“La distanza più breve tra due punti è data da una linea retta”. È un dogma ma è esattamente l’opposto di ciò che normalmente accade in orologeria dove rappresentare il tempo in tondo è, oltre a essere più comodo, molto più facile. Ma Lang & Heyne Georg e il fratello maggiore Anton la pensano come Archimede: per loro le linee che formano un rettangolo sono la via più breve per dichiarare un’eccellenza.
Sita a Dresda, Lang & Heyne è stata co-fondata dall’orologiaio indipendente AHCI Marco Lang che da oltre un anno non ne fa più parte. Come in tutti i laboratori veramente artigianali si viaggia a un passo diverso di quello di un grande marchio: qui presentare ogni anno un nuovo segnatempo non avrebbe senso e non è quello che farebbe molto piacere a uno di coloro che compra un orologi su ordinazione con tutti gli onori e oneri del caso.
A Bselworld 2019 ho visitato il minuscolo brand indipendente dove insieme a nuove varianti di modelli già visti ho dato un occhio più da vicino a due nuove versioni di Georg.
Nel pianeta Alta Orologeria una delle prime regole dice che non sono ammessi movimenti di forma circolare incassati in forme rettangolari: per quanto potrebbero essere decorati e posizionati a regola d’arte nel mezzo di una rifinita piattina, e mostrata la scena da un cristallo in zaffiro, come nascosta da un fondello pieno, il solo pensiero che sopra e sotto vi siano due bei buchi non è accettabile.
Ed è il calibro a carica manuale di Georg perfettamente rettangolare come la cassa che lo contiene ad incantare, o meglio, è colui che ti toglie qualunque dubbio circa scegliere un orologio di forma rettangolare se il suo pulito e perfetto quadrante non fosse riuscito ancora a convincerti.
Ma di questo ne parliamo meglio più in basso.
Presentato nel 2017 Georg è un omaggio all’omonimo Duca di Sassonia (*27-08-1471 – † 17-4-1539) noto per la sua opposizione al Protestantesimo.
Esteticamente ci troviamo di fronte a un bell’esempio in stile Deco leggermente reinterpretato come nelle particolari anse il cui punto d’attacco ingloba parte delle estremità del cinturino in alligatore. Da quest’anno il nuovo quadrante nero è sottoposto a un trattamento galvanico che esalta la strana lucidità della sua finitura opaca. É disponibile in due versioni: con gli indici a rombo della minuteria a chemin de fer in corrispondenza delle ore 3,6,9 e 12 rosse, oppure blu.
Il Georg con indici blu ha un’altra particolarità, quella di riprendere lo stesso colore all’interno dei circoletti che ancorano le lancette al centro.
Il Lang & Heyne Georg è disponibile con cassa in oro rosa, indici rossi e sfere della stessa tonalità del metallo prezioso, oppure con cassa in platino 950 con lancette in acciaio lucidato e rombi blu. Il platino è il platino ma tra i due preferisco la versione in oro rosa. Come sottolineato dal marchio, e verificato sul mio polso, la forma particolarmente allungata della cassa rettangolare che misura 32 mm di diametro – corona esclusa – per 40 mm in verticale si adattano bene anche a polsi non enormi proprio per il fatto che le tre anse su ogni lato sono corte e molto ricurve verso il basso.
A chi non va giù il nero può sempre scegliere il Georg della precedente versione con un quadrante smaltato bianco mozzafiato e lancette azzurrate tipiche dell’orologeria della regione Sassone.
Mi sono tenuto il movimento per ultimo perché a mio parere è letteralmente strepitoso.
Esattamente come quello di Anton che è un tourbillon volante, il calibro di Georg è bello da impazzire anche perché è la scuola tedesca a esserlo: se ti interessa scopri le differenze con quella svizzera.
Prima di tutto abbiamo una platina che come un guanto è fatta appositamente per la misura della cassa. Questa è naturalmente in German Silver (Argentone) dorata e a finitura micropallinata. I ponti tubolari e molto sporgenti sono sia lucidati a specchio sia satinati. Tutto eseguito a mano.
Altri particolari stupendi sono gli attacchi dei rubini che però stranamente sembrano non riportare castoni d’oro, ennesima dichiarazione di orologeria tedesca. Nella foto della stampa si notano meglio le marcate e perfette bisellature asimmetriche dei tre rubini sui ponti. E delle ruote spazzolate a chiocciola ce ne vogliamo dimenticare?
La versione in oro rosa costa 29.050 Euro mentre quella in platino 38.800 Euro (prezzi IVA esclusa). Non sono pochi per un tre lancette, ma pochi tre lancette sono come il Georg. Lo so sembra un tentativo di coniare un mantra mantra ma anche se non lo ripeti all’infinito è proprio così che stanno le cose.
Altre informazioni sul sito web Lang & Heyne www.lang-und-heyne.de.