Dal 1630 di generazione in generazione Robert & Fils, probabilmente una delle più antiche tradizioni di orologiai del mondo, ha disegnato centinaia e centinaia di segnatempo passando strumenti e conoscenza di padre in figlio.
Abraham Robert nel 1630, all’epoca uno dei primi orologiai che la Svizzera ricordi, fu incaricato di revisionare l’orologio di Le Locle. Nel 1725 Josuè Robert fu nominato “orologiaio del re” da Sua Maestà Friedrich Wilhelm Re di Prussia.
Meno di un secolo dopo Jacob Robert fondò la più antica Manufattura di movimenti di orologi. E così sempre nelle mani della famiglia fino al 1981. Dopo una pausa nel 2002 Gilles, che rappresenta l’11 generazione dei Robert, decise di far partire l’antica professione rimasta per quasi 400 anni sempre “in famiglia”. Tutto è fatto in casa, movimenti e ogni componente sono realizzati a mano.
Ora vi mostrerò le fasi che portano a realizzare un quadrante enamel “grand feu”, una tecnica davvero complessa da eseguire.
Il quadrante è pronto per la lavorazione.
Si disegnano i contorni dell’immagine usando un pennello molto fine che l’artigiano applica punto per punto.
I colori vengono applicati incominciando dai contorni con grande precisione: la difficoltà maggiore è quella di “cuocere” i vari passaggi di smalto alla temperatura di 800° C. Ogni pezzo enamel richiede più di 30 cicli di lavorazione al forno.
In aggiunta a queste procedure bisogna eseguire la sabbiatura: un passaggio che richiede molta cura per evitare di rovinare alla fine il risultato. Per terminare viene applicata una sostanza trasparente e poi infornato per l’ultima volta a 900° C. Ecco il risultato finale:
Robert & Fils applica lavorazioni come queste dal 1630, fidandosi solo dei suoi “appunti” gelosamente custoditi nei Secoli.. Il quadrante ha ora fissato l’immagine ed è pronto a sua volta a portarla avanti nel tempo.
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