Orologiaio o inventore? È il primo dubbio che mi è sorto anni fa dopo aver conosciuto l’indipendente AHCI di San Pietroburgo e le sue singolari opere. Che si tratti di orologi magici, calendari islamici o macchine come lo “zoopraxiscopio” di Eadweard Muybridge – che il russo è riuscito a ficcare in orologio da polso – a soli 42 anni Chaykin non finisce mai di stupire il mondo degli esperti appassionati.
E il Konstantin Chaykin Mars Conqueror, svelato il 27 luglio scorso, in concomitanza con il raro evento astronomico dell’eclissi di Luna più lunga del secolo, ne è l’ennesima dimostrazione.
Breve storia degli orologi per i viaggiatori spaziali
Gli orologi astronomici sono apparsi agli albori dell’orologeria meccanica con lo scopo di riprodurre dinamicamente gli astri così come noi li vediamo dalla Terra. Da prima che l’uomo iniziò a solcare gli spazi sono stati sviluppati incredibili segnatempo spaziali per tracciare l’ora di astri ben più lontani di quelli da lui visitati.
Solo per citarne un paio nel 1954 l’americano I. M. Levitt progettò lo Space Clock Mars, un segnatempo elettromeccanico in grado di segnare in contemporanea l’ora terrestre e quella di Marte. Due copie dello Space Clock Mars sono state realizzate da Hamilton Watches ma per le dimensioni il suo movimento era molto lontano dal poter essere utilizzato in un orologio da polso.
Il primo segnatempo da polso marziano è stato sviluppato nel 2004 dall’orologiaio californiano Garo Anserlian. I suoi modelli sono stati utilizzati dalla squadra di ingegneri della NASA che controllava i rover delle spedizioni Martian Spirit e Opportunity.
Konstantin Chaykin Mars Conqueror: alla conquista di Marte
Il Mars Conqueror riunisce un insieme di complicazioni e di funzioni astronomiche mai viste prima.
L’idea del Mars Conqueror venne a Chaykin una sera del novembre dello scorso anno. Il progetto di Konstantin ha l’obiettivo di mostrare l’ora locale marziana collegata a quella terrestre. Nonostante sia troppo presto per pensare a insediamenti umani sul pianeta rosso grazie alla vulcanica mente del russo si può dire che l’orologio sia già pronto.
Ci sono voluti otto mesi per sviluppare e realizzare un complicatissimo modulo meccanico che segna il tempo su tre quadranti, ma per uno come Chaykin – abituato a segnare l’ora degli astri tra l’altro mostrandola nel Lunokhod come l’occhio li vede in cielo – è stata tutto sommato una sfida accettabile.
In termini di numero di elementi funzionali il modulo del Mars Conqueror è paragonabile a un ripetizione minuti.
Il primo quadrante mostra l’ora della Terra con una lancetta dei secondi centrale che in un contesto siderale serve più che altro da conferma che l’orologio stia funzionando. Sul secondo abbiamo l’ora locale marziana e sul terzo quadrante c’è un indicatore planetario delle posizioni dei due pianeti e delle loro opposizioni.
Le indicazioni del tempo solare medio sulla Terra e su Marte sono sincronizzate e il movimento utilizza solo un meccanismo regolatore della frequenza. Questo accorgimento fa si che il Konstantin Chaykin Mars Conqueror non accumuli deviazioni nell’indicazione del tempo dei due pianeti che invece potrebbe verificarsi in un movimento con due bilancieri indipendenti.
Il complicato modulo di indicazioni astronomiche per viaggiatori spaziali di Mars Conqueror è completamente realizzato e assemblato dalla manifattura Konstantin Chaykin a Mosca.
È composto da 159 parti, tra cui 30 ruote, 6 pignoni e 6 rubini per la riduzione di attrito e usura.
Il modulo è stato installato su un affidabile e collaudato movimento Eta 2836-2. L’orologio è dotato di tre correttori per le regolazioni degli indicatori che sono posizionati sul retro. A questo punto incassarlo è quasi un gioco da ragazzi.
Conoscendo oramai piuttosto bene Konstantin e la sua malattia di piegare la meccanica a misure mai affrontare prima non sono per nulla meravigliato della notizia di Mars Conqueror.
Come sono anche da sempre convinto che la meccanica applicata alla misura del tempo, nata concettualmente oltre 600 anni, sia ben lontana da poter essere messa da parte.
Il sito del creatore dell’orologio meccanico marziano è raggiungibile a questo link.