Tudor Black Bay Chrono Carbon 25: il cronografo in fibra di carbonio ispirato alla Formula 1

Il legame tra Tudor e il mondo dei motori è una storia che inizia negli anni ’50. Il marchio svizzero cui nome fu registrato da Hans Wilsdorf nel 1926 – per poi iniziare l’attività ufficialmente nel 1946 a Guerra finita, ha sempre accompagnato i piloti specialmente con i suoi cronografi, protagonisti al polso su strada, pista e persino negli ambienti desertici più estremi. Ora, con il Gran Premio di Miami 2025 che già oggi Sabato 3 maggio vedrà la partenza della Gara Sprint e delle prove ufficiali, Tudor ci ha sorpreso con una novità: il Black Bay Chrono Carbon 25, frutto della collaborazione con il Visa Cash App Racing Bulls Formula One Team, e ad una prima occhiata che look aggressivo!

Ciò che cattura l’attenzione di questo Tudor Black Bay Chrono è la cassa in fibra di carbonio da 42 mm. Non si tratta di un semplice rivestimento ma di un elemento strutturale, lunetta tachimetrica inclusa, che da oltre quarant’anni utilizzato in Formula 1 restituisce leggerezza e robustezza. Un fatto curioso è che questa nuova versione è anche più sottile rispetto alle versioni in acciaio.

Trovo che Il quadrante “racing white” bombato con i contatori in fibra di carbonio che richiamano immediatamente le monoposto di F1 sia una ciliegina sulla torta di fianco a tutto quel materiale composito. Immancabili le lancette Snowflake, marchio di fabbrica di Tudor dal lontano 1969, che qui si distinguono grazie ai contorni neri e alla luminescenza Swiss Super-LumiNova.

I dettagli in titanio con finitura PVD nera non mancano: dalla corona con la rosa Tudor incisa, ai pulsanti cronografici avvitati che evocano i primi cronografi Tudor, fino al fondello che riporta un numero di serie unico per ogni orologio, uno dei soli 2.025 esemplari prodotti.

Il cinturino ibrido in cuoio e caucciù, con un motivo che ricorda gli pneumatici, completa l’estetica racing di questo orologio, mentre le maglie finali in fibra di carbonio si integrano alla perfezione con la cassa.

Sotto il cofano pulsa il Calibro MT5813 (non visibile causa del fondello pieno), che combina il meglio di due mondi: la base Breitling B01 e l’organo regolatore sviluppato da Tudor. Questo cronografo con cronometria governata da ruota a colonne, certificato COSC (stranamente non METAS come Tudor ultimamente mostra preferire) offre comunque una precisione superiore al certificato ufficiale di cronometro, compresa tra -2 e +4 secondi al giorno.

La spirale in silicio, resistente ai campi magnetici, la frequenza di 4 Hz e le 70 ore di riserva di carica, e l’impermeabilità fino a 200 metri lo rendono un orologio comodo per l’uso quotidiano.

Il prezzo di €7.510 lo posiziona in una fascia premium, ma resta un’opzione interessante per un cronografo in fibra di carbonio secondo quanto offre il mercato. Bisogna comunque dire che il “cugino” Pelagos FXD Chrono Cycling anche lui in materiale composito costa 5.600 euro.

Personalmente, trovo il Black Bay Chrono Carbon 25 molto affascinante per il suo look e l’uso di materiali moderni come la fibra di carbonio. Certo, oltre 1.900€ rispetto al Pelagos Chrono Cycling che citavo prima – anch’esso in carbonio – sono un po’ difficili da giustificare, ma per questa interpretazione inedita e i pochi esemplari costruiti, se consideriamo che 2.500 sono per il mondo intero, potrebbe diventare un pezzo da collezione. Altre informazioni sul sito web tudorwatch.com.

Tu che ne pensi di questa edizione limitata del Black Bay? Preferisci un cronografo sportivo meno aggressivo, oppure il carbonio ti fa dilatare la pupilla? Lascialo detto qui sotto.