Immagina un orologio che segni il passare del tempo non con il movimento fluido e costante delle lancette, ma con un salto deciso e preciso. Questo è il mondo delle ore saltanti, una complicazione orologiera che trasforma la misurazione del tempo in un vero e proprio spettacolo meccanico.
Questo affascinante meccanismo, noto anche come jumping hours o saltarello è un mix di precisione tecnica e poesia meccanica. Ma come funzionano le ore saltanti negli orologi e qual è la storia dietro questa intrigante complicazione? Proviamo a dare una risposta a questi e altri quesiti tecnici.
L’Innovazione di Josef Pallweber
La storia della complicazione ci porta indietro nel tempo, fino al 1883. In quell’anno, l’ingegnere austriaco Josef Pallweber depositò il primo brevetto per un movimento saltarello per orologi da tasca. Questa innovazione allora rivoluzionaria mostrava le ore attraverso un’apertura sul quadrante, con la cifra dell’ora che “saltava” al numero successivo allo scoccare di ogni ora (e anche dei minuti), anziché utilizzare la tradizionale lancetta delle ore. L’orologiaio cedette il brevetto al marchio IWC.
L’invenzione di Pallweber segnò una svolta nell’indicazione dell’ora digitale meccanica, distinguendosi nettamente dai quadranti analogici convenzionali. Tuttavia, ci vollero alcuni decenni prima che questa funzione fosse adattata agli orologi da polso. Il primo orologio da polso jumping hour è generalmente attribuito ad Audemars Piguet, che ne produsse uno nel 1921, segnando un importante passo avanti nel portare questa particolare visualizzazione del tempo al polso.
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Vale la pena ricordare però che, sebbene Pallweber sia riconosciuto come l’inventore del moderno meccanismo delle ore a salto ci sono stati esperimenti precedenti con display digitali per rappresentare il tempo negli orologi. Ad esempio, l’orologio a cinque minuti del Semperoper di Dresda realizzato da Johann Christian Friedrich Gutkaes, che precede l’invenzione di Pallweber, utilizzava una forma di display digitale. Comunque sia, il brevetto di Pallweber del 1883 rappresenta la prima vera complicazione a salto dell’ora come la conosciamo oggi negli orologi.
Come Funziona il Meccanismo a Salto
Il funzionamento delle ore saltanti è un esempio affascinante di ingegneria orologiera di precisione.
Ecco come funziona il meccanismo delle ore saltanti in un orologio:
- Invece di lancette rotanti, questi orologi mostrano l’ora attraverso numeri visibili in piccole finestre sul quadrante.
- Il cuore del meccanismo è una ruota speciale, chiamata “ruota a stella” o una camma a forma di chiocciola.
- Questa particolare ruota interagisce con una leva collegata al disco che mostra i numeri delle ore.
- Ogni ora, la ruota fa scattare la leva, che a sua volta fa “saltare” il numero dell’ora alla cifra successiva.
- Questo salto avviene in un istante, grazie all’energia accumulata in una molla dedicata.
- Il meccanismo è sincronizzato con precisione per far coincidere il salto dell’ora con il passaggio dei minuti e dei secondi.
- In molti modelli, c’è un disco per le ore (da 1 a 12) e uno per le decine dei minuti (0, 1, 2, 3, 4, 5).
- Il disco delle ore salta una volta ogni 60 minuti.
- Il disco delle decine dei minuti avanza ogni 10 minuti.
- Questo sistema permette di mostrare l’ora in modo digitale, ma completamente meccanico.
Questa configurazione crea un effetto visivo unico: invece del movimento continuo delle lancette, al termine del 60* minuto si vede un cambio istantaneo dei numeri, come in un orologio digitale, ma realizzato interamente con parti meccaniche.
Potrebbe sembrare una complicazione facile da realizzare invece richiede grande abilità nella progettazione e nella costruzione, rendendo gli orologi con indicazione oraria a scatto veri capolavori di ingegneria orologiera.
L’Evoluzione e il Ritorno di una Complicazione
Dopo un periodo di popolarità iniziale, i saltarelli caddero in disuso tra gli anni ’30 e ’70 del XX secolo. Tuttavia, con l’avvento della crisi del quarzo negli anni ’70, i produttori di orologi meccanici cercarono modi per differenziarsi, e questa complicazione tornò in auge. Questo periodo vide anche l’emergere di design innovativi, come orologi con casse ovali.
Orologi Iconici con Ore Saltanti
Nel corso degli anni, diversi orologi iconici hanno incorporato la complicazione delle ore a cambio istantaneo, diventando oggetti del desiderio per i collezionisti di orologi:
Cartier
Negli anni ’30, e più recentemente negli anni ’90 come si può vedere nella foto, Cartier ha prodotto un Tank saltarello che è diventato un pezzo da collezione molto ambito.
IWC
IWC Tribute to Pallweber Edition 150 Years: Un omaggio moderno all’invenzione originale di Pallweber uscito nel 2018 in occasione del 150*. Questo orologio presenta ore e minuti saltanti.
Gerald Genta x Bulgari
Per celebrare il 50° anniversario dell’Arena Bi Retro, queste due Maison hanno collaborato per creare un orologio con ore saltanti dal quadrante blu mozzafiato.
Chronoswiss
Questo marchio contemporaneo ha mantenuto viva la tradizione dei jumping hours con le sue creazioni moderne anche se prevalentemente di stile classico. E sono pure piuttosto abbordabili per il livello di costruzione.
Il Fascino Senza Tempo delle Ore Saltanti
Nonostante non sia più comune come un tempo, la complicazione delle ore saltanti continua ad affascinare gli intenditori di orologeria. Il suo fascino risiede nella sua unicità: il momento in cui l’ora “scatta” offre una sensazione diversa e più impattante rispetto alla lettura tradizionale del tempo.
Per concludere penso che le ore saltanti rimangano una delle complicazioni più affascinanti nel mondo dell’orologeria di lusso. Questi segnatempo continuano a catturare l’immaginazione di chi apprezza la micro-meccanica da polso, dimostrando che anche in un’epoca di smartwatch e dispositivi digitali, c’è ancora molto spazio per la magia della meccanica tradizionale.
Cosa ne pensi? Hai mai posseduto o desiderato un orologio saltarello? Condividi la tua esperienza o le tue opinioni nei commenti qui sotto!
Commenti
Orologi affascinanti
già 🙂
Buongiorno Massimo
Se devo essere sincero, preferisco un orologio con la visione delle ore tradizionale
Apprezzo comunque questa complicazione.
Certi sono davvero spettacolari, come ad esempio l’orologio da tasca che hai messo all’inizio dell’articolo. La versione da polso (IWC Tribute to Pallweber) invece non mi da le stesse emozioni.
Grazie
Grazie Lorenz! Al di là delle giuste opinioni personali, le ore saltanti sono uniche e sottovalutate: per quanto facciano scattare solo un numero digitale, nel loro meccanismo c’è un savoir-faire pazzesco.
Per completezza citerei anche i Crazy Hours di Franck Muller!
Interessante suggerimento Salvatore! Anche se quelle non sono ore saltanti nel vero senso della definizione (display delle ore digitale anzichè con una lancetta), la geniale interpretazione di “Master of Complications” è spettacolare e unica!
Io aggiungerei anche il Cyclope di Alain Silberstein
Grazie per averlo segnalato!