Arte chiama arte. L’orologeria è come il whisky: se di qualità più è vecchio e più è prelibato e di valore, e nel mondo di molle e lancette questo significa anche splendere di luce propria, ossia poter proporre pezzi guardando sia al presente sia al passato.
Recentemente la manifattura Vacheron Constantin ha avuto la brillante idea – o almeno lo è specialmente per lei che può vantare 260 anni di esistenza – di restaurare e vendere suoi orologi vintage in eventi organizzati nelle sue boutique sparse per il mondo.
Ok, è una trovata commerciale e non serve un certificato di nascita datato 1755 per averne, starai pensando. Certamente, ma hai lontanamente idea di cosa voglia dire avere connessioni da secoli con il proprio mercato del vintage?
Una collezione privata di più di millecinquecento pezzi. Un archivio di quasi trecento anni contenente ogni esemplare mai prodotto catalogato, con le “istruzioni” e il savoir-faire per mettervi mano. Ti sembra poco?
Ma come funziona?
Il team di Vacheron Constantin Heritage si occupa di riunire i suoi orologi d’epoca, sia da tasca che da polso. Vengono utilizzati tutti i canali: sale d’asta, contatti personali con privati con un approccio e una cognizione dei segnatempo che nessuno – se non chi li ha fatti – può vantare.
Gli orologi da tasca che coprono principalmente gli anni dal 1910 al 1930 e gli orologi da polso anteriori al 1970 – con una preferenza per il periodo dal 1940 al 1960 – sono poi sottoposti a una doppia valutazione.
In primo luogo, dice il reparto, viene effettuata una valutazione storica per autenticare il pezzo con riferimento al proprio archivio che da un secolo e mezzo elenca le casse e i movimenti per numero di serie. Segue poi la valutazione tecnica per determinare quali interventi possano essere necessari, dalla semplice pulizia dell’orologio al suo restauro con l’obiettivo di conservare questi segnatempo in uno stato il più possibile vicino a quello di origine.
Ovviamente, se il caso lo rendesse necessario, ogni pezzo viene rimesso in funzione utilizzando componenti d’epoca, di cui Vacheron Constantin ha come è logico una grande disponibilità, oppure riprodotti dai disegni alla vecchia maniera e in forma identica all’interno della manifattura.
Alla fine ogni orologio è accompagnato da un certificato di autenticità e da una garanzia di due anni, che è la stessa che viene fornita con tutti i modelli delle collezioni standard della Maison e tutto questo senza dover interpellare Doc e Marty! Non è meraviglioso?
Lasciamo a fortunati collezionisti di poter avere tra le mani il risultato di una simile alchimia, ma noi intanto lustriamoci gli occhi con questi tre pezzi.
Raro orologio da tasca “aperto” con ripetizione minuti – 1928
All’inizio del XX secolo, il platino è diventato apprezzato per il suo aspetto moderno, la sua resistenza e la sua lavorabilità che facilita la fabbricazione della cassa. Grazie alla sua rarità e alle sue qualità fisiche diventa all’istante il materiale più nobile.
Durante il periodo Art Déco, Vacheron Constantin lo ha abbinato al cristallo di rocca, alle pietre colorate e ai movimenti scheletrati per realizzare orologi da tasca straordinari. Da tempo immemore Vacheron Constantin è considerata specialista nella produzione di meccanismi con suoneria ultrasottili.
Questo pezzo è stato venduto a New York nel 1929. Quadrante argentato, numeri arabi smaltati neri, piccoli secondi a ore 6, minuteria esterna a chemin de fer, giro dei minuti. Carica manuale.
Diametro: 46 mm, spessore 5,7 mm.
Prezzo: (tasse escluse) 5.800.000 yen. (circa 45.000 Eur)
Orologio da polso oro 18k con calendario completo ref. 4240 – 1947
La referenza 4240 è stata scelta per essere ridisegnata dalla Maison nel 2017 all’interno della collezione Historiques.
Lanciata nel 1942 è diventata subito un modello emblematico della Maison grazie al riconoscibile design della cassa “triple godrons” e alle sue anse attorcigliate. Questo modello a carica manuale ha un quadrante argentato bicolore, indicazione del giorno e del mese tra le ore 12 e il centro in francese, indicazione della data con lancetta su un giro del quadrante esterno con numeri arabi rossi, piccoli secondi a ore 6. Due referenze simili sono state vendute all’asta nel 2019 e, secondo gli estratti di archivio, sono state vendute a Tangeri nel 1947.
Diametro: 35 mm
Prezzo: (tasse escluse) 3.900.000 yen (circa 30.800 Eur)
Cronografo in oro rosa ref. 4072 – 1946
La referenza 4072 è uno dei 2 modelli di cronografo di maggior successo di Vacheron Constantin (l’altro è la ref. 4178). La sua produzione è iniziata alla fine degli anni ’30 e si è conclusa all’inizio degli anni ’70.
Durante la sua produzione, la referenza 7072 ospitava tre diversi calibri di cronografo: 295; V492 e V434. Le ricerche mostrano che la referenza 4072 ospitava il calibro 492 in pochissimi esemplari, meno di 100 pezzi sono stati realizzati in oro rosa.
Questo orologio a carica manuale ha il quadrante smaltato bianco, 2 numeri arabi e 8 indici in oro, contatore dei 30 minuti a ore 3, piccoli secondi a ore 9, minuteria esterna. Questo pezzo è stato venduto per la prima volta a Ginevra nel 1947.
Diametro: 35 mm
Prezzo: (tasse escluse) 4.760.000 yen (circa 37.600 Eur)
I prezzi sono in yen in quanto questi pezzi sono stati offerti agli eventi denominati “Les Collectionneurs” che si sono svolti a Tokyo e Osaka, rispettivamente il 7 e il 31 dicembre scorsi.
Peccato che non mi risulta che Vacheron Constantin effettui certificazioni di autenticità, ma chi vuol comprare un suo orologio vintage dovrebbe interpellarla per prima.