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Orologi calendari e fasi lunari

Un tempo il calendario rappresentava per l’uomo uno dei suoi maggiori interessi, tanto era legato a misurare con precisione lo scandire dei giorni per l’agricoltura, sua principale fonte di sostentamento.

Calendario egizio

La storia ci ricorda che gli antichi Egizi erano già soliti dividere l’anno sempre in 365 giorni, ma dopo 100 anni l’errore di calcolo arrivava già ad 1 mese.

Successivamente l’imperatore romano Giulio Cesare, decise di porre rimedio aggiungendo un 366° giorno ogni 4 anni, ma anche questo nuovo calcolo non diede un risultato esatto facendo aumentare lo scarto tra calendario astronomico e quest’ultimo, il calendario giuliano.

Dobbiamo attendere fino al 1582 per l’arrivo del calendario gregoriano, attualmente in vigore, il quale sottrae ogni 400 anni tre giorni bisestili, risolvendo la questione in maniera corretta.

In orologeria si declinano il calendario annuale, il calendario completo e il calendario perpetuo.

Questa complicazione è davvero difficile da realizzare, sia per una serie di meccanismi aggiuntivi da implementare nel movimento tali da ottenere – anche grazie a ruote, camme ed ingranaggi - una sorta di memoria, sia per rappresentarla poi sul quadrante in maniera ordinata e comprensibile.

La lettura della data e del giorno sono relativamente semplici da ottenere; il numero della settimana, il mese, l’anno, le fasi lunari e l’indicazione dell’anno bisestile sono invece più difficili da calcolare con precisione.

È un’impresa combinare in un movimento tutte queste singole funzioni perché ogni dato mostrato rappresenta una ruota e o un componente che si deve integrare con gli altri. La semplice impostazione di un’indicazione ne coinvolge diverse altre rendendo tutto il meccanismo molto complicato, che si deve anche “ricordare” ogni corretta azione da intraprendere.

Daniel Roth Athys Moon 2134


Dal canto suo anche l’esatto calcolo delle fasi lunari non è cosa da poco
: solitamente esse vengono ottenute facendo ruotare in un orologio un disco della luna da 59 denti. Saltando un dente ogni 24 ore effettua una semirotazione ogni 29 giorni 12 ore e 2,8 secondi. Così facendo il computo presenta un errore di +44 minuti ogni lunazione per un totale di +8,81 ore all’anno.

Per orologiai come Daniel Roth questo errore è davvero troppo, ecco quindi la sua soluzione più complessa e precisa: il meccanismo della luna astronomica dell’Athys Moon 2134 contiene tre elementi mobili. Il primo effettua una rotazione completa in 24 ore - trascinando in 7 giorni il secondo disco - il quale muove a sua volta il disco della luna, munito di 135 denti. Quest’ultimo compie una semirotazione in 29 giorni, 12 ore e 45 minuti. Così l’errore relativo si riduce a -0,02 ore, pari a 12 minuti all’anno. La precisione risulta notevolmente accresciuta per cui basterebbe – in teoria - effettuare una regolazione ogni 125 anni.

Ma in Alta Orologeria non c’è limite al meglio: recentemente Maison come A. Lange e Söhne con il 1815 Fasi Lunari e H. Moser & Cie. con il Perpetual Moon collegando le fasi lunari all’indice delle ore sono riusciti ad ottenere una precisione fantascientifica da un dispositivo meccanico: infatti questi segnatempo “perdono” un giorno nel calcolo delle lunazioni ogni più di 1.000 anni.

Ulysse Nardin El Toro

Tornando ai calendari perpetui, abbiamo appreso come questa complicazione debba tenere conto dei mesi che possono variare a seconda dell’anno bisestile da una durata di 28 a 31 giorni.

Un moderno esempio di calendario perpetuo ce lo propone Ulysse Nardin con il suo El Toro Calendario Perpetuo GMT. E’ un orologio meccanicamente sofisticatissimo: non solo come tutti i calendari perpetui “memorizza” le azioni da intraprendere che seguono dall’impostazione di data, giorno, mese, anno, ordinario e bisestile, ma è in grado di ricalcolarli tutti istantaneamente nel caso spostiate momentaneamente l’ora su un altro fuso orario.

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