C’è qualcosa di quasi palpabile nel modo in cui il passato e la precisione si uniscono in questo modello. Presentato durante Watches and Wonders 2025, Alpina Heritage Tropic-Proof non è soltanto un richiamo a tempi andati, ma un tentativo, quasi emozionante, di riportare in vita quella tradizione. Personalmente, osservandolo da vicino – e da appassionato di orologi vintage – sono rimasto colpito dalla cura nel riproporre ogni dettaglio, cosa che non capita spesso quando si tenta di realizzare oggi un orologio del passato.
E allora, cosa rende questo orologio così speciale nel panorama attuale? Forse è meglio scoprirlo insieme, lasciandoci andare in un viaggio nel tempo che va ben oltre la semplice misurazione dell’ora.
La Storia del Tropic-Proof
Il 1965 segna un’epoca particolare – vent’anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, il mondo sembrava affrontare un’aria di serenità e nuove opportunità. I voli transatlantici diventarono quasi una routine, e gli europei iniziarono a scoprire angoli lontani e inaspettati del pianeta. In quel clima di apertura verso Oriente, Africa e le regioni tropicali, nacque l’idea che oggi chiamiamo Tropic-Proof. Il nome, insomma, parla chiaro: un orologio concepito fin dall’inizio per sfidare condizioni estreme.
La verità, però, è che la data precisa del suo debutto resta un po’ misteriosa. Nonostante il lancio ufficiale venga spesso ricordato nel 1968, ci sono abbastanza indizi – come certi numeri di serie (tra 760XXX e 809XXX) – che fanno pensare che tutto questo abbia avuto inizio già nel 1965. Quello che rendeva questo modello davvero unico era la sua struttura robusta: non si trattava solo di resistere all’acqua, ma di combattere caldo e corrosione, un’idea pionieristica che oggi troviamo in quello che molti definirebbero un tool watch.
Design ed Estetica
Osservando il nuovo Heritage Tropic-Proof, la prima cosa che colpisce è la cassa di soli 34 mm. Una misura che oggi potrebbe sembrare controcorrente, ma che rispecchia fedelmente lo spirito del 1965. All’epoca, le casse – opera del maestro François Borgel (sai, quello che incideva le sue creazioni con le famose “FB” sul fondello) – rappresentavano il meglio in termini di robustezza e impermeabilità. Oggi, Alpina ha fatto di tutto per riprodurre quelle proporzioni con una precisione quasi emotiva, rimanendo fedele al proprio heritage.
Come l’originale, il Tropic-Proof arriva in due versioni di quadrante – una bianca e una nera – entrambe con indici applicati e, stranamente, doppi indici non solo alle 12 ma pure a 3, 6 e 9. Le lancette dauphine finemente lucidate a mano, portano eleganza classica e un richiamo al periodo d’oro degli orologi da polso meccanici che piace davvero agli intenditori. Anche il vetro ha subito una piccola rivoluzione: mentre un tempo si era ristretti all’uso della resina, adesso lo troviamo in zaffiro antigraffio. Resta, però, l’inconfondibile look originale con i bordi leggermente curvi per facilitare la lettura, un dettaglio che saprà conquistare i nostalgici dei tempi passati.
Caratteristiche Tecniche
Da non dimenticare, al centro del Tropic-Proof batte il calibro AL-480, un movimento a carica manuale che rende omaggio all’antico calibro Alpina 598R, ideato negli anni ’50. Alpina lo ha realizzato usando come base il leggendario calibro Peseux 7001, che spesso appena 2,5 mm un tempo ha animato anche creazioni di illustri brand come Omega e Blancpain.
Specifiche Tecniche Complete
Alpina Heritage Tropic-Proof Handwinding | |
---|---|
Referenze | AL-480S2H6 (quadrante bianco) / AL-480B2H6 (quadrante nero) |
Funzioni | Ore, minuti, secondi |
Movimento | AL-480, calibro a carica manuale 42 ore di riserva di carica 28’800 alt/h 17 rubini |
Cassa | Acciaio spazzolato e lucido in tre parti Diametro 34 mm Spessore 9,25 mm Vetro zaffiro antiriflesso “glassbox” Impermeabilità fino a 3 ATM/30m/100ft Fondello a vite inciso con motivo Heritage |
Quadrante | Bianco o nero con finitura lucida Indici applicati color argento Minuteria a dots con trattamento Luminova beige Lancette dauphine in argento lucidate a mano Lancetta dei secondi color argento lucido |
Cinturino | Alcantara beige con cuciture tono su tono Fibbia ad ardiglione |
Generalmente parlando, quando si guarda questo orologio non si può fare a meno di notare la cura profusa per ogni singolo dettaglio. La carica rimane al centro di tutto: proprio come nel modello precedente offre due giorni d’autonomia – nella media, ma che importa? Il bello di un orologio a carica manuale è di dargli la carica tutte le mattine stabilendo con lui una connessione intima. In un’epoca in cui i calibri automatici sembrano dominare la scena, sottolinea la decisione quasi ribelle di Alpina di connettersi alle proprie radici.
Il fondello ricorda la versione del 1965, con una chiusura dal gusto sobrio e decorato con la semplice dicitura “Heritage” e il logo storico del marchio. Questa scelta, oltre a rispettare – e in qualche modo esaltare – la tradizione, rafforza anche la solidità complessiva dell’orologio, rendendolo un vero pezzo d’epoca.
La Parola al Direttore di Alpina
In un video ufficiale, Oliver Van Lanschot Hubrecht, direttore del marchio, ci offre il suo punto di vista sul Tropic-Proof. In parole sue, “questo orologio incarna perfettamente il DNA di Alpina”, una frase che esprime la convinzione che il marchio sia fondato sulla creazione di segnatempo non solo robusti, ma anche affidabili in ogni condizione – ed è in gran parte lo spirito che ha sempre animato questo modello.
Confronto con l’Heritage Automatic: due visioni della storia
Dopo aver recensito l’Heritage Automatic lo scorso anno, mi è apparso naturale mettere a confronto i due modelli. Pur appartenendo alla stessa collezione, si presentano con approcci ben distinti alla reinterpretazione della storia.
L’Heritage Automatic, che si ispira ai field watch degli anni ’20-’40, propone una rivisitazione leggermente più contemporanea grazie anche alla cassa da 38 mm; al contrario, il Tropic-Proof, con i suoi 34 mm, abbraccia una scelta più radicale, puntando con coerenza sull’autenticità storica.
Se guardiamo a cosa amima gli orologi, l’Automatic monta un calibro AL-520 (basato su Sellita SW200-1) con un’autonomia di 38 ore, mentre il Tropic-Proof vanta un AL-480 a carica manuale che garantisce 42 ore di riserva.
Dal punto di vista estetico, il modello Automatic sfoggia un quadrante che si alterna tra tonalità beige oppure una combinazione di beige e grigio, reinterpretando lo stile militare con lancette dauphine azzurrate – un look piuttosto eclettico. Il Tropic-Proof, invece, si mantiene fedele all’originale, proponendo quadranti in bianco o nero con eleganti lancette dauphine argentate, per un effetto decisamente più purista.
Anche il vetro zaffiro bombato, ultimamente chiamato glassbox, è in comune tra i due, sebbene nel Tropic-Proof l’effetto vintage venga esaltato dalle proporzioni più contenute della cassa.
Sul fronte economico, la differenza di prezzo è contenuta: €1.695 per l’Heritage Automatic contro €1.795 per il Tropic-Proof.
La scelta, in sostanza, dipende davvero da cosa cerchi in una riedizione di orologi heritage: se la tua passione va per un’interpretazione vintage che abbraccia qualche concessione alla modernità, l’Automatic potrebbe fare al caso tuo; se invece desideri un’esperienza che ti colleghi il più possibile all’autenticità del passato, il Tropic-Proof risulta davvero ineguagliabile.
Prezzo e Disponibilità
Riepilogando l’Alpina Heritage Tropic-Proof Handwinding si presenta sul mercato al prezzo di €1.795 – una cifra che, considerando qualità costruttiva e fedeltà storica, appare piuttosto accessibile.
A differenza di molte riedizioni che si trovano in circolazione, questa non è limitata. Le due versioni, una con quadrante bianco (AL-480S2H6) e l’altra in nero (AL-480B2H6), sono già presso i rivenditori autorizzati Alpina a partire da aprile 2025.
Ogni orologio arriva, poi, nella sua confezione dedicata della linea Heritage in un modo, insomma, decisamente originale. Questo modello porta con sé anche alcuni retroscena interessanti – include documentazione che racconta la storia dell’originale, un dettaglio che chi ama l’orologeria storica non potrà che notare. Se sei curioso di sapere se è disponibile o se vuoi saperne di più, ti conviene dare un’occhiata al sito web ufficiale di Alpina o magari parlare con il rivenditore più vicino.
Opinioni
In sostanza, l’Alpina Heritage Tropic-Proof si presenta come una delle espressioni più autentiche di fedeltà al passato degli ultimi anni. In un’epoca in cui tanti brand, in genere, reinterpretano il loro retaggio per adattarsi ai gusti odierni, Alpina ha avuto – diciamo – il coraggio di restare fedele ad ogni minimo dettaglio dell’originale.
Basti pensare alla cassa da 34mm, al movimento a carica manuale e a quel design pulito senza datario: tra scelte che, a prima vista, potrebbero sembrare un po’ controcorrente, si nasconde un’esperienza davvero genuina per chi li indossa. Il tutto, per chi cerca quel legame intimo con un pezzo di storia, senza tanti fronzoli.
Il Tropic-Proof non è solo un tributo al passato, bensì una materializzazione dei valori che hanno da sempre contraddistinto Alpina – robustezza, affidabilità e una discreta eleganza che, in fin dei conti, non passa mai di moda. Proprio come l’originale “Original Sports Watch” lanciato nel 1883, questo orologio racconta una storia che sarà sempre affascinante.
Ovviamente, non si tratta di un orologio per tutti. Le sue dimensioni contenute potrebbero non accontentare chi preferisce casse più grandi, e quella carica manuale richiede passione. Però, se per te l’orologeria non è solo un’industria ma anche un’arte che racconta una storia, è un’opportunità rara per indossare un pezzo che punta al passato passato senza compromessi.
E tu, come vedi questa rivisitazione fedele del Tropic-Proof? Ti attira l’idea di un orologio che conserva le proporzioni originali degli anni ’60 oppure ti spinge di più una versione più modernizzata del vintage? E tra quadrante bianco o nero, cosa sceglieresti? Raccontami la tua opinione nei commenti!