Se prima di giudicare quello che hai davanti ai tuoi occhi non conosci chi c’è dietro: Ludwig Oechslin, professore di matematica, archeologo, ex curatore del Museo di La Chaux-de-Fonds, colui che tra il 1978 e il 1982 restaurò l’Orologio Farnese nello Stato Vaticano, e naturalmente orologiaio dalle capacità uniche, rischi di prendere una grossa cantonata.
Per quanto le sue creature, tutte plasmate da una visione dove il “less is more” la fa da padrone, non possano incontrare i favori di tutti – ma di più di un competente collezionista che mastica quotidianamente classici dell’orologeria come Patek e Vacheron si – Ochs und Junior, il marchio del professore che visitai 8 anni fa è un laboratorio di orologeria meccanica ineguagliabile.
Calendario Cent’Anni: Insospettabilmente facile da leggere
Come tutte le opere del piccolo atelier di Lucerna, Ochs und Junior Calendario Cent’Anni con i suoi quadratini e linee sparsi per il quadrante a prima vista può sembrare enigmatico, invece è solo un’interpretazione matematica, creativa e originale del buon vecchio e complicato calendario perpetuo, complicazione che Ludwig aveva già declinato anni fa con un orologio contenente un meccanismo di appena 9 elementi.
Le ore e i minuti sono immediatamente riconoscibili e insieme alle lancette sono esattamente quelli di qualsiasi orologio tradizionale. Così gli indici che sia nella versione con quadrante nero sia bianco contrastano decisamente con lo sfondo per essere letti con immediatezza.
Poi ci sono 31 quadratini che indicano la data quando ciascuno di essi viene riempito di arancione o giallo tramite un disco che ruota sotto il quadrante. E anche qui una volta capito a cosa servono tutto diventa estremamente chiaro. Da sempre Oechsling è padrone degli ingranaggi epicicloidali, tecnica gli permette di fare ciò che vuole riducendo sino a ben oltre il 90% il numero dei componenti.
Ora arriva il bello.
Ogni Cent’Anni Va Regolato
Alle 6 appena sotto il disco del mese c’è un piccolo disco dei secondi. Poi, se sposti lo sguardo verso il centro del quadrante, vedrai un disco con un punto che indica dodici marcatori. Questi sono i mesi.
Se noti all’interno di quel disco girevole c’è un altro piccolo disco che si muove di quattro posizioni. Questo scattando una volta all’anno marca il ciclo dell’anno bisestile che dura appunto quattro anni.
Questo calendario perpetuo avrà teoricamente bisogno di essere regolato manualmente solo dopo 100 anni, da qui il nome “Cent’Anni”.
Caratteristiche
Dato che abbiamo speso tutto l’articolo a spiegare l’ultima prodezza di Ludwig Oechslin, do velocemente alcuni dati tecnici.
La cassa che misura 40 mm di diametro è in titanio grado 5 a finitura satinata. Il movimento base è un calibro Ulysse Nardin UN-320 a carica automatica, marchio con cui il professore ha collaborato diverse volte.
Prezzo
Questo sorprendente calendario perpetuo è disponibile in 3 versioni: 2 con quadrante nero – con o senza numeri arabi – e l’ultima con quadrante bianco.
Ochs und Junior Calendario Cent’Anni ha un prezzo di CHF 15’230, escluso le tasse e dall’ordine ci vogliono dalle 14 alle 18 settimane prima che sia pronto.
Commenti
Originale. Non capisco/non si capisce se il disco dell’anno bisestile ruoti solo su se stesso o è solidale con il disco dei mesi. Grazie
Grazie per la domanda Riccardo! L’anno bisestile e i tre anni successivi sono visualizzati su un disco decentrato che ruota insieme alla posizione del display del mese.