Viaggio turistico e motocicletta. Le ricerche periodiche dell’associazione di categoria rilevano che sono questi i maggiori competitor all’acquisto di un orologio meccanico “importante”.
Allora mi sono immaginato altri beni, altrettanto da “sognare” e ovviamente altrettanto non necessari, che solleticano il desiderio più o meno collettivo. Probabilmente a causa della stagione torrida, il pensiero è andato sulle imbarcazioni.
Quindi, giocare per giocare, adesso azzardo alcune ipotesi, anche perché al momento di scrivere questa rubrica nessuno ha ancora azzeccato il Superenalotto multimilionario…
Acquistiamo 2 segnatempo stupendi e avveniristici come, per esempio, il A. Lange & Söhne Zeitwerk e l’Ulysse Nardin El Toro oppure, più o meno allo stesso prezzo di 75mila euro circa, saliamo a bordo di un motoscafo 717 GT dell’austriaca Frauscher – da Gmuden, sulle sponde del lago Traunsee, a circa 70 chilometri da Linz – pieno di fascino e storie leggendarie da raccontare? O ancora, con più o meno gli stessi soldi, ci allacciamo al polso il geniale TAG Heuer Monaco V4?
Ovviamente è soltanto una questione di gusti.
L“opera del tempo”, questo significa in tedesco “Zeitwerk”, si rifà alla Semper Opera House di Dresda, l’orologio digitale a intervalli di cinque minuti realizzato nel 1841 da Johann Gutkaes, suocero di Ferdinand Adolph Lange, nonché suo socio in affari, ed è in grado di fare avanzare in sincronia tutti e tre i dischi segnatempo allo scoccare dell’ora intera attraverso un bariletto di nuova concezione, con una potente molla di carica in grado di resistere a sollecitazioni di 5 kg.
L’Ulysse Nardin El Toro è uno dei più evoluti calendari perpetui esistenti sul mercato, infatti è in grado di essere regolato mediante la corona di carica sia in avanti che indietro in modo assolutamente facile e intuitivo. Ed è regolabile tramite pulsanti anche la funzione GMT.
Il Frauscher 717 GT si è aggiudicato l’“European Power Boat of the year 2010” al Salone di Dusseldorf.
Il TAG Heuer Monaco V4 è stato presentato nel 2004 come Concept Watch e dallo scorso novembre è stato commercializzato in 150 esemplari. Si tratta dell’unico orologio meccanico della storia che non ha bisogno di ruote e pignoni (grazie a una massa oscillante lineare che aziona 4 bariletti che accumulano un’energia da trasmettere a 5 cinghie dentate e 11 cuscinetti a sfera).
Proseguiamo nella lista dei possibili desideri e a più del doppio della cifra precedente – ossia intorno a 180mila euro – si resta sempre in casa Frauscher con il 686 Lido Dino Feltrinelli, un 7 metri da 425 cavalli.
In alternativa, possiamo optare per altri 2 orologi davvero magnifici; ma in questo caso dobbiamo scegliere l’uno o l’altro, perché il loro costo unitario sfiora i 200mila euro: il Bulgari Gérald Genta Octo Répétition Minutes Retro e il Montblanc Villeret 1858 Grand Tourbillon Heures Mystérieuses.
Il Frauscher 686 Lido nella versione dedicata a Dino, storico pilota di motoscafi ed erede della famiglia Feltrinelli.
Bulgari, dal 2010, ha deciso di inglobare dentro le insegne di casa madre il marchio controllato Geral Genta (e anche Daniel Roth). È così che nasce questo riuscitissimo Bulgari Gérald Genta Octo Répétition Minutes Retro.
Montblanc ha festeggiato i 150 anni della manifattura Minerva anche grazie al magistrale Villeret 1858 Grand Tourbillon Heures Mystérieuses, con il tourbillon posizionato nella parte superiore del quadrante e le ore misteriose visibili nella parte inferiore dell’orologio, attraverso un quadrante dal diametro uguale a quello del tourbillon. Le lancette fluttuano grazie al tradizionale sistema dei dischi in vetro zaffiro.
SEGUE DOMANI…
Michele Mengoli
NOTA: L’articolo “Un Capolavoro del Tempo… Oppure salpiamo in mare? Prima parte” è stato pubblicato la prima volta il 12 luglio 2010.