Glossario Orologi
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S
Silicio
Viene sempre più soventemente utilizzato per la realizzazione dello scappamento di un movimento meccanico in quanto consente di eliminare l'uso dei lubrificanti. E' amagnetico, leggero e con basso coefficiente di attrito. La prima ad utilizzarlo fu Ulysse Nardin.
Scala Vernier
Dal nome del suo inventore, è una scala supplementare o secondaria che consente di effettuare una misura, circolare o diretta, con maggiore precisione. Longines la adottò in un suo cronografo da polso la prima volta nel 1966, idea poi ripresa nel 2011 con l'orologio Column-Wheel Chronograph Record.
Secondo
Matematicamente è pari a 1/86.400 parte del giorno solare medio (tempo convenzionale). La Conferenza generale sui pesi e misure del 1954, definì il secondo in termini di rivoluzione terrestre attorno al Sole in un particolare periodo, poiché la rotazione terrestre non era tanto uniforme da poter rappresentare uno standard per il tempo. Con l'avvento degli orologi atomici in grado di misurare un miliardesimo di secondo si fa riferimento al TAI - Tempo Atomico Internazionale.
Smalto
In orologeria viene impiegato da Secoli per ricoprire i quadranti con complesse e segrete lavorazioni artigianali. Lo smalto viene applicato e cotto in diversi passaggi in un forno a temperature altissime. E' un processo molto delicato: al minimo errore il quadrante diventa inutilizzabile e bisogna ripartire da capo con un nuovo elemento.
Scarto
Differenza di solito espressa in secondi tra l'ora indicata dall'orologio e l'ora esatta presa come riferimento.
Scheletrato
(o squelette): Riferito ad un movimento meccanico, operazioni di Alta Orologeria in cui si asporta in un orologio buona parte del metallo superfluo con la lima, mostrando così tutti gli organi rifiniti da una mano precisa e paziente. Negli orologi scheletrati di solito manca parzialmente o completamente il quadrante per fini estetici.
Secondo di un colpo
Così si definisce quando la lancetta “salta” di secondo in secondo e non muovendosi di continuo.
Secondo morto
Lancetta dei secondi che può essere fermata e riavviata senza che l'orologio smetta di funzionare.
Spirale
(o molla a spirale): Componente dell'organo regolatore. E' una sottile lama metallica avvolta a forma di spirale: la spira posta più all'interno è fissata alla virola che è montata sull'asse del bilanciere, la più esterna invece termina nel pitone il quale è fissato al ponte del bilanciere. La spirale serve con il suo movimento isòcrono a rendere uniforme il periodo del bilanciere indipendentemente dall'ampiezza delle oscillazioni stesse. Uno degli accorgimenti principali nella costruzione della spirale è la scelta del materiale, solitamente una lega di acciaio (esempio Nivarox), che compensa il più possibile le variazioni di temperatura. La spirale si avvolge e si svolge durante le sue fasi di contrazione ed espansione. Per evitare lo spostamento continuo del baricentro del sistema inficiandone la precisione, nella costruzione della spirale sono stati presi diversi accorgimenti (vedi SPIRALE BREGUET). La paternità dell'invenzione è con buona probabilità riconducibile a Robert Hooke (1635-1703), ma fu applicata con successo solo da Christian Huyghens (1629-1695). La sua evoluzione, sin dagli inizi per opera di Breguet, ne portò subito a costruirne di ridotte dimensioni in modo da annullare gli scarti dei periodi di oscillazione del bilanciere. Fu però John Arnold a brevettare l'adozione di questo sistema di molla a spirale nel 1792.
Spirale Breguet
Spirale ideata da Beguet avente una curva sopraelevata che chiude parzialmente su sé stessa la spira terminale, in modo tale da assicurare uno sviluppo concentrico della spirale stessa durante tutto il suo ciclo di contrazione-espansione.
Stella
Ruota a numero voluto di bracci in punta, utilizzata per far funzionare le lancette saltanti, come per esempio, in un movimento calendario.
Subacqueo
Orologio pensato per un utilizzo professionale: deve ottenere una certificazione ad una serie di norme per venire utilizzato durante un immersione. La resistenza della cassa deve essere di minimo 10 atmosfere, il quadrante deve essere luminoso e sufficientemente leggibile anche in profondità, deve disporre di una ghiera girevole unidirezionale per verificare i tempi di immersione e di conseguente decompressione. Vetro e corona devono essere sufficientemente robusti e protetti. La rispondenza a queste caratteristiche deve essere verificata su ogni orologio, non solo in sede di omologazione o a campione.
Suoneria al passaggio
Complicazione sonora di un orologio che mediante martelli che picchiano su gong anulari indica aciusticamente l'orario. Può in base a come è stato costruito, suonare: solo ore, ore e mezz'ore, ore quarti e mezz'ora etc. quando le lancette passano gli intervalli dell'ora previsti. Le melodìe suonate possono andare da quella di un Carillon a quelle complesse – detta Cattedrale o Westminster – ottenuta con tre o quattro martelli. All'interno di questa complicazione vi può essere la GRANDE SUONERIA che suona sempre per intero il numero delle ore, ore sui quarti etc., oppure la PICCOLA SUONERIA che suona per intero solo le ore sulle ore e con un piccolo rintocco tutti gli altri passaggi. Il funzionamento di questa complicazione è simile a volte parzialmente a volte per intero a quella di RIPETIZIONE MINUTI a cui è spesso abbinata.
Sveglia
Meccanismo destinato a far risonare un segnale sonoro ad un'ora prestabilita. Trovò la sua applicazione sin dai tempi di Breguet, che la utilizzava spesso, praticamente solo negli orologi da viaggio.
Svegliarino
Orologio da polso meccanico dotato di funzione sveglia. E' un segnale sonoro (spesso un cicalino) emesso per un periodo di tempo che dipende dal meccanismo e che è impostabile con un'apposita corona che regola una lancetta delle ore aggiuntiva sul quadrante. E' in sostanza un modulo aggiuntivo formato da una serie di ruote collegate con il bariletto, uno scappamento e un martelletto collegato ad un gong, o alla stessa cassa quando ad emettere il suono è un cicalino. Si attiva quando una di queste ruote, che possiede una sporgenza, permette al meccanismo di accorgersi quando la lancetta delle ore è esattamente sovrapposta a quella della sveglia, facendo quindi partire la suoneria.
Sabbiatura
Lavorazione superficiale del metallo che lo rende opaco riducendo i riflessi. Viene effettuata facendo impattare sulla superficie sabbia o materiale più consistente fino a creare una fine porosità del metallo trattato.
Saltarello
E’ un orologio che mostra l’ora e talvolta anche i minuti in formato digitale. Arrivati al 60° minuti il passaggio all’ora successiva avviene in maniera abbastanza istantanea. Esiste anche con indicazione a lancetta: in questo caso il passaggio da una posizione all’altra avviene ancora più velocemente.
Satinatura
Trattamento superficiale dei metalli. Essa si ottiene agendo con carte abrasive più o meno fini a seconda del risultato che si vuole ottenere.
Savonette
Orologio da tasca recante un coperchio incernierato sul lato del quadrante con funzione di protezione.
Scala
Rappresentazione di valori, sul quadrante di un orologio, ai fini di effettuare delle misurazioni che hanno inizio alla semplice “partenza” di un cronografo e terminano restituendo il valore appropriato senza effettuare ulteriori calcoli.
Scala di produzione
Scala sul quadrante di un orologio che serve per calcolare la produzione oraria di un prodotto in catena di montaggio.
Scala pulsometrica
Scala sul quadrante di un orologio atta a misurare in tempi rapidi le pulsazioni del battito del cuore al minuto.
Scala respirometrica
Scala sul quadrante di un orologio molto simile alla SCALA PULSOMETRICA, ma per gli eventi respiratori.
Scala tachimetrica
Scala sul quadrante di un orologio per conoscere la velocità media in un chilometro di percorrenza di un veicolo.
Scala telemetrica
Scala sul quadrante di un orologio in grado di misurare la distanza di un fenomeno, luminoso e sonoro allo stesso tempo, come un fulmine con l'associato tuono. Veniva utilizzata in guerra per conoscere, tramite un colpo di cannone, la distanza delle batterie nemiche.
Scappamento a detente
L'impulso è dato al bilanciere solamente da una vibrazione alternata di ogni oscillazione. Tranne che per l'angolo d'impulso, solo 40 gradi d'arco, e il breve momento del contatto con la molla di passaggio, il bilanciere è completamente libero di oscillare senza subire alcuna interferenza da parte dello scappamento. La teoria dell’impulso in un solo senso solo è stata presentata da Pierre Le Roy nel 1776, ma John Arnold già nel 1773 fabbricava i primi scappamenti pratici funzionanti su questo principio. L'evoluzione alla ricerca del miglioramento dei suoi elementi non si è mai fermata. Questo scappamento viene utilizzato per la messa a punto nei cronometri di bordo.
Scappamento
Meccanismo situato tra il treno del tempo e l’organo regolatore. Esso regola la velocità di rotazione delle ruote, e quindi delle lancette di un orologio. E' composta da un regolatore e da una ruota di scappamento che agisce sia direttamente sul regolatore, sia tramite un altro pezzo. Ad ogni oscillazione il regolatore “fa scappare” un dente. Mentre questo accade il dente dà un impulso al regolatore per trattenere le oscillazioni. Negli ultimi anni Gorge Daniels ha messo appunto uno scappamento coassiale che rappresenta una grande novità nello sviluppo di questo particolare fondamentale di un orologio meccanico.
Scappamento a cavalletta
(o Grasshopper): Fu un invenzione di John Harrison. Il pendolo spinge un arpioncino con un dente che assomiglia allatesta di un grillo. Appena il dente libera la ruota principale, si ha la spinta del pendolo. A seguire il dente a grillo aggancia e blocca l'incastro successivo della ruota ed avanza di uno scatto. Questo tipo di scappamento era ritenuto efficiente, ma difficile da fabbricare.
Scappamento a contatto permanente
In questa variante il regolatore è in contatto con la ruota di scappamento durante tutta la durata dell'arco di scappamento e di quella dell'arco supplementare.
Scappamento a doppio plateau
Variante di scappamento ad àncora a piani separati: uno per l'impulso, l'altro più piccolo con intaccatura, che lavora con il dardo.
Scappamento a cilindro
Scappamento inventato da George Graham intorno al 1700. Chiamato anche “scappamento orizzontale”, essendo la ruota di scappamento posta in orizzontale rispetto al bilanciere. L'impulso è dato al bilanciere dai piani inclinati dei denti della ruota di scappamento allontanando li bordi del cilindro montato sull'asse del bilanciere. Dopo l'impulso, i denti della ruota riposano senza muoversi sull'esterno del cilindro e interferiscono meno con le oscillazioni del bilanciere nel corso dell'arco supplementare che, quindi, si trova allungato. Ma l’incremento di precisione così ottenuto non poteva che mantenersi grazie a puliture e oliature frequenti: in caso di inottemperanza, i bordi del cilindro si consumerebbero nei punti di contatto con i denti della ruota. Utilizzando dei cilindri in rubino e curvandone i piani inclinati per rendere uniforme, per tutta l'azione, la velocità della ruota, si ha migliorato l'affidabilità quanto la marcia. Breguet ha migliorato le proporzioni e la costruzione dello scappamento fino ad un limite invalicabile ed ha applicato la sua versione di scappamento standard ai suoi orologi souscription. L'utilizzo dello scappamento a cilindro fu abbandonato in Inghilterra alla fine del diciottesimo secolo, ma i laboratori di Breguet continuarono ad utilizzarlo, fino al 1830 circa. Ripreso dagli svizzeri alla metà del diciannovesimo secolo per essere montato negli orologi di qualità media, è stato utilizzato fino alla metà del ventesimo secolo. E' da ricordare che questo fu il primo scappamento in grado di separare le due funzioni di avanzamento del moto e di alimentazione del periodo.
Scappamento a forza costante
Scappamento nel quale l'impulso è dato al bilanciere, tramite una molla intermediaria. Alla fine dell'impulso, la molla, avvia un meccanismo che li rimette in posizione per il prossimo impulso.
Scappamento a ruota a cheville
Scappamento nel quale i denti della ruota di scappamento sono rimpiazzati da perni perpendicolari al piano della ruota.
Scappamento a verga
Scappamento a contatto permanente e ad indietreggiamento. L'impulso è dato direttamente all'asse del bilanciere da una ruota verticale i cui denti vincolano le palette dell'asse. La sua precisione di marcia è inferiore a tutti gli altri scappamenti utilizzati negli orologi, però è robusto e assicura un servizio per lunghi periodi senza intervallo. Sopravvisse per settant'anni senza sostanziali modifiche. E' l'unico caso in cui il bilanciere provoca un indietreggiamento della ruota di scappamento e che funziona quindi senza bisogno di spirale.
Scappamento ad ancora
Scappamento che dà un impulso ad ogni vibrazione. Fu inventato nel 1754 da Thomas Mudge (1715-1794), è ancora oggi utilizzato quasi universalmente per gli orologi meccanici. Consta di due palette d'impulso girevoli sullo stesso asse della barretta di forcella. Le loro superfici attive sono in piano inclinato e nel momento del disimpegno sotto l'azione del bilanciere, vincolano la forcella. Allora i denti della ruota di scappamento, sollevano i piani inclinati per stimolare il bilanciere tramite la barretta. Le palette agiscono alternativamente ad ogni vibrazione del bilanciere e alla fine della rimozione per mezzo di una paletta, la ruota di scappamento è bloccata dall'altra. Il dardo impedisce alla barretta di essere bloccata in posizione sbagliata ed il tiraggio la tiene contro l'arresto di limitazione.
Scappamento duplex
Scappamento a contatto permanente che dà un impulso al momento di una vibrazione su delle oscillazioni del bilanciere. La ruota di scappamento riposa sull'asse del bilancere fermata come nello scappamento a cilindro. L'impulso è dato da una paletta separata su un raggio più grande, come nello scappamento a détente. Questa soluzione è stata in largo adottata dai fabbricanti inglesi tra la fine del XVIII° secolo e per una quarantina d’anni dopo. Si è rivelata poco affidabile a causa dei frequenti bloccaggi e galoppi dovuti all'usura dei componenti. La precisione era tanto buona come negli scappamenti ad àncora dell'epoca e, siccome era più facile da fabbricare, la sua scelta aveva soppiantato l'ancora per un ventennio.
Sample
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