Bello, Ma Balla? Il Nuovo FC Healey da 42mm, La Prova

Pro e Contro del Nuovo Frederique Constant Healey: Vale Davvero il suo Prezzo?

di Massimo Scalese 6 MIN LETTURA

 

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di Massimo Scalese 6 MIN LETTURA

 

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Primo piano del Frederique Constant Healey Chronograph da 42mm con quadrante 'Healey Blue' e cinturino in pelle blu.

Quando pensi ai cronografi sportivi dal fascino rétro legati al mondo delle corse automobilistiche, probabilmente ti vengono in mente modelli come il TAG Heuer Carrera o l’Hamilton Intra‑Matic. Non penseresti subito a Frederique Constant, un marchio più noto per i suoi lussuosi dress watch.

Invece questo inaspettato marchio svizzero un giorno decise di stupire tutti. Dura da oltre vent’anni la solida partnership con l’iconico marchio Austin-Healey, nome prestigioso nella storia delle corse britanniche. L’interpretazione di FC della sua linea Vintage Rally Healey è sempre stata diversa da quella del solito cronografo “vintage racing“. La filosofia del marchio punta alla sostanza: orologi lisci, brillanti e, soprattutto, puliti. Per questo, anche su un cronografo da corsa, fa a meno di lunette affollate o scale tachimetriche per offrire un design più diretto, senza fronzoli.

Fino ad oggi, questa pulizia si sposava perfettamente con l’ispirazione estetica della collezione, che era legata alle auto Austin-Healey degli anni ’40 e ’50, con quadranti sobri come il famoso British Racing Green.

Il cronografo Frederique Constant Healey 'Healey Blue' da 42mm mostrato all'interno della sua confezione di presentazione ufficiale.

Il nuovo Classics Vintage Rally Healey Chronograph Automatic — capitolo centrale di una “trilogia” del 2025 ed edizione limitata a 1.888 esemplari — segna un’evoluzione proprio su questo punto.

Ma dimentica la solita recensione. Qui andremo più a fondo. L’orologio abbandona l’estetica passata per un “Healey Blue” più vistoso. Ma come convive questo nuovo look con la filosofia minimalista del marchio? E quei 42mm sono davvero portabili? Questa è una prova senza sconti.

Frederique Constant Healey: Vale Davvero il suo Prezzo?

A un primo sguardo il quadrante è il protagonista e conferma questa evoluzione. Questa nuova versione, infatti, abbandona le ispirazioni anni ’40/’50 per un’estetica decisamente più vistosa, tipica dei crono da corsa di fine anni ’60 e inizio ’70.

Dettaglio del quadrante 'Healey Blue' del Frederique Constant Chronograph, con sub-dial bicompax blu navy e lancette cronografiche rosse.

Tuttavia, mantiene intatta la filosofia di design di FC: pur assomigliando a icone di quell’epoca come i Carrera, se ne distingue per l’assenza totale di una lunetta tachimetrica. Il risultato è un quadrante “Healey Blue” scintillante con finitura radiale, contrastato da contatori blu navy, che riesce a essere radioso e pulito allo stesso tempo.

Troverai un quadrante blu chiaro “scintillante” con finitura spazzolata radiale (o sunray), contrastato da contatori bicompax blu navy con finitura a chiocciola. È una pulizia visiva notevole, anche perché (e questa è un’ottima scelta) ripeto non ci sono né lunetta né scala tachimetrica. È un orologio da corsa, progettato per tracciare il tempo trascorso e sfacciatamente bello nel farlo. I tocchi di rosso sulla sfera centrale dei secondi e sul registro dei 30 minuti aggiungono l’atmosfera corsaiola ma sempre in punta di piedi.

42mm: La Prova del Polso

Parliamoci chiaro: un orologio vive o muore al polso. Con un diametro di 42mm e uno spessore di 14,45mm, il Classics Vintage Rally Healey non è esattamente piccolo ma meno grande di quanto vedendolo in foto ti aspetteresti.

Il cronografo Frederique Constant Healey da 42mm indossato al polso per valutarne la reale vestibilità e l'ingombro.

La vera misura della vestibilità di un segnatempo risiede nel lug-to-lug. Un dato che, inspiegabilmente, non è fornito ufficialmente per cui non lo troverai in qualunque altra recensione, ma conoscerla è fondamentale soprattutto se hai un polso contenuto. Quindi mi sono armato di un calibro e posso affermare che misura esattamente 49 mm. Il che, osservando la forma delle anse, corte e ricurve, si evince che l’Healey Chrono è stato progettato per un’ampa misura di polsi di dimensioni medie e medio-grandi; con una circonferenza indicativa compresa tra 17 e 20 cm possiamo ipotizzare una buona aderenza. Ad ogni modo il polso che lo vede indossato misura 17,5 cm. Tuttavia una prova al proprio polso resta imprescindibile.

Dettaglio dei pulsanti a pompa del cronografo Frederique Constant Healey da 42mm, con vista sulla cassa lucida e il quadrante blu.

L’interazione tattile è piacevole. I pulsanti a pompa del crono (start/stop a ore 2) sono precisi e meccanicamente soddisfacenti. Il cinturino in pelle blu navy è morbido e non richiederà rodaggio.

“Sotto il Cofano”: Il Movimento?

Come spesso accade con Frederique Constant, il vero valore di questo orologio è il movimento. All’interno batte il calibro automatico FC-397.

Voglio essere chiaro: si tratta di un calibro in-house (sviluppato internamente) ma basato sul collaudatissimo Sellita SW510, un punto di riferimento per i cronografi automatici, tuttavia nonostante il fatto che derivi da un altro calibro sia piuttosto lontano non si può nominare “calibro di manifattura”, per quanto molti marchi provano a tenere “segreti” casi come questo, e poi immancabilmente finiscono per essere sgamati dagli appassionati accorti che quando non ci vedono chiaro fanno una puntatina nei siti web database di movimenti come Caliber Corner.

Il fondello a vista del Frederique Constant Healey da 42mm che mostra il calibro automatico FC-397, basato sul movimento Sellita SW510.

E qui sta il punto chiave: a differenza di altri marchi di lusso, Frederique Constant sceglie di non apporre decorazioni superflue, come finiture complesse. Sono presenti le immancabili Côtes de Genève – e a tutto diritto visto che Frederique Constant ha sempre abitato nella città del lago Lemano dal 1988, anno della sua fondazione.

Questa mossa è voluta: mantiene basso il prezzo dell’orologio senza sacrificare minimamente le prestazioni. E quest’ultime caspita se ci sono: ben 62 ore di riserva di carica – visto che monta il bariletto maggiorato introdotto da Sellita a dicembre 2020. La frequenza è la solita di 28.800 alternanze/ora. Anche il funzionamento è standard, con il reset gestito dal pulsante a ore 4.

Ma c’è un “ma“. L’impermeabilità. I 5 ATM (50 metri) dichiarati, uniti a corona e pulsanti non a vite, definiscono i suoi limiti. È ampiamente protetto da schizzi e pioggia, ma non pensare di immergerlo. Un compromesso che la logica dice che ci può stare perché, come molti più illustri cronografi di derivazione automobilistica ad esempio l’Omega Speedmaster, essendo tutti “orologi terrestri” scelgono di non andare oltre i 50 metri di impermeabilità.

Il fondello del Frederique Constant Healey che mostra l'incisione dell'impermeabilità a 5 ATM e il numero dell'edizione limitata 0782/1888.

Ma dicendola tutta ti aspetteresti mai che un segnatempo commemorativo come questo Classics Vintage Rally Healey Chronograph fosse impermeabile sino a 10 ATM? Non avrebbe senso per un orologio nato per essere collezionato, profondamente vintage di aspetto e ispirazione.

Il Posizionamento sul Mercato: Lusso Davvero Accessibile?

Con un prezzo di listino di 3.395 € questo Frederique Constant si lancia in un’arena competitiva. Ma il suo posizionamento è stato pensato e bene.

Non cerca solo di avere un buon rapporto qualità-prezzo; attacca direttamente i pesi massimi della sua categoria. Al momento che scrivo questo orologio è circa il 56% più economico di un TAG Heuer Carrera Chronograph – e mi riferisco al modello più economico che monta il Calibre 16 (base Sellita SW500 con sole 42 ore di riserva). Eppure, come scriverebbe Jack Forster, questo Healey Chrono “soddisfa tutte le stesse caselle” (ticks all the same boxes). Compresa l’autentica eredità racing, ottenuta (intelligentemente) per associazione, grazie alla storica partnership con Austin-Healey.

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Il Valore Aggiunto del Collezionista e il Verdetto

Infine, c’è la chicca che ho tenuto per ultima: il modellino della Austin-Healey NOJ393 del 1953. È un bonus che, come sottolineato da altri colleghi, viene quasi ignorato nella descrizione ufficiale del prodotto. Eppure è parte integrante del cofanetto decorativo e sigilla il legame tra l’orologio e la sua eredità.

Il cofanetto speciale del Frederique Constant Healey con l'orologio 'Healey Blue' e il modellino dell'auto Austin-Healey NOJ393 incluso.

Verdetto Finale

Il Frederique Constant Classics Vintage Rally Healey non è un orologio per tutti. Se cerchi specifiche massime o un diver, guarda altrove. Ma se sei affascinato da una storia vera e da un’estetica racing anni ’70, questo cronografo ha molto da offrirti e senza dissanguarti.

È un pezzo che comprerai più con il cuore che con la calcolatrice, offerto a un prezzo che fa riflettere la concorrenza.

Ma ora vorrei sapere cosa ne pensi tu. Al di là della meccanica, in un orologio come questo, è più importante la fedeltà a una partnership storica o la sfida di un design che rompe con il passato? Fammelo sapere qui sotto nei commenti!

 

Commenti

  1. Buongiorno Massimo
    Dopo il Bulova SHELBY® Racer Chronograph (98B452) della collezione 150th Anniversary, adesso vediamo il nuovo Frederique Constant Healey, un’altra collaborazione con un marchio automobilistico britannico Healey.
    Che dire… Mi piace l’accostamento dei colori del cinturino in pelle di vitello blu navy nella stessa tonalità di blu dei contatori cronografici bicompax sul quadrante.
    Non capisco molto (ma l’estetica è molto personale) del numero arabo a ore 12. Sarebbe forse stato meglio abbinarlo anche al numero 6? oppure a ore 6 mettere la data (come il modello Classics Vintage Rally)… bo, solo il 12 mi sembra un pò così… lasciato solo…
    Per il resto un bell’orologio, anche se sarà apprezzato (solo?) dagli appassionati del marchio Healey… anche perchè il prezzo non aiuterà certamente alla sua diffusione fuori dalla cerchia di appassionati Healey…
    Grazie

    1. Grazie per il commento Lorenzo! Ci sta benissimo la tua osservazione: credo che quel 12 maggiorato e in solitaria sia frutto di un’interpretazione stilistica e poi anche per cambiare qualcosa insieme al quadrante azzurro soleil. Difatti se vai a vedere nel passato hanno creato un’edizione di questo cronografo, che come saprai è parecchi anni che calca la scena, proprio con 12 e 6 maggiorati. Qui è probabile che abbiano voluto renderlo un po’ più minimalista o, al contrario, che abbiano voluto mettere in risalto il 12 visto che da solo è quello l’effetto che fa. Alla prossima!

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