Le sfide sono fatte per superare e per essere un giorno a loro volta superate: non mi ricordo dove l’abbia letta o sentita, ma credo che le cose stiano così. Prendi l’alluminio, noto e diffuso metallo leggero, fu scoperto da Humphry Davy (1778 – 1829) il quale però non riuscì mai ad isolarlo. Quanti nel passato hanno realizzato orologi con casse in alluminio, ma chi e quanto tempo abbiamo dovuto attendere per vedere un segnatempo fatto, fino all’ultimo pezzo, del metallo alcalino per eccellenza?
Quel “chi l’ha fatto” si chiama François Pascal Journe, e quel “cosa” Centigraphe Sport e appartiene alla nuova collezione LineSport: cassa, bracciale e movimento meccanico in alluminio per un peso totale 55 grammi.
Si è vero, non è il più leggero: il Richard Mille RM 027 rimane l’orologio più leggero del mondo, ma vuoi mettere un cronografo in grado di leggere – con una lancetta foudroyante – da un centesimo di secondo a 10 minuti su tre quadranti, con le scale telemetriche che convertono le unità di tempo in velocità a partire da 6km/ora — il passo di marcia — a 360,000 km/ora, tutto in alluminio? Messi uno di fianco l’altro, calandomi perciò nell’atmosfera di una fiaba, sarei davvero indeciso su quale comprare.
Ma l’alluminio non solo è un metallo leggero: è resistente, quel leggero strato di ossidazione che si forma istantaneamente, dando origine al suo colore opaco, lo protegge dalla corrosione che non si forma, poiché non solubile (leggi altre caratteristiche da Wikipedia). Ciò che interessa a noi – in chiave orologiera – è inoltre che non è magnetico e ha un’eccellente durata.
Per quanto riguarda il funzionamento di F.P. Journe Centigraphe ti rimando a questo lungo articolo che feci due anni fa in occasione della commercializzazione del cronografo di acciaio in Italia; chi vorrà comprare questa versione in alluminio, può farlo da settembre solo in una delle boutique del marchio situate a Parigi – New York – Ginevra – Hong Kong – Beijing.
Da rimarcare che François Pascal Journe, nonostante la collezione non sia mai stata presentata al pubblico o alla stampa, ha offerto a un’asta di beneficenza che si è svolta il 30 maggio scorso a Hong Kong l’esemplare numerato 001, raccogliendo per le vittime dello tsunami in Giappone la bella cifra di 3,620,000 dollari HK$ che corrispondono a US$ 465,170.
Tra le caratteristiche meccaniche che più mi hanno impressionato del Centigraphe, oltre ad essere teoricamente in grado di misurare la velocità della luce, sono che la lancetta del centesimo di secondo può essere bloccata in qualsiasi punto del suo percorso di un secondo – che compie intorno al quadrante – anche tra due unità da un centesimo di secondo l’una, tale da permettere persino una lettura frazionata! Follie meccaniche che solo Journe riesce a domare.
Inoltre, questo cronografo – come i tourbillon più sofisticati – di cui recentemente abbiamo avuto modo di scoprire tecnica e filosofia – è provvisto di un sistema di ottimizzazione che consente alla carica di essere costante nel tempo. La molla del bariletto consente 100 ore di riserva di carica senza l’uso del cronografo e 24 con la funzione sempre attiva.
Curiosità
Questo segnatempo è realizzato, compreso il suo bracciale, in alluminio. E’ composto, da 324 elementi, di cui 50 rubini e 72 particolari in gomma.
contaminuti
Commenti
Sbaglio o la velocità della luce è 360000 km/sec? E non all’ora? È un errore di battitura o questa meraviglia arriva solo a 360000 km/h?
No non sbagli Manu! Hai ragione: grazie per la precisazione e complimenti per l’occhio! Nell’articolo qui sopra 360.000 km/h è riportato correttamente… E’ sull’annuncio di questo post fatto nella nostra pagina di Facebook che ho scritto – facendo confusione – che arriva a leggere la velocità della luce.
I 360.000 Km/h – che sono alla portata del Centigraphe – corrispondono alla velocità di un missile e sono approssimativamente 1/3000 della velocità della luce! Questo è il dato esatto che trovi anche nell’articolo del Centigraphe del 2009 cliccando qui già linkato in alto.