Tutti sappiamo bene che l’orologio ufficiale della NASA per le missioni spaziali è dal 1965 il cronografo Omega Speedmaster. Questo orologio è stato l’unico a superare i severissimi test cui l’ente spaziale sottopose alcuni cronografi acquistati in totale autonomia e segretezza, diventando quindi anche l’unico orologio ad essere certificato per l’uso nello spazio. É interessante notare che tra gli orologi che non riuscirono a superare tali prove c’era anche un Rolex 6238 “pre-Daytona”.
Non tutti però sanno che diversi astronauti, sin dalle prime missioni spaziali, hanno indossato parallelamente agli Speedmaster anche i loro Rolex. Tutto ciò è documentato dagli archivi della NASA che testimoniano la presenza di orologi Rolex al polso degli astronauti sin dalle prime missioni.
Ciò aggiunge un ulteriore fascino e mistero alla storia degli orologi spaziali. Mentre lo Speedmaster è l’orologio ufficialmente adottato dalla NASA, alcuni astronauti – durante le loro gite extra planetarie – hanno scelto di indossare anche i loro amati Rolex, probabilmente al loro polso sin dai primi voli di addestramento sui jet.
Molti anni fa grazie all’aiuto di Jake Ehrlich, fondatore di rolexmagazine.com, ho scritto qualche articolo sui Rolex andati nello spazio; prendi questo come un richiamo.
Rolex GMT Master Apollo 8 (1968)
La missione Apollo 8, lanciata il 21 dicembre 1968, segnò la prima volta che gli esseri umani orbitarono attorno alla Luna. Il comandante Frank Borman, insieme agli astronauti James Lovell e William Anders, guidò quella storica missione che fornì le prime immagini della Terra vista dalla Luna, inclusa la famosa fotografia “Earthrise”. Borman, che possedeva un Rolex GMT-Master Pepsi dall’agosto 1966, non volle farne a meno in quella che più che una missione era una sfida all’ignoto.
Rolex Turn-o-Graph Apollo 11 (1969)
Il 1969 fu l’anno dela missione Apollo 11 che portò l’uomo per la prima volta sulla Luna. L’astronauta Michael Collins, che però rimase nel modulo di comando mentre Armstrong e Aldrin camminando sul suolo del satellite scrissero memorabili pagini di storia, indossava il suo Rolex Turn-O-Graph. Questo Oyster era stato notato al suo polso in diverse occasioni mentre si esercitava al simulatore di forza centrifuga qualche mese prima della partenza.
Il Turn-O-Graph di Collins è stato il primo Rolex a mettere quasi i piedi sul suolo lunare e, nonostante l’assenza di gravità, la sua massa oscillante non causò alcun problema.
Rolex GMT Master Apollo 13 (1970)
L’astronauta Jack Swigert portava sempre al polso il suo GMT-Master ghiera Pepsi con cassa e bracciale in acciaio, così come durante la missione Apollo 13. Purtroppo, com’è noto, a causa di un’avaria di bordo quel Rolex non riuscì mai a raggiungere la Luna.
Ironicamente, però, fu proprio l’Omega Speedmaster di Swigert a salvare la missione, poiché misurò il momento esatto in cui Lovell, anch’egli possessore di diversi GMT-Master, azionò i razzi per il rientro nell’atmosfera. È perciò chiaro che gli orologi Omega e Rolex siano stati seppur in maniera diversa entrambi protagonisti di quella straordinaria era spaziale.
Se vuoi rivivere dalla voce di Jim Lovel i drammatici momenti di “Houston we had a problem” guarda il seguente video 50 anni dopo che si sfiorò una catastrofe.
Conclusione
Per concludere lo Speedmaster è senza dubbio l’orologio che si è guadagnato con i fatti l’appellativo di “Moonwatch”. Tuttavia, non bisogna dimenticare che anche gli orologi Rolex indossati nello spazio hanno dimostrato di essere altamente affidabili e performanti, e nonostante fossero tutti modelli automatici.
Il marchio con la corona non è l’unico dopo Omega ad essere andato nello spazio. Ci sono stati anche Bulova (andato sulla Luna), Seiko, Glycine con l’Airman e Sinn. E come non ricordare il leggendario Sturmanskie, che al polso dell’astronauta sovietico Jurij Gagarin, il 12 aprile 1961 fu il primo orologio ad andare nello spazio. Questi sono quelli che al momento mi vengono in mente, ma ce ne sono altri.
Pertanto, mentre lo Speedmaster ha una connessione particolare con il nostro amato satellite, anche alcuni Rolex hanno lasciato un’impronta significativa nella storia dell’esplorazione spaziale.
Ma il 20 luglio 2024 si avvicina e quest’anno si festeggerà il 55° anniversario della prima passeggiata dell’uomo e dello Speedy sulla Luna! Per quella data mi aspetto di vedere qualcosa di speciale…
E tu che ne pensi? Sapevi di questi 3 Rolex “spaziali” e di chi li indossava? Dillo in un commento.
Commenti
Buonasera Gentile Massimo,
articolo veramente più unico che raro per il quale esprimo da estimatore della
” Crowned House” i più sentiti ringraziamenti a riconferma che la creazione di Hans Wilsdorf sia sempre e comunque un must ineludibile.
Tra le interessanti informazioni spicca quella relativa al Turn-o-Graph di Michael Collins,
il terzo uomo dell’operazione Luna nostro “compatriota” essendo nato a Roma il 31 Ottobre 1930 figlio di un militare in servizio all’ambasciata USA.
Come sempre…Noblesse obblige.
Bye Mark
Grazie Mark!
Scusi l’errore di battitura, naturalmente intendevo:
“Noblesse oblige”
Buongiorno Massimo
Sinceramente non sapevo di Rolex sulla luna, e questo articolo (interessantissimo) mi ha fatto conoscere un altro pezzo di storia di questo meraviglioso mondo.
Grazie
Grazie Lorenz, sono contento che tu l’abbia trovato interessante!
Ciao Massimo, belle storie dei tempi andati. Portarsi il proprio orologio nello spazio? Oggi è decisamente diverso: stimando (stando bassi) che il costo per mandare in orbita 1 kg è 20.000€, vuol dire che un orologio di 150 gr “costa” 3.000€
🙂