Lega di alluminio con ottima resistenza meccanica ma vulnerabile agli agenti corrosivi.

Termine francese usato per indicare un orologio a tenuta stagna in grado di proteggere il suo interno da polvere e acqua. Da non confondere con Impermeabile.

Termine usato di solito per definire un movimento, o un orologio, che presenta uno spessore molto ridotto o sottile.

Termine di origine francese che così un tempo definiva un movimento di un orologio incompleto. Oggi viene usato per descrivere un orologio privo di elementi come molla, quadrante e lancette.

Lega a base di Ferro e 36% di Nichel. Quest'ultimo ha la più bassa espansione fra tutti i metalli e le leghe nel range di temperature da -80° a +50°. Esso ha anche il coefficiente termoplastico praticamente nullo, entro lo spettro delle normali temperature atmosferiche (da -10° a +30°). E’ particolarmente adatto alla fabbricazione di molle a spirale e fu scoperto da Charles Edouard Guillaume nativo di Fleurier (1861-1938), Premio Nobel per la Fisica nel 1920.

Nome che definisce i cuscinetti o le superfici realizzate in "pietra". Si intende in generale il rubino.

Complicazione indicante la differenza in minuti tra l’ora media convenzionale e quella solare. Tale differenza è di circa -16 +16 secondi al giorno che sommati arrivano ad essere tra i circa -16 e +14 minuti in un anno a seconda del periodo.

I bilancieri degli orologi vengono equilibrati per evitare delle modifiche di cadenza del tempo causate dai cambiamenti di posizione che occorrono durante il normale uso.

L'equilibratura comprende una prima fase di test ed una seconda di eventuale correzione. Si fa rotolare il bilanciere mediante i due perni del suo asse su superfici perfettamente orizzontali, levigate, di rubino o di acciaio temperato. Se il bilanciere non è in perfetto equilibrio si sposta permettendo così di rivelare un difetto di equilibrio che viene corretto eliminando l'eccesso di materiale che provoca lo squilibrio.

Errore causato dalla variazione di densità dell'aria che circonda un bilanciere in movimento.

Tipo di vetro in resina plastica molto utilizzato fino a qualche anno fa. E' un plexiglass lucidabile che in caso di rottura non si frantuma come il vetro.