All’epoca di Breguet, con fusione o ribaditura, si fissava dell’ottone o un anello d’argento sul bordo esteriore di un bilanciere in acciaio, il cosiddetto “bilanciere bimetallico”. Questa “serge” era tagliata, in punti diametralmente opposti, vicino ai bracci permettendone così la flessione. In caso di aumento della temperatura, la maggiore dilatazione del metallo esteriore provoca un indietreggiamento della “serge” verso l’interno, riducendo di conseguenza il suo raggio. Nel caso invece la temperatura di esercizio si abbassasse, avverrebbe l’effetto inverso: il raggio quindi si allungherebbe.