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Junghans Max Bill: 6 (Importanti) Ragioni per Comprarlo

Lui si chiama Junghans Max Bill, è uno tra i migliori orologi abbordabili: con "lui" compri eleganza, qualità e molto stile. La recensione con prezzi.

di Massimo Scalese 7 MIN LETTURA

 

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di Massimo Scalese 7 MIN LETTURA

 

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al polso Junghans Max Bill

Il suo nome è Max Bill (1908-1994). Egli amava definirsi un architetto, ma la sua vena artistica lasciò un segno indelebile in tutti i campi in cui mettendo mano portò la sua ineguagliabile creatività. Da anni Junghans, storico marchio di orologi tedesco di Schramberg, cui origini risalgono al 1860, produce la collezione di orologi Max Bill alla memoria di uno tra i migliori interpreti della scuola del Bauhaus.

Le Origini di Junghans Max Bill

Chi mi legge sa che per me il Max Bill è in assoluto uno tra gli automatici accessibili da comprare. Perché? Perché quando lo guardo ci vedo l’armonia delle magiche opere del maestro: dipinti, sculture, ma anche la grafica di manifesti e libri tra cui l’opera completa di Le Courbusier. Bill disegnò mobili e curò il design dei più disparati tipi di oggetti: dalle macchine da scrivere, a utensili, e naturalmente anche orologi.

Svizzero di Winterthur Max Bill dopo aver iniziato i suoi studi nel 1927 a Zurigo fu letteralmente rapito dal fenomeno culturale denominato Bauhaus e presto si stabilì a Dessau, città natale di questa cultura. Mai scelta poteva essere per lui più vincente. I suoi lavori trassero le prime ispirazioni dall’Arte Concreta di van Doesburg.

Max Bill diceva che la sua era un’arte sistematica assolutamente scevra da decisioni soggettive.

Junghans Max Bill Automatic

A farmi compagnia durante le vacanze di Natale è stato proprio un Junghans Max Bill Automatic, il top tra le collezioni a tre lancette, che ho chiesto in una versione senza datario, cui di nuovo secondo me rappresenta la vera immagine di Max Bill. Ne esistono anche delle altrettanto proporzionate versioni con cronografo, ma chi scrive pensa che i solo tempo siano i migliori interpreti della collezione. Ce ne sono anche di pensati appositamente per la donna, con quadranti colorati e nostalgici bracciali in acciaio a maglia milanese.

Junghans Max Bill Automatic

Tutta la gamma di questi orologi design Junghans si ispira al motto cui Max Bill era fedele: “La forma segue la funzione”. Essi traggono ispirazione sia dal primo orologio del 1956 firmato dall’artista svizzero, un segnatempo da muro con quadrante minimalista pensato per essere appeso in cucina, sia dalla sua evoluzione che finì nel 1961 per migrare nel suo primo orologio da polso.

Ecco le ragioni per cui comprerei uno Junghans Max Bill.

1. Un concetto di orologio da polso intramontabile

paesaggio con Junghans Max Bill

È tutto quello e niente di più che ti potresti aspettare da un orologio, nel senso genuino del termine. Ha l’anima di Max: è pulito ovunque lo guardi perché ha a bordo solo ciò che serve. Per i nostri giorni dove alle nuove generazioni continua a non essere spiegato cosa comunque rappresenta un orologio da polso è perfetto, e ciò al di là che fornisca o meno indicazioni che troviamo su tutti i device che ci portiamo dietro. Basandosi sullo stile del Bauhaus è intramontabile come qualunque oggetto che segue quella scuola di pensiero. Basta guardare la scelta di adottare un fondello si avvitato ma pieno, quindi con movimento non a vista, per comprendere che con un Max Bill compri il concetto dell’orologio senza fronzoli da padre di famiglia che spesso osservo sorridendo al polso di molti Signori di una certa età. Sentimenti che, a prescindere dal prezzo, quasi tutti i segnatempo di una volta erano e sono ancora oggi in grado di esprimere.

2. Design

orologio design Junghans Max Bill

Si basa sui disegni originali di Max Bill dove semplicità e logica vanno sempre a braccetto. La cassa, che nella mia versione misura 38 mm, sembra molto più sottile dei suoi 10 mm che peraltro sono imposti anche dal tipo di movimento montato (NDR Il Max Bill Quartz da 38 mm è spesso 7.9 mm). Il modello che vedi in questa recensione è il Max Bill Automatic Ref. 027/3500.00 con cinturino in cuoio nero. Il quadrante bianco ha una doppia scala dei minuti a ridosso con l’impercettibile lunetta e delle ore marcate all’interno da numeri arabi molto sottili quindi discreti come tutto l’insieme. Nel complesso esprime comunque una grande sensazione di leggerezza. Diventa elegantissimo con una camicia bianca oppure pur rimanendo sempre classico diventa inaspettatamente più informale su una a quadrettoni.

3. Ampia Gamma: C’è un Max Bill per tutti

la gamma Junghans Max Bill

È vero la sua natura è sempre e solo minimalista ma questo segnatempo è disponibile in una gamma così vasta che basta sfogliare il catalogo per trovare una variante che ciascuno riesce davvero a sentire sua. Oltre a quella fotografata vi sono a disposizione tante referenze con quadranti cui grafica va da sottilissimi indici a bastone per segnare le ore, o numeri arabi; entrambi marcano il tempo in punta di piedi come la sottilissima sfera dei secondi. La lunetta è impercettibile: la sua sottigliezza accentua la percezione della bombatura del vetro. Quest’ultimo é in plexiglass in pieno stile vintage ma rivestito con SICRALAN per donargli resistenza a graffi e urti non esagerati. Chi ha un polso piccolo o vuole sguazzare nella fedeltà dell’opera di Max Bill anche per dimensioni più ridotte, tipiche degli orologi vintage, può scegliere le casse da 34 mm. Per questa misura abbiamo anche delle proposte con stupendi quadranti color azzurro e rame che sdrammatizzano la parte un po’ rigida – o bianco o nero – dello stile Bauhaus. E ancora tante altre versioni con piccoli cambiamenti.

4. Affidabilità e Elasticità

il fondello firmato Max Bill

Conosciamo bene il modo di approcciare la qualità dei tedeschi: tutto inizia dal dogma che non esistono compromessi. Il Max Bill Automatic che ho provato monta un ETA 2824-2 un Calibro su cui non c’è più nulla da scrivere e neanche da migliorare. La sua architettura sappiamo essere la preferita dai migliori orologiai indipendenti del mondo per creare progetti anche molto complicati. I movimenti non sono visibili in alcun Max Bill: la riproduzione fedele di un orologio stile Bauhaus non lo prevede. Comunque non se ne sente per niente la mancanza. Tuttavia la razionalità di casa Junghans ha scelto di offrire una vasta tipologia di movimenti per cercare di venire incontro a gusti e abitudini di tutti. Quindi abbiamo visto che c’è un movimento meccanico automatico, uno al quarzo (ETA 955.112) per chi in un segnatempo cerca praticità e nulla di più, e anche un movimento a carica manuale ETA 2801-S per chi – al contrario – interessa di “guardare la mattina negli occhi” il suo Max Bill mentre lo sta caricando.

5. Stile/Qualità/Prezzo

orologio di stile Junghans Max Bill

Se il Max Bill non è un orologio da compromessi invece per stare al mondo bisogna spesso farne molti. Un banale esempio fuori dal campo? I commercialisti che per abbassare le aliquote delle imposte dovute consigliano ai loro assistiti di sostenere dei costi non proprio necessari. E così è per tanti oggetti cui ci approvvigioniamo: quelle due parole – qualità-prezzo – ci convincono di una realtà che non si può ignorare ma che comunque non appartiene mai sino in fondo alle nostre individuali personalità. Invece gli Junghans Max Bill non sono solo orologi abbordabili, ma opere d’arte. Sono la prova che, pur essendo coscienti che nella fascia di prezzo cui appartengono non ci si può certo aspettare nulla oltre a un cinturino di manifattura, non è sempre necessario spendere cifre da capogiro per allacciare al polso qualcosa di veramente speciale. I Max Bill hanno un prezzo di listino che va a seconda della versione da 495 Euro per un modello uomo al quarzo, a 875 Euro per quello da 38 mm automatico che vedi qui fotografato live.

6. Tenuta di valore nel tempo

quotazioni Junghans Max Bill

La ragione per cui un Max Bill è un buon investimento nel tempo è che essendo un successo non è sempre facile da reperire. La domanda è molto alta ma Junghans, da buon marchio con DNA tedesco, non fa una piega e non ne costruisce una valanga. È curioso come anche attraverso canali di vendita alternativi come Ebay, a parte che è impossibile trovare i migliori Max Bill, i modelli diffusi e più a buon prezzo come quello al quarzo, o meccanico a carica manuale da 34 mm, sono venduti a prezzi di listino o molto vicino. Una ragione in più per comprarlo da un concessionario ufficiale.

Conclusioni

È impossibile non considerare gli Junghans Max Bill quando si vuole comprare un segnatempo top dallo stile elegante e classico che costa tra i 500 e i 1.000 Euro. Nel 2014 Junghans ha aggiunto parecchie varianti di varie misure al suo best seller migliorando ulteriormente un modello che ha sempre riscosso un notevole successo. Per me la versione da 38 mm con movimento automatico e rigorosamente senza datario è l’ideale. A questo punto rimane solo da decidere se sia meglio con quadrante di tonalità chiara o nero. Per la prima direzione opterei invece che il modello con quadrante argento e sottili indici quello con il doppio giro di ore e minuti, ma il bello è come ho scritto al punto tre proprio l’ampia scelta. Per maggiori informazioni sul Max Bill visita il sito Junghans.

Per conoscere tutti i prezzi di listino o per sapere qual’è il concessionario ufficiale più vicino consulta il sito web del distributore ufficiale italiano Junghans www.movitalia.it.

Junghans Max Bill al polso di lato Junghans Max Bill di fronte Junghans Max Bill Junghans Max Bill elegante

 

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Commenti

  1. Ciao Massimo
    appena letta la tua email stamattina, sono andato a cercare il bellissimo Max Bill di Junghaus. Trovato e provato, ho rilevato un solo difetto: il cinturino è cortissimo! Credo che lo comprerò comunque e cambierò il cinturino.
    Grazie per i tuoi articoli sempre interessanti. Alla prossima.
    Marco

    1. Ciao Marco grazie per il commento! Quello da me provato ha un cinturino lungo 9 cm lato fibbia e 11 cm per l’altro lembo. Io ho un polso medio comunque lasciandolo largo ho ancora 4 buchi per allargarlo, anche se posizionandolo all’ultimo risulterebbe troppo corto. Sai, il problema è che per un polso medio/grande va bene perchè con un cinturino più grande la maggior parte di polsi finirebbe per far cadere la punta quasi a ridosso dell’ansa e non starebbe proprio bene. Di norma un cinturino della lunghezza ottimale per il proprio polso dovrebbe – una volta allacciato – occultare l’estremità nascondendola nella parte inferiore del polso. Tuttavia voglio capire se eventualmente lo si può ordinare con un cinturino XL. Nel caso ti faccio sapere!

      1. Marco ho interpellato Junghans Italia per la questione del cinturino che hai sollevato. Non c’è alcun problema: puoi richiederlo con lo stesso cinturino ma di maggiori dimensioni e, previa un’attesa da definire, lo potrai ricevere come desideri senza alcun costo aggiuntivo.

  2. Anche io ho un polso medio (20 cm). Non ho misurato il cinturino, ma ho dovuto indossarlo al penultimo foro. Era veramente troppo corto! Mah…
    Ciao.
    PS: seguendo il tuo consiglio, per Natale mi son regalato un Seiko KHX007. Bellissimo.

  3. Ciao
    Ho letto con estremo interesse l’articolo (come tutti i tuoi articoli del resto).
    E’ un pò che sto osservando i Junghaus, ero interessato all’acquisto del Meister Pilot.
    Però adesso mi hai messo la pulcie nell’orecchio per questi Max Bill…. però a carica manuale. Che dici?
    Mah…. devo approfondire!!

  4. Ciao Lorenz grazie per l’intervento e… riscontro che sei sempre ben informato! Come la stragrande maggioranza degli Junghans molto valido il Meister Pilot anche se – in seno alla collezione Meister – mi permetto di consigliarti di dare un occhio anche al Meister Driver Handaufzug nella variante con il quadrante nero. Monta un meraviglioso ETA 7001 (Peseux) ultrapiatto come sai a carica manuale. Ho avuto modo di provare a lungo anche quello ed è un gran bell’orologio nel tipico stile rapporto prezzo qualità del brand tedesco.
    Tornando al Max Bill, si sono d’accordo con te per sceglierlo a carica manuale a patto che ti vada bene una cassa da 34 mm.

  5. Buonasera, innanzitutto complimenti per l’articolo grazie al quale ho scoperto questo semplice, ma bellissimo orologio di cui ignoravo l’esistenza. Vorrei chiederLe un consiglio: sarei orientato al modello meccanico a carica manuale da 34mm, ma quale dei due quadranti, a prescindere dal gusto estetico, rappresenta in maniere più fedele la concezione artistica di Max Bill ? Quello con indici a bastoni o quello con numeri arabi ?
    Grazie mille
    Jacopo

  6. Ciao Jacopo, grazie per le tue parole di apprezzamento! Il modello meccanico manuale – a parte il limite dei 34 cm che però dipende esclusivamente dal polso su cui andrà a finire – è come scritto oggi il modello più fedele. Per quanto riguarda la tua domanda gli Junghans Max Bill originali degli anni ’60 erano declinati sia con i sottili indici a bastone sia con i numeri arabi, e per concludere sia nelle versioni ibride, esattamente come quelli contemporanei così come alcuni riportavano sotto la scritta Junghans la dicitura “design”.

  7. Grazie per la risposta! È difficile per me scegliere tra le due versioni perché sono entrambe molto apprezzabili dal punto di vista estetico.
    Buona giornata

  8. Buongiorno Massimo, ho letto con molta interesse il “suoi ragioni” su la JH di Max Bill e lo condivido pienamente,- pena scritto!
    Sono un rivenditore da tanti anni dei orologi disegnati di Bill.
    Vorrei chiedere la sua autorizzazione di inserire il suo testo (abbreviato) nel mio sito, sotto la rubrica JH Max Bill perché una testimonianza da un collezionista e consœur ha piu peso che un testo pubblicitario fatto dal produttore di Schramberg!
    Ovviamente menzionato la fonte e il suo nome.
    Grazie per la sua gentile risposta.
    Cordiali saluti
    Zoltan

    1. Ciao Zoltan, questo post come tutti i contenuti di Orologi di Classe è rilasciato sotto Copyright. Puoi linkare nel tuo sito questo articolo – anzi se lo farai grazie mille in anticipo – così anche per tutti quelli che vuoi, ora e nel futuro, senza chiedere mai alcuna autorizzazione. Sempre di regola il testo dell’articolo non può essere riportato neppure parzialmente, ma ovviamente se ti va sei liberissimo di scrivere tu nel tuo sito un paragrafo che possa introdurre il Max Bill prima del link! Un saluto, Massimo.

  9. Ciao, visto che hai messo una foto con l’orologio al polso,volevo sapere,per orientarmi nella scelta,la misura del tuo polso,grazie.

    1. Grazie per il commento Claudio. Il mio polso ha una circonferenza di 18,5 cm, tuttavia ti consiglio di non basarti mai solo su questo dato: un orologio andrebbe sempre provato al proprio polso.

  10. Grazie per la risposta;entro sta settimana lo prendo,poi ti saprò dire.Questo sarà il secondo orologio tra i 500 ed i mille euro che avrò;il primo è un Seiko che riprende il Laurel del 1913,nella collezione “Presage”.Gli altri orologi che ho,sono russo-sovietici e giapponesi,una decina in tutto. Mi sono dilungato,comunque ancora grazie.

  11. Ottimo articolo, come sempre. Solo un piccolo appunto sul design di questo sublime orologio: la scritta Made in 30 Germany, non la digerisco proprio.

  12. Volevo aggiungere che il Junghans Meister Chronoscope 0274120.00 e il Erhard Junghans 1 del 2008 hanno il movimento visibile sul retro.
    Grazie e complimenti per l’acquisto! Insieme a Nomos sono i miei orologi preferiti.

  13. Ciao ho sentito dire che il movimento è particolarmente rumoroso e udibile… per alcuni quasi fastidioso. Cosa ne pensate?

    1. Grazie per la domanda Daniele. Solo se lo prendi in mano e lo scuoti, ma devi farlo con forza, senti ogni tanto il cuscinetto che regge la massa oscillante dell’ETA 2824-2 ma è assolutamente normale. Nell’uso al polso, anche con il mio che è QUESTO, non ho mai riscontrato alcun rumore fastidioso. Se hai dei dubbi ti conviene andare a provarne uno e fare le due prove che dicevo così hai anche un punto di vista soggettivo.

  14. Buongiorno Massimo. Dopo aver letto il tuo articolo non ho potuto fare a meno di cercare questo bellissimo orologio ed acquistarlo: ho preso però la versione automatica senza cifre e senza datario, davvero un solotempo meraviglioso!!
    Grazie per il tuo lavoro….
    Silvano

  15. Buongiorno Massimo,

    vorrei sapere che cosa ne pensa, invece, del modello MEISTER MEGA radiocontrollato.
    E’ un prodotto valido e, rispetto ad un orologio con movimento meccanico o automatico, pensa possa dire il suo perché?

    Grazie

  16. Ciao Gabriele, grazie pe la domanda. Junghans, che conosco bene per aver parlato diverse volte con i responsabili Italia e della casa madre, è un marchio che produce ottimi orologi per design e movimenti – anche se quelli meccanici sono di terzi. Sta tutto a te: Junghans ha una grande esperienza negli orologi radiocontrollati dato che è stata lei nel 1990 la prima a realizzarne uno. Funzione a parte non mi sento di paragonare per estetica e bellezza un Meister radiocontrollato con uno animato da un movimento meccanico, che in giro oggi si trova anche piuttosto scontato. Per rispondere esattamente alla tua domanda: no. Non lo comprerei: al suo posto ne prenderei uno mecccanico. Se non puoi fare a meno di quella funzione oggi esistono molti orologi radiocontrollati a brezzi bassissimi, ma un Meister così no. Ma questa è SOLO la mia opinione personale che tu hai chiesto. Se ti piace compralo; Junghans è un ottimo marchio… 🙂

  17. Acquistato nel 2017 un Meister Kalendar e sono innamorato del design e dalla funzionalità. Estremamente amareggiato invece dalla pessima esperienza di relazione clienti che potrei definire come “inesistente relazione clienti” dato che non ho ricevuto alcuna risposta a 2 mail nel giro di 30gg con la richiesta di informazioni su chi contattare per una riparazione presso una assistenza autorizzata. Mi lamento direttamente sulla loro pagina FB (dato che la richiesta di contatto attraverso il loro sito non ha prodotto neppure una banale mail automatica con conferma di avvenuta ricezione richiesta e di un prossimo contatto), il quale ha prodotto uno scambio di messaggi con il loro social media manager. Alla fine mi consiglia di reinoltrare la mail di richiesta ed idem neppure un messaggio automatico di “ricezione”. Direi ottimo orologio, robusto e affascinante ma attenzione al servizio post vendita. Davvero INESISTENTE, forse solo i compatrioti possono beneficiare delle loro attenzioni!!

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