Max Bill è il nome che in orologeria riassume meglio il Bauhaus. Recensito al capello un paio d’anni fa, per aggiungere altri dettagli al suo ritratto oggi daremo un’occhiata veloce allo Junghans Max Bill Automatic in versione con quadrante nero, un’icona che anno dopo anno continua a piacere.
I primi Max Bill degli anni ’60 proponevano sia un quadrante crema o argento con sottili indici sia con indici e numeri all’interno e esterno. La grafica come questo Ref. Nr. 027/3400.00 è apparsa in seguito così come il quadrante nero.
Un’altra differenza dai modelli storici è che nelle prime serie da 34 mm sotto il nome del marchio era riportata la scritta “design” mentre nella odierna serie da 38 mm è sostituita da AUTOMATIC che sottolinea il suo movimento.
Io preferisco le versioni senza data, ma non importa quale Max Bill scegli. Certo, le serie con movimento meccanico manuale sono più genuine nel comportamento, ma per i più 34 mm al polso oggi sono pochi. In questo Automatic, essendo alimentato da un – leggermente rivisto da Junghans – Calibro ETA 2824, che di serie ha il datario, anche se non viene mostrato, durante la messa in ora ogni due giri senti lo scatto del meccanismo del calendario.
Junghans Max Bill Automatic è un quadrante con intorno un orologio.
Praticamente inesistente la lunetta, qui ha la stessa funzione di un chiodo che quasi invisibile fissa un quadro al muro. Il vetro iper bombato in plexiglass con trattamento indurente per resistere ai piccoli graffi è parte fondamentale del design.
La scena è come vogliono i rigidi canoni del Bauhaus ridotta al minimo, ma è proprio in quel poco che puoi apprezzare il taglio perfetto dello stampo sul quadrante del giro dei secondi e dei numeri arabi che, ricoperti di SuperLuminova come le lancette di ore e minuti, si illuminano di verde nel buio.
Il Max Bill Automatic è si ridotto al minimo, ma quel che c’è è così ben disposto che quando lo indossi agli altri non passa certo inosservato. Less is more.
I 10 mm di spessore – 1 in più del modello a carica – sono dovuti al Calibro che deve fare i conti con il maggior ingombro per la presenza della massa oscillante. Completa il look minimalista un cinturino in cuoio nero altrettanto sottile dalla superficie opacizzata.
Da quando è uscito, si mormora nell’anno 1962 per la versione da polso (ndr originariamente Max Bill lo creò come orologio da muro per cucina) il Max Bill continua a sbancare il botteghino e, per il suo prezzo abbastanza accessibile, è anche piuttosto ricercato nel mercato del secondo polso sia nelle collezioni vintage sia in quelle contemporanee.
Questo Junghans Max Bill Automatic con quadrante nero costa nuovo di listino 895 Euro. Che sia Made in Germany lo si vede dai particolari.
Altro sul sito web ufficiale.
Commenti
Saranno scelte di marketing, ma se adotto un calibro ETA 2824 e rinuncio alla data…. mi lascia un pò perplesso.
In ogni caso, nella sua essenzialità cè tutta la sua bellezza.
Grazie per il commento Lorenz. Non sono Junghans ma non credo che si tratti di marketing. C’era semplicemente l’esigenza di fare una versione del Max Bill con movimento automatico senza datario; di qui l’utilizzo del 2824 che, prima di essere per natura con il calendario – come tu giustamente ricordi, è il miglior movimento a ricarica automatica ETA esclusi i Powermatic 80 che com’é noto sono riservati ai soli marchi Swatch Group.
Buonasera, se volessi rimanere fedele alla storia mi consiglia quello a numeri arabi o a indici? Immagino però quadrante bianco
Ciao Andrea, grazie per il commento! 😉 Se tu volessi rimanere più vicino ai primi Max Bill dovresti prendere il modello a carica manuale da 34mm che è anche uno dei più economici. Considera che dal punto di vista valore non c’è molta differenza, anzi un modello automatico è più appetibile. I quadranti dei primi sono bianchi e con numeri arabi. Ti consiglio di leggere anche questa recensione.
Grazie per le informazioni vado subito a leggere anche l’altro articolo.
Buona sera Andrea,
credo che “Max Bill”, acquistato da poco, quadrante nero senza data, sia un modello qualitativamente notevole, sia dal punto di vista meccanico (ETA 2824), che per finiture: quadrante, numeri etc.
Nel modello acquistato, si nota, come ultima variante la sigla (04 finale) 027/3400.04, e la nuova fibia con marchio, “JUNGHANS”.
Cari saluti. Salvo
Complimenti Salvo! 😉 Orologio che non ha pari…
Buon pomeriggio Massimo e buon anno. Grazie per la tua rencesione. Quindi se ho capito bene il manuale ha un diametro di 34 mm e l automatico di 38?
L’ho scoperto l’anno scorso questo orologio ed è bellissimo.
Ciao Salvatore, grazie per la domanda! Si esatto, è un orologio fantastico.. uno tra i migliori che puoi comprare sotto/intorno ai 1.000 euro a seconda del modello.