture. La smaltatura Grand Feu è caratterizzata da diversi strati sovrapposti di smalto, abbinati a decorazioni e disegni colorati dipinti a mano. Ogni fase viene infornata a una temperatura di oltre 800 C°. Basta un minimo errore, anche nell'ultima cottura, per buttare via il quadrante e dover iniziare da capo.

Termine con il quale la tradizione indica un orologio che contenga tre complicazioni meccaniche di alto rango: la prima deve dare un’informazione astronomica, come ad esempio un calendario perpetuo; la seconda deve essere una funzione sonora, come la ripetizione minuti; la terza in genere ricorre a una o più lancette per fornire un’indicazione supplementare del tempo, solitamente il cronografo, oppure essere una complicazione del tutto diversa come un tourbillon.

Spazzolatura metallica della superficie dei pezzi di pendole o di orologi in acciaio al fine di uniformare il loro aspetto.

Elemento in gomma di forma circolare posizionata in diverse strutture dell'orologio, la cui funzione è quella di isolare il movimento contenuto nella cassa, impedendo l'entrata di polveri, liquidi e umidità.

Lavorazione di quadranti, rotori ed altre parti effettuata attraverso l'incisione a mano o a macchina di disegni geometrici composti da linee che intersecandosi ripetutamente formano una fitta trama.

Telaio rotativo che contiene un organo regolatore e lo scappamento di un tourbillon. Questo elemento è necessario per una perfetta equilibratura di tutto il sistema e per la rigidità che riescie ad ottenere nonostante il peso molto ridotto. Nella maggior parte dei casi, a parte quelli multipli, i tourbillon compiono solitamente un intero giro di 360° in un minuto. La gabbia serve perciò anche da ruota dei secondi.

Termine usato per indicare, in alcuni scappamenti, il passaggio accidentale di due denti della ruota di scappamento, anzichè di uno solo.

Definizione usata da Breguet per indicare gli orologi ad alta precisione.

Anello metallico graduato, generalmente zigrinato internamente, ed esternamente per aumentare la presa, fissato alla cassa. La ghiera viene di solito utilizzata sugli orologi subacquei per permettere di verificare i tempi di immersione. Per quest’uso ruota solo in senso antiorario.

E’ il nome di una lega di rame e berillio utilizzata nella costruzione dei volantini del bilanciere più pregiati. Questo materiale assicura, durezza, antimagneticità, inossidabilità e ridotta dilatazione termica, fattori che tutti insieme sono in grado di garantire un alta precisione di marcia.

(Greenwich Mean Time – Tempo Medio di Greenwich). Greenwich è il nome della città londinese attraversata dal meridiano zero. Per GMT si intende di solito quell'orologio che ha una terza lancetta in grado di compiere un intero giro ogni 24 ore e che mostra l'ora di un secondo fuso orario. Altri sitemi, basati su ghiere che ruotano con il nome di diversi capoluoghi del mondo, permettono istantaneamente di conoscere altre ore locali.

Filo in metallo perimetrico al movimento, destinato ad un suono. Un'estremità è fissata ad uno zoccolo, ed il filo vibra producendo un suono nel momento in cui è battuto da un martello. La lunghezza e lo spessore del gong determino la nota e le tonalità emesse. Breguet è l'inventore del Gong.

Timbro armonico in lega d'acciaio posizionato solitamente lungo la circonferenza del movimento. Su questa striscia battono i martelletti generando il classico suono per indicare il tempo acusticamente. La lunghezza e spessore del gong generano note e tonalità diverse. Generalmente negli orologi con complicazione di Ripetizione Minuti, i gong sono due. I martelletti battono una nota per le ore, le due note insieme per indicare i quarti, l'altra nota per i minuti rimanenti. In versioni ancora più avanzate di questa complicazione che posseggono in aggiunta la cosiddetta “suoneria di passaggio” si arriva ad avere fino a 4 gong per emettere ulteriori note. Il massimo è rappresentato dalle ripetizioni minuti in grado di suonare la Westminster Chime, la melodia suonata dal Big Ben di Londra.

Piano di uno scappamento a détente o ad àncora che trasmette l'impulso.

(Grande Sonnerie) Tipo di soneria degli orologi che suonano le ore ed i quarti ogni quarto d'ora.