3 Novità Audemars Piguet 2021 Capolavori Di Alta Orologeria

La Maison di Le Brassus introduce tra le sue novità 2021 tre orologi complicati degni del suo nome

di Massimo Scalese 5 MIN LETTURA

 

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di Massimo Scalese 5 MIN LETTURA

 

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Novità Audemars Piguet 2021

Così come accade per Patek con il Nautilus 5711/1A anche Audemars Piguet, per molti, è solo il Royal Oak possibilmente Jumbo. Si tratta di una indiscutibile ciambella con il buco e di quelle che a un marchio di orologeria spesso capita solo una volta nei secoli.

Ma il brand di Les Brassus orologicamente parlando è molto più di un tre lancette. Tourbillon, ripetizioni minuti, calendari perpetui o tutte e tre le complicazioni insieme, vale a dire un Grande Complication, nonché chicche come lo Star Wheel, un fantastico segnatempo con le ore vagabonde che vorrei tanto che la Maison riprendesse a costruire.

In questo post ti mostrerò tre recentissime novità Audemars Piguet 2021 che esprimono il suo vero DNA orologiero.

CODE 11.59 By Audemars Piguet Tourbillon Openworked

CODE 11.59 By Audemars Piguet Tourbillon Openworked

La collezione CODE 11.59 è stata lanciata nel gennaio 2019. È stata creata per proiettare nel futuro i tradizionali valori della più antica manifattura di Alta Orologeria ad essere tuttora guidata dalle famiglie fondatrici.

La cassa da 41 mm in oro rosa con lunetta, anse, pulsanti e corona in oro bianco è la parte più riconoscibile del CODE 11. Nell’insieme di forma tonda, osservando la carrure scopri che invece è di forma ottagonale, un particolare che omaggia il Royal Oak, l’icona di casa. Essendo uno scheletrato il quadrante è assente. Le sue veci le fa un movimento alla luce del sole.

Il calibro 2948 multilivello a carica manuale offre un tourbillon nella classica posizione a ore 6. La bellezza di questo orologio è tutta nei dettagli. La ruota del bilanciere in oro rosa così come le sottili lancette di ore e minuti offrono un gradevole contrasto con il folto intreccio di ponti grigio ardesia.

CODE 11.59 By Audemars Piguet Tourbillon Openworked lato

Da scoprire con tutta calma e con l’aiuto di una lente tutte le decorazioni: le satinature verticali e 70 lucidi anglage, tutte finiture eseguite a mano.

Sempre nell’ottica dei contrasti a stringerlo al polso è un moderno cinturino di caucciù color grigio rivestito di pelle.

Audemars Piguet Royal Oak Répétition Minute Supersonnerie

Audemars Piguet Royal Oak Répétition Minute Supersonnerie

Ovviamente il pupillo di casa non poteva rimanere indietro e le prossime due novità Audemars Piguet 2021 sono a lui dedicate, ma in chiave complicata. E che Royal Oak! Com’è intuibile dal nome originale in lingua francese si tratta di un ripetizione minuti munito di una speciale suoneria.

Partiamo dall’estetica. La cassa in titanio – non è specificato se si tratta di Grado 5 ma dovrebbe esserlo, o così si spera – misura 42 mm di diametro. Accompagnato dal solito bracciale integrato, anche lui dello stesso metallo, tutto come sempre si rifà alla magica penna di Gerald Génta che concepì queste linee nell’ormai lontano 1972. A proposito, l’anno prossimo si festeggerà il suo cinquantenario quindi aspettiamoci delle belle.

Sotto ad un attraente quadrante grigio con motivo “Grande Tapisserie” batte il calibro 2953 a carica manuale i cui gong ritoccati dal meccanismo Supersonnerie, concepito nel 2016 dopo 8 anni di ricerca e sviluppo, promettono un suono (brevettato) molto speciale. D’altronde anche il titanio è noto essere uno dei metalli che offre la migliore risonanza per un ripetizione minuti, anche se ogni orologiaio, o Maison, ha la sua lega prediletta.

Audemars Piguet Royal Oak Répétition Minute Supersonnerie lato

Potendoselo permettere un Royal Oak così è la fine del mondo. Sportivo e discreto dal di fuori solo un esperto notando la slitta intorno alle 9 che serve ad attivare la suoneria, capirebbe che possiede una tra le complicazioni più pregiate.

Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar

Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar

Ancora titanio, ma stavolta eccolo custodire un nuovo Royal Oak calendario perpetuo o “Quantième Perpétuel”. Cassa da 41 mm – e con i suoi 9,5 mm piuttosto sottile – questa complicata novità 2021 Audemars Piguet offre anche un inedito quadrante con motivo “Grande Tapisserie” blu con contatori grigi. Lanciato questo mese, da ottobre sarà disponibile anche in Italia ma solo nelle boutique del brand.

Rilasciato in edizione limitata, anche se il marchio nel comunicato non ne precisa il numero, il nuovo Royal Oak Perpetual Calendar esibisce il re dei calendari, la complicazione a cui molti pensano quando l’argomento è un segnatempo di Alta Orologeria.

Del calendario quasi eterno inventato nel 1762 dall’inglese Thomas Mudge qui a Orologi di Classe ne abbiamo parlato in lungo in largo. In questo articolo potrai comprendere come la sua meccanica si comporta alla fine del mese di febbraio decidendo la sua durata sino al 2100, anno in cui verificandosi l’eccezione del computo gregoriano più vicina questo Royal Oak andrà regolato a mano.

Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar movimento

Dal fondello trasparente in vetro zaffiro si possono notare alcune tradizionali decorazioni come le Côtes de Genève, il perlage, la satinatura circolare e gli smussi.

Prezzi

I prezzi di queste complicate novità Audemars Piguet li comunica solo su richiesta.

Conclusioni

É noto che Audemars Piguet sia con il Royal Oak solotempo uno dei tre orologi più desiderati al mondo. Gli altri due sono il Patek Philippe Nautilus e il Rolex Daytona.

Gusti e preferenze non si discutono, ma la differenza tra un orologio sulla bocca di tutti e un vero orologio di lusso è la presenza o meno dell’Alta Orologeria, quella nicchia – perché tali sono le sue dimensioni quando ci si riferisce al genuino significato del termine – che la differenza non la fa con le mode ma con il savor-faire. Questo vale anche quando il più delle volte non ci si possono permettere pezzi come gli Audemars Piguet che compaiono in questo articolo.

Qual è il tuo pensiero?

A parità di prezzo, considerando anche il secondo polso, compreresti più volentieri un orologio trend o uno meno noto ma di Alta Orologeria?

Un commento è sempre il benvenuto.

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Aggiornamento

Un po’ off topic con il titolo di questo contenuto, ma con l’auspicio di essere riusciti a rispondere alla domanda fatta qui sotto da Alberto, il reparto vintage Audemars Piguet ha risposto:

“La referenza 5442 apparì intorno al 1973 e rimase a catalogo sino al 1980 circa.
Era animata da un calibro 2120 ultrapiatto a carica automatica scheletrato.
Ecco le immagini dal catalogo Audemars Piguet del 1973-1974 che lo mostra fronte e retro oltre ad una a colori”.

Audemars Piguet 5442 automatico scheletrato

 

Commenti

  1. Beh… Proprio solo tempo il Daytona…semmai un bel Explorer. Felice possessore di quest’ultimo.. Ma potrei tradirlo per un ripetizione simile.. Un saluto Nic

    1. Grazie per il commento Nic e complimenti per il tuo Explorer! La mia era una frecciatina a chi (e purtroppo non sono pochi) pensa e insiste a collocare certi segnatempo “nell’Alta Orologeria” basandosi alla fine solo sulla loro popolarità…

  2. Gentile Massimo,
    i tre modelli da Te evidenziati penso siano effettivamente al top mondiale dei desiderata in campo di orologeria ( che la si consideri o meno di livello “Haute”)…E a mio avviso c’è un perché, i primi due non vi è bisogno di rimarcare dalla mano di chi siano stati disegnati e già questo di per sé li colloca nell’Olimpo (avemmo modo di parlarne già una volta), il terzo soprattutto per noi patiti della Maison coronata è un bilanciato connubio tra eleganza e forte “presenza” al polso ( pur essendo io , non solo per il fatto di possederlo, un fan sfegatato del Sea Dweller “triple six ” ).
    Detto questo non voglio entrare assolutamente in polemica, considerando che dietro ognuno di questi gioielli vi siano anni di calibrato perfezionamento tanto a livello stilistico quanto tecnologico;
    rimarcherei piuttosto il concetto di “equilibrio” che penso sia il segreto di qualsiasi alta realizzazione dell’ingegno umano.
    Che si tratti di un’opera d’arte o di un complicato dispositivo meccanico -come i nostri amati segnatempo- poco cambia ; solo quando si è in grado di pervenire ad una sintesi pressoché perfetta tra tensione delle linee, suprema accuratezza realizzativa ed impagabile fruibilità , può cogliersi ciò che tutti inseguono ma pochi hanno la fortuna di sperimentare : la perfezione.
    Con i modelli da Te indicati tale risultato se proprio non raggiunto… Sicuramente viene rasentato
    (con buona pace degli Chief Executives di Audemars Piguet e Patek Philippe; quelli di Rolex visto il pluridecennale processo “micro-evolutivo”che la contraddistingue, penso non si pongano a riguardo il minimo problema ) .
    Certo le Maisons indicate hanno in catalogo altri meravigliosi segnatempo che meritano ammirazione ed apprezzamento ai massimi livelli… Nulla da eccepire…Ma anche la 911 è praticamente sulla breccia dal 1963 e seppur affinata e migliora costantemente è per gli intenditori l’unica Porsche…L’unica
    Bye Alex

  3. Ho un Royal aok doppio bilanciere è felicissimo di possederlo e non lo cambierei neanche con un Patek da collezione.❤️

  4. Grazie per il commento Alex! A mio avviso queste SONO opere d’arte, e ne più ne meno delle creazioni al di fuori dell’orologeria cui normalmente vengono etichettate con quelle due parole. Sarò scontato ma a parte ribadire la mia ammirazione per queste ultime uscite di Audemars Piguet che ho selezionato (una l’ho lasciata fuori perchè a mio avviso non reggeva a confronto delle altre), c’è ancora molto altro da vedere a destra e a manca (tra le Maison e il fatato mondo degli Orologiai Indipendenti). È quello che rende così magico questo mondo. 😉

  5. POST SCRIPTUM
    Non me ne abbiano i possessori di Cayenne, Boxster ,Cayman etc la mia è una considerazione dettata anzitutto dal cuore e dai ricordi di gioventù quando ebbi modo di provare estesamente la scalpitante
    ” Cavallina” di Stoccarda rigorosamente raffreddata ad aria e decisamente “sovrasterzante”,.
    Negli anni un processo tecnico costante l’ha affinata e migliorata rendendola assai più docile…
    Ma il cuore rimane là…911 (964 ) RS for ever
    Good Night
    Alex

  6. Probabilmente non è il posto giusto dove fare questa domanda, ma parlando di Audemars Piguet scheletrati ci provo. Esiste uno storico di tutti gli orologi prodotti dal grande marchio? Mi spiego meglio, c’è un Audemars Piguet scheletrato vintage che mi ha da sempre lasciato senza fiato, il mio orologio preferito, a mio avviso esteticamente il più bel l’orologio al mondo, ma purtroppo non riesco ad approfondire la mia conoscenza di questo orologio. Il modello dovrebbe essere “classique 5442”. Come posso trovare tutti i dettagli su questo orologio, anni di produzione etc etc?

    1. Ti ringrazio, purtroppo non avevo barrato la casella per iscrivermi ai commenti, quindi vedo solo ora tutti gli aggiornamenti.
      Sei stato tempestivo ed esaustivo! Grazie davvero e complimenti per gli articoli, qui è sempre un bel leggere!

  7. Grazie per la domanda Alberto. La giro direttamente ad Audemars Piguet Italia e vediamo cosa mi rispondono. Se non l’hai già fatto ti consiglio di iscriverti ai commenti di questo articolo. Per farlo spunta il box subito prima la casella per immettere il testo, così quando pubblicherò le informazioni che riceverò verrai avvisato all’email che hai specificato.

    1. PICCOLO AGGIORNAMENTO per Alberto: Audemars Piguet Italia ha risposto prontamente alla tua segnalazione, ma il giorno dopo si è premurata di informarci che il reparto heritage a Le Brassus che si occupa di casi come questi è già in ferie. Mi dicono che riceveremo una risposta ai primi di gennaio 2022.

  8. Caro Alberto, potrai trovare la risposta di Audemars Piguet alla tua domanda in fondo all’articolo.

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