Familiarizziamo con le sigle: cronografo certificato C.O.S.C.

E' la sigla che corrisponde a Contròle Officiel Suisse des Chronomètres, ente certificatore di precisione svizzero.

di Massimo Scalese < 1 MIN LETTURA

 

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Chissà quante volte, si è letto o sentito nominare questa sigla che è l’acronimo di: Contròle Officiel Suisse des Chronomètres.

E’ il più famoso degli enti svizzeri in grado di controllare, certificare e rilasciare un certificato sulla precisione degli orologi.

Non tutti sanno però che lo scarto massimo ammesso e dell’ordine dei -4/+6 secondi al giorno. Di norma un cronografo meccanico certificato C.O.S.C. è senz’altro da preferire.

contaminuti

 

Commenti

  1. Posseggo da qualche settimana un modesto ma molto massiccio Invicta Grand diver 300 MT sub; giusto per curiosità monitoro lo scarto giornaliero, in quanto non potrei pretendere molto da un orologio così economico.. però noto con piacevole stupore che non prende più di 2/3 secondi al giorno comunque sia la posizione in cui lo poggio la notte… semplicemente fortunato o il “motore” NH 35 derivazione Seiko funziona davvero così tanto bene ? Grz.

    1. Complimenti per il tuo Invicta Massimo! I valori da te rilevati sono migliori rispetto alla media ma capitano se un orologio è ben regolato.

    2. Grazie della interessante domanda Luca! 🙂 No in un movimento meccanico il certificato di cronometro rilasciato dal COSC così come da qualsiasi altro ente abilitato viene eseguito misurando gli scarti giornalieri della sola funzione tempo, mai con eventuali complicazioni presenti in funzione.

  2. La certificazione COSC di un cronografo avviene quando la cronografia è in funzione oppure no.
    Grazie.

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