Per chi non è un “frequent flyer” nella passione (estrema) dell’orologeria il titolo di questo post suonerà particolarmente strano. Di John-Mikaël Flaux, oramai habituè a Orologi di Classe, ne avevo già scritto qui e in un articolo sul Flybridge.
Enfant prodige, o “fenomeno” come si usa dire a casa nostra, a nemmeno 23 anni è praticamente nato costruendo con le sue mani qualsiasi cosa che gli passa per la mente. Naturale quindi che abitando a Morteau – in quel lembo di Francia attaccato alla catena dei Monti del Giura svizzero, una delle Terre Sante della meccanica del tempo – abbia canalizzato in questa dimensione il suo irrefrenabile genio.
Stavolta John-Mikaël l’ha fatta grossa, o forse meglio.. l’ha fatta come nessuno prima. Dreamwheel il risultato del suo concept unico di orologeria si è materializzato in una grande vespa meccanica! Come? Al solito un video da lui girato lo svelerà meglio di qualunque mia descrizione, ma prima di mostrarlo ecco il suo pensiero spiegato dalle stesse sue parole inviatemi via facebook.
“E’ da molto tempo che desidero creare un movimento meccanico seguendo esclusivamente le mie regole, ma i principi tradizionali che stanno alla base dell’orologeria tradizionale si ponevano davanti alla mia visione come ostacoli insormontabili. L’idea che sta alla base del mio concept è di creare un movimento meccanico esattamente come uno scultore modella la sua opera.
E continua – L’ultima mia creazione (ndr il Flybridge) è grandiosa, ma costruita seguendo e rispettando le molte regole che in orologeria ci costringono a seguire solo determinate forme, proporzioni e dimensioni. Una cassa rotonda e un quadrante non ci permettono di volare con la fantasia.
il video
John-Mikaël Flaux ha una passione talmente pura per la meccanica orologiera, e a livelli talmente avanzati e profondi, da – oltre che immaginare – voler ricamare il profilo di una vespa perchè solo così il suo scappamento può stare al di fuori del meccanismo stesso: sulla testa! E’ stato il suo stesso sogno a permettergli di superare la realtà meccanica.
Con Dreamwheel la meccanica è già libera prima di diventare realtà, e nello stesso tempo è complicata prima ancora di materializzarsi. A differenza di quanto siamo solitamente abituati, qui il punto non è costruire l’orologio più preciso, più complicato o più sottile. Qui il design non deve rendere conto al movimento, anzi diventa un tutt’uno come lo diventa il marmo di una scultura con la figura scolpita.
Grandioso.
Tutte le mattine John-Mikaël Flaux varca il confine per dopo pochi chilometri raggiungere la manifattura Ulysse Nardin a Le Locle dove da qualche tempo (appena finiti gli studi) lavora. Autentico “vulcano” orologiero dopo un’intera giornata spesa a pensare e svolgere “compiti” di Alta Orologeria, ha ancora voglia e idee (tante e fresche) per sviluppare la “SUA” – o per ricopiarla dai sogni – come quello che riguarda il suo post.
Visita la pagina di Dreamwheel e se vuoi lascia qui un tuo commento, ma ricorda: John-Mikaël Flaux tiene a precisare che nessuna delle sue opere passate, presenti e future è in vendita, quindi anche se è la prima domanda che ognuno di noi in cuor suo vorrebbe fargli, è l’unica che non troverebbe mai risposta.
Non vale forse lo stesso per la passione, quella vera?
contaminuti
Commenti
Veramente interessante peccato che il video mostri solo poche immagini disegnate con il computer e non mostri il funzionamento dal vivo della meccanica. Se in futuro ti capitera’ altro materiale tra le mani lo vogliamo assolutamente vedere.
Grazie Carlo, se ci sarà modo di approfondire lo faremo senz’altro, comunque in fondo l’articolo c’è il link alla pagina ufficiale di Dreamwheel: ti suggerisco di controllare anche lì dove senz’altro tutte le novità saranno pubblicate per prime, oltre a – già che ci sei – dare un occhio se non l’hai fatto prima a tutte le altre sbalorditive creazioni di John-Mikaël Flaux…