Glashütte Original è felice di festeggiare Suhaib Gasmelbari, che ha vinto il Glashütte Original – Documentary Award al 69° Festival Internazionale del Cinema di Berlino Berlinale 2019. Il regista sudanese è stato premiato per il suo film, “Talking About Trees”, un documentario sulla storia del cinema sudanese. Il premio, donato dalla manifattura di orologi tedesca di 50.000 euro, è stato consegnato sabato sera durante le cerimonie ufficiali di premiazione al palazzo di Berlino.
Glashütte Original ha sostenuto anche quest’anno la 69ma Berlinale come sponsor.
La presentazione del Glashütte Original – Documentary Award è stato il momento clou della serata di gala glamour, più emozionante che mai, che ha portato alla conclusione del Festival internazionale del cinema di Berlino.
Suhaib Gasmelbari, che ha scritto la sceneggiatura, diretto e ha anche ripreso le scene del film vincitore, ha accettato il premio dalla rinomata giuria. Nel suo discorso durante la premiazione, Suhaib Gasmelbari era molto commosso e ha scelto di rivolgersi anche ai suoi compatrioti: “A questo punto vorrei inviare un messaggio di solidarietà al popolo del Sudan, che ancora oggi combatte per la propria libertà”.
La produttrice del film, Marie Balducchi, ha ringraziato Suhaib Gasmelbari per il suo impegno con le seguenti parole: “Quello che Suhaib ha creato è un capolavoro. È la storia del coraggio, dell’amicizia e del cinema”.
I membri della giuria Maria Bonsanti, Maria Ramos e Gregory Nava hanno onorato “Talking About Trees” definendolo nel loro elogio “un’espressione eccezionale del cinema come forma d’arte e del cinema come potente strumento di linguaggio universale”. La pellicola è stata selezionata tra 17 documentari nominati per il premio da diverse sezioni del Festival. Glashütte Original, in qualità di sponsor del premio, ha sostenuto la sezione documentari.
Il Glashütte Original – Documentary Award è caratterizzato da qualcosa in più rispetto al riconoscimento consegnato con il premio in denaro di € 50.000.
Il trofeo parte del premio ha una storia speciale da raccontare. La statuetta, alta 20 centimetri, è stata realizzata da artigiani dell’orologiaio sassone lavorando a mano ottone, acciaio inossidabile spazzolato e resina acrilica.
Prende la forma di ingranaggi dentati disposti a formare una colonna, che evoca anche rotoli di pellicola, che simboleggiano le molte sfaccettature della connessione tra l’arte del cinema e quella di costruire orologi con passione.