Nessuno avrebbe mai potuto prevedere, neanche Rolex stessa, che un giorno gli orologi subacquei, o in generale tutti quelli che furono al tempo concepiti esclusivamente come “attrezzi da lavoro”, sarebbero stati indossati con disinvoltura in un formale appuntamento di lavoro o ad una Prima della Scala.
Tra i collezionisti dei segnatempo coronati i Submariner militari sono quelli tra i più apprezzati, sia perché furono appunto quelli a segnare la fine del concetto di “strumento”, sia perché furono costruiti in serie molto limitate. Chi ha la fortuna di averne uno non lo molla di certo facilmente.
Negli anni ’70 furono costruiti circa 1.200 esemplari Submariner militari su commessa della Royal Navy (Marina Militare inglese). Si trattava per lo più di referenze 5513, 5517 o modelli con la doppia referenza 5513/5517. Ecco i dettagli delle loro particolarità:
Il segno di riconoscimento più evidente è la grossa “T” cerchiata, che sta ad indicare la presenza della sostanza luminescente a base di trizio, vietata da qualche anno per il rischio delle sue emissioni radioattive. Questo simbolo è presente in altri orologi della Royal Navy, come l’Omega Seamaster 300. I quadranti utilizzati in questi “mil subs” sono tutti uguali tra loro eccetto che per una piccola serie che posseggono indici maggiorati.
Le lancette sono invece diverse, per attenersi ai protocolli militari: sono quasi tutte “a spada”, sebbene la ref. 5513 fu consegnata anche con le lancette mercedes. La ghiera era standard, ma in alcuni casi sempre per la ref. 5517 e qualche volta per la ref. 5513, l’inserto presentava la scala dei minuti integrale.
Altra differenza è l’assenza delle anse a molla sostituite dalle anse fisse. Il bracciale in acciaio non era previsto: al suo posto un semplice cinturino NATO lo assicurava al polso con maggior praticità.
Il fondello era marcato con la codifica MOD (Ministery of Defence) che iniziava con 0552 o W10 e un triangolo al centro con un cappello sopra. A seguire il numero di serie e l’anno di produzione. Questi codici sono disposti in maniera differente a seconda della commessa.
Ecco alcune note per riconoscere queste serie che differivano, per quanto tutte originali, in alcuni piccoli particolari:
- I 5513 sono usciti dalla fabbrica sia con lancette a spada che con quelle mercedes
- I 5513 da nuovi sono stati consegnati sia con inserto nella ghiera da 60 minuti che da 15
- I 5517 avevano originariamente solo inserti nella ghiera da 60 minuti.
Curioso il fatto che in alcuni mil subs furono ristampati i quadranti proprio dagli orologiai militari MOD in stile “Explorer” aggiungendo i numeri arabi 3,6,9 e modificando anche le dimensioni della corona graduata con una dagl’indici più grandi.
Concludendo e facendo un po’ di retorica, Rolex – che in quegli anni stringeva i denti per la crisi del quarzo che attenagliava l’orologeria svizzera in particolare- si lanciò in commesse probabilmente poco remunerative vista la tipologia di questi clienti. Il risultato di oggi è però che questi nudi e semplici Rolex militari costano e valgono molto più dei loro “fratelli di serie” d’epoca.
foto e documentazione da rolex.watchprosite.com
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