Nel 1969 il primo orologio che andò sulla Luna non poteva immaginare che dopo appena due anni la sua leggendaria impresa sarebbe stata eguagliata. Oggi parleremo dell’altro Moon Watch e del Bulova Lunar Pilot.
Sin dagli inizi delle sue avventure spaziali la NASA commissionò a Bulova alcuni strumenti per i cruscotti dei suoi velivoli. Mi piace immaginare che un giorno da quegli stretti abitacoli qualcuno del team del diapason levando la testa disse qualcosa tipo: “Perché non si fa anche noi quattro passi sulla Luna?”.
Nel 1971 Bulova diede all’astronauta David Scott, comandante della Missione Apollo 15, un prototipo di un cronografo da indossare durante tutta la missione come oggetto personale.
Più in basso spiegherò il vero motivo della presenza di questo “intruso”.
Come Bulova creò l’altro Moon Watch della storia
Di questa vicenda ne avevo già accennato in un recente articolo sulle alternative economiche a segnatempo iconici. Un prototipo e padre del Lunar Pilot è saltato fuori all’improvviso nell’ottobre 2015 dove in un’asta con una base di partenza di $50.000 ha raggiunto la pazzesca cifra di $1.625.000.
Quel cronografo Bulova di Scott mostrava parecchi segni, ma sinceramente non credo che fossero dovuti ai servizi che prestò nello spazio. È menzionato a pagina 21 del registro dell’inventario di bordo della missione Apollo 15. La presenza del famoso cinturino in velcro XXL e la foto del comandante Scott mentre porgeva il saluto militare di fianco alla bandiera americana sono solo due delle tante prove sull’impiego di quel Bulova nella missione.
Andando più nei dettagli quel prototipo con incisi i numeri 885104/01 2’509’052 montava un movimento di derivazione Universal Genève Space-Compax, marchio che Bulova controllava già dal 1967.
Hung Doan ha scritto un bellissimo articolo su wornanwound.com dal quale ho appreso alcuni preziosi dettagli che fanno luce sul perché nel 1971 quel cronografo si trovava al polso di Scott durante la sua gita sulla Luna.
Bulova era uno tra i brand che nel 1965 fallì i test che la NASA aveva istituito per decretare quale orologio sarebbe stato più adatto per andare sul satellite, ma nel 1972 – come gli altri – ebbe una seconda chance.
In quel periodo il brand americano che non disponeva di alcun movimento con cronografo decise di utilizzarne uno di Universal Genève. È altrettanto noto – e riportato nel libro Time Capsule di Kesaharu Imai – che il marchio svizzero realizzò allo scopo 16 movimenti.
Ma gli americani non si limitarono a offrire uno Space-Compax brandizzato e perciò decisero di costruire quel prototipo ispirandosi esteticamente agli Omega Speedmaster, visto che gli astronauti della NASA lo conoscevano bene e lo utilizzavano già da parecchio tempo.
Siamo ai giorni nostri. Nel 2016 Bulova sfrutta l’effetto mediatico procurato dalla recente asta costruendo il Lunar Pilot che, pressoché identico al modello primitivo, reclama il legittimo diritto di poter essere anch’egli chiamato Moon Watch anche se per una sola camminata sulla Luna.
Recensione Lunar Pilot
Per quanto l’aspetto sia familiare c’è qualcosa di speciale e intrigante nel volto nero del Lunar Pilot. Disponibile in varie versioni, con o senza bracciale in acciaio, tra cui una all-black, nei giorni scorsi ho provato la versione 96B251 con cinturino.
Cassa
Essenziale al massimo, la silhouette del Lunar Pilot è cilindrica ed estremamente arrotondata. La lunetta è appena accennata e incorporata nel monoblocco. Molto affascinanti e perfettamente uguali al prototipo i caratteristici pulsanti arrotondati a leva che comandano le funzioni cronografiche. Oltre al logo Bulova il fondello avvitato riporta la scritta Apollo 15 con le date della missione. L’impermeabilità è garantita sino a 50 metri.
Stiamo parlando di un modello professionale ma 45 mm non sono pochi; tuttavia, come si può notare anche dalle immagini, le anse cortissime e incurvate permettono di indossarlo persino su un polso medio come il mio. Da considerare anche i 52 mm in lunghezza.
Non è un crono da sera e a ribadirlo è la superficie che con una finitura smerigliata conferisce all’acciaio 316L una luce inusuale, attenuata, come proveniente da chissà quale lontana galassia. Le finiture sono molto curate, e lo sono ancor più pensando che nonostante il marchio e la singolare storia da raccontare costa intorno ai 500 euro.
Quadrante
Considerando l’uso per cui è stato originariamente pensato meglio di così non si poteva fare. Leggibilissimo grazie all’alto contrasto di indici, scale e numerini bianco su nero, questa volta le ampie dimensioni hanno permesso una spaziatura ottimizzata al massimo tra tutti gli elementi. Fissandolo non fai fatica a tenere d’occhio anche più zone in contemporanea.
La scala tachimetrica è riportata su un anello all’esterno del quadrante. Al suo interno troviamo il giro dei minuti e dei secondi graduato a 1/5 di secondo per permettere alla lancetta del cronografo di effettuare misure davvero brevi. Alle ore 4:30 appare piazzata con precisione una piccola finestrella della data che, come in un Moon Watch dev’essere, fai quasi fatica a vedere tanto la sua presenza non disturba assolutamente le altre e più vitali indicazioni.
I contatori del cronografo alle 3, 6, 9 visualizzano rispettivamente il decimo di secondo, i sessanta minuti e i piccoli secondi continui.
Movimento
Il calibro al quarzo che oscilla a 262 kHz è forse in assoluto la migliore caratteristica del Bulova Lunar Pilot. A prescindere che grazie al quarzo il prezzo sia molto abbordabile le prestazioni del movimento sono davvero eccezionali: si parla di un’accuratezza di marcia che concede uno scarto di soli 10 secondi l’anno.
Il merito è come avrai intuito dell’altissima frequenza di campionamento dell’oscillatore a cristallo di quarzo: non a caso Bulova l’ha chiamato “High Performance Quartz”. Ma più aumenti gli Hz e più consumi: questo vale per qualsiasi movimento anche meccanico. Per conservare maggiormente la vita della batteria l’indicatore a 1/10 di secondo alle ore 3 si ferma dopo 30 secondi di cronometraggio.
La referenza 96B251 ha un prezzo di listino di €499.
La rete è piena di giudizi positivi su questo Bulova: a me premeva molto anche raccontare la sua storia. Per concludere il Lunar Pilot è un best-buy per tutti compreso per chi possedendo già lo Speedmaster vuole far suo anche l’altro Moon Watch.
Ringrazio Ferrari Gioielli www.gioielleriaferrarialdo.com – concessionario ufficiale Bulova – per avermi prestato l’orologio per scrivere questa recensione.
Commenti
Ciao Massimo, dopo la presentazione del Speedmaster Apollo 11 50th Anniversary un’altro grande segnatempo che ci avvicina al nostro satellite.
L’originale ha raggiunto all’asta una cifra molto alta,mai come i 17 milioni Il Rolex di Paul Newman,ma sinceramente tra i due io preferirei avere il Bulova Lunar Pilot nella mia collezione!
Grazie per il commento Marco, la passione non ti manca proprio! 😉 I due Moon Watch hanno davvero una bella storia da raccontare.
Quest’orologio presenta un impressionante finitura e qualità costruttiva!! Complimenti a Bulova!
😉
Ciao Massimo, ho acquistato un Bulova lunar pilot 50th anniversary limited edition, però oggi l’ho provato ha ad allineare la lancetta grande che non stava precisa sul 12 e non ci sono riuscito e poi non mi funziona il cronografo.. dammi un aiuto grazie mille.
Ciao Antonio, caspita mi dispiace! Ma sono cose che capitano a tutti i marchi anche se raramente. Purtroppo da qui mi è davvero impossibile anche verificare (non che non ci creda) ciò che mi hai detto ed aiutarti. Evidentemente c’è da indagare sul corretto funzionamento/regolazione del movimento del tuo Lunar Pilot. Dato che dovresti averlo comprato da un concessionario autorizzato, il primo consiglio è di rivolgersi a lui, anche per chiedergli – una volta che lo avrà ispezionato ed eventualmente inviato all’assistenza, di dirti come anche metterti in contatto diretto con loro. Grazie per aver scritto: torna qui a faci sapere come avrai risolto. PS: Qui è elencato tutto ciò che la tua garanzia copre/pretende da te https://www.bulova.it/garanzia-e-riparazioni .
Dopo lo SM penso di prendere proprio questo. Peccato non trovare più la LE ma quello silver va più che bene: ottimo pezzo a un ottimo prezzo.
Ottima scelta! 😉