Grøne Manueel One: I Maestri del Super Lusso Creano l’Impossibile a 2.150 Euro

Dal laboratorio dei maestri olandesi nasce un orologio inaspettato

di Massimo Scalese 3 MIN LETTURA

 

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Grøne nuovo marchio dei fratelli Grönefeld orologio Manueel One di lato

Stai per scoprire una delle notizie più sorprendenti nel mondo dell’alta orologeria di quest’anno. I fratelli Grönefeld, Tim e Bart, conosciuti per i loro capolavori da decine e decine di migliaia di euro, hanno appena annunciato il lancio di un nuovo marchio accessibile e il loro primo segnatempo: Grøne Manueel One.

Chi Sono Bart e Tim Grönefeld

Se conosci il mondo dell’orologeria indipendente, sai bene chi sono i fratelli Grönefeld. Soprannominati “The Horological Brothers”, rappresentano la terza generazione di una famiglia di orologiai di Oldenzaal, nei Paesi Bassi. Il loro padre, Johannes Sjef Grönefeld, ha trasmesso loro non solo la passione per l’orologeria, ma anche quei valori artigianali che hanno reso il marchio Grönefeld sinonimo di eccellenza assoluta e per chi se ne intende.

da sinistra Bart, Johannes Sjef, Tim Grönefeld
da sinistra Bart, Johannes Sjef, Tim Grönefeld

Nel corso degli anni, i fratelli hanno creato alcuni degli orologi più innovativi e tecnicamente sofisticati nel panorama dell’orologeria indipendente. Il One Hertz, lanciato nel 2010, ha fatto scalpore per il suo meccanismo brevettato dei secondi morti indipendenti, una complicazione rarissima nell’orologeria meccanica. Il 1941 Remontoire ha poi portato la precisione a nuovi livelli con il suo sistema di forza costante a 8 secondi, mentre il 1941 Grönograf ha ridefinito l’estetica del cronografo di lusso con il suo movimento a vista mozzafiato. Queste creazioni hanno consolidato la loro reputazione come maestri dell’alta orologeria. Sono anche simpaticissimi e molto alla mano, e lo sono anche con chi non è un cliente: è facile trovarsi a bere una birra insieme dopo un’esteniante giornata di Watches and Wonders.

Grøne Manueel One – Sjef’s One

Ed è proprio al padre che hanno dedicato il loro primo modello accessibile: il Grøne Manueel One, soprannominato “Sjef’s One”. Questo orologio riprende le fantastiche linee della cassa del 1941, già viste nei celebrati modelli Remontoire e Principia, ma in una versione più contenuta da 38,5mm di diametro e 9mm di spessore.

Grøne Manuell One Sjef's One quadrante

Il quadrante è il pezzo forte di questo primo Grøne, un capolavoro di design multilivello: al centro spicca una finitura tremblage color salmone, circondata da un rehaut rodiato a due livelli. Gli indici delle ore, applicati a mano, sembrano nella parte prossimale fluttuare sul quadrante creando un delizioso effetto tridimensionale. Le lancette in acciaio azzurrato e lucidato sono di un vivace blu, lo stesso utilizzato per le scritte leggermente a rilievo “Oldenzaal”, “Manueel” e “Netherlands”.

Il fondello pieno nasconde un movimento Sellita SW210 a carica manuale, regolato dai fratelli per ottenere il giusto feeling durante la carica. Ma ciò che rende speciale il fondello è l’incisione di una mappa di Oldenzaal del 1626, con il logo Grönefeld che indica l’attuale posizione del loro atelier – un omaggio alle loro radici e  tradizione familiare. La scelta di incidere anche il proverbio olandese “Zoals het klokje thuis tikt, tikt het nergens” (“Non c’è posto come casa”) sottolinea ulteriormente il legame profondo con le proprie origini.

Grøne Manuell One Sjef's One fondello con mappa mappa di Oldenzaal del 1626

Prezzo e Conclusioni

Non capita tutti i giorni che un marchio che produce poche decine di orologi all’anno, tutti rigorosamente realizzati a mano, decida di lanciarsi nel segmento del lusso accessibile. Ma a mio parere il Grøne Manueel One, proposto a 2.150 euro (IVA esclusa), non è un’operazione che sminuisce il prestigio del marchio principale. Al contrario, è una mossa intelligente che permetterà a un pubblico più ampio di apprezzare le forme e gli stili che finora erano appannaggio di pochi fortunati collezionisti, contribuendo a rendere il design Grönefeld più riconoscibile a livello globale. Altre informazioni sul sito web grone.com.

Tu cosa ne pensi di questa svolta? Credi che sia una mossa vincente per i fratelli Grönefeld? Lascia un commento qui sotto con la tua opinione.

 

Commenti

  1. Caro Massimo ciao.
    Questa volta mi permetto di dissentire sul tuo articolo, la prima. Questo “oggetto” monta un Sellita 210 il cui prezzo è di 170€ circa. Certamente un ottimo calibro all’altezza di un Eta (sappiamo la storia di Eta e Sellita). Dico: mettere un cal. del genere in un orologio che si fregia di provenire da un brand che stimo profondamente e che ,come ben scrivi, ha realizzato One Hertz o il Remontoire oltre a costruire e rifinire calibri in modo superbo direi quasi unico, è veramente eresia. Onestamente avrei preferito un orologio da circa 5000 – 6000€ con un “motore” più povero di finiture ,di grande semplicità,ma proveniente da Grönefeld. Oggi come oggi chi decide di spendere oltre 2000€ su un segnatempo può anche spendere qualche migliaio di euro in più. In fondo ci sono persone che fanno un finanziamento per acquistare un Rolex DJ usato. Niente da togliere al Sellita ma è come prendere una Porsche 718 con un allestimento superbasico con elementi VW e mettere un motore di una Yaris GR . Chiaramente senza il marchio Porsche ma solo Poche ma dicendo chiaramente che è legata al brand Porsche e che addirittura si dedica a Ferdinand…..Questa per me è una caduta di stile e di valore. Sicuramente, comunque, ci saranno persone che lo acquisteranno e ne saranno felici……Questo è il mercato.

    1. Ciao Marco, prima di tutto grazie per il commento! Poi, ci mancherebbe.. sono felice di potermi confrontare con un appassionato e in particolar modo un fedele visitatore del blog da lunga data come te 😃. Penso che tu abbia ragione, perchè di fronte ad azioni come queste che tu ci veda del buono o esattamente il contrario, entrambe le posizioni sono separate da un sottile filo di nylon come quello di una canna da pesca. In realtà il Grøne non è una trovata così nuova: non più tardi di un anno fa abbiamo visto il Blancpain X Swatch che con lo Scuba Fifty Fathoms ha perseguito, e per primo, lo stesso obiettivo degli Horological Brothers che come ho scritto in questo articolo era di “rendere il design Grönefeld più riconoscibile a livello globale”. Sia la prima che questa, ed eventuali altre azioni simili che vedremo in futuro, hanno creato e genereranno sempre grosse critiche: è il prezzo che sia lo Swatch Group che Bart e Tim sapevano già di dover pagare prima ancora di agire. Ma insieme a questo si persegue anche l’obiettivo di “viralizzare” i tratti somatici del proprio brand, altrimenti sempre per entrambi i casi relegati unicamente a una nicchia di ultra-appassionati. É normale che un appassionato, fruitore e che parla il linguaggio dell’orologeria di alto di gamma si indigni ma l’orologeria di oggi – volenti o nolenti – usa sempre più questo tipo di linguaggio. E allora cosa fare? A mio avviso continuare a osservare sia un Blancpain sia un Grönefeld per quello che sono, giudicando quello che hai davanti agli occhi non lasciandosi influenzare da prodotti che non hanno nulla a che fare con i modelli a cui si ispirano. Naturalmente tutto secondo la mia umile e personale opinione.

  2. Pienamente in accordo Massimo. Ci sono e ci saranno sempre più queste realtà. Questo è molto triste per me ma concordo sul fatto che sia fondamentale,a questo punto, tenere ben separate la realtà della nostra grande passione dall’illusione di neofiti. Sperando che da neofiti diventino esperti. Grazie.

  3. Il sito Grönefeld dice che non accettano più ordini perché sono a tappo, speriamo che investano in qualche macchinario per rendere la produzione più efficiente ed economica. In più non dice i prezzi perché se devi chiedere non puoi permettertelo, e ovviamente puoi entrare in lista d’attesa. Insomma, le solite tattiche da due soldi.
    Sul solito sito ci sono un po’ di Grönefeld in vendita, a prezzi con cui si acquistano diversi Dornblüth o GO. Mah.

  4. Buongiorno Massimo
    visto che la stragrande maggioranza delle persone non sarà mai in grado di permettersi uno dei loro modelli di fascia alta, Grönefeld ha usato lo stesso concetto utilizzato dal maestro orologiaio giapponese Hajime Asaoka con il suo marchio omonimo estremamente esclusivo che ha creato il suo marchio accessibile Kurono, ecco il Grøne , sicuramente una prospettiva notevolmente più realistica da acquistare.
    In risposta anche al lettore che ha commentato precedentemente, penso fosse normale che utilizzasse il movimento Sellita 210, modificandolo. Non avrebbe potuto inserirne uno di manifattura e venderlo a 2000 €.
    In ogni caso, qua siamo al cospetto di un vero maestro che ha tentato di elaborare un modello per la maggioranza degli appassionati (peccato per i piccoli numeri disponibili), e secondo me ci è riuscito alla grande.
    Grazie

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