Da ieri il Rolex Daytona più caro del mondo ha un volto e un colore ben preciso: il giallo limone! Si tratta di un Daytona Paul Newman Ref. 6263 con numero 6239 stampato sul fondello con cassa e bracciale in oro giallo, pulsanti della cronografia avvitati e appunto un particolare quadrante tonalità limone. Era al lotto 237 dell’asta Phillips a Ginevra e è stato venduto per esattamente 3,722,000 milioni di Franchi Svizzeri corrispondenti a oltre tre milioni e quattrocentomila Euro.
Già al solo guardare la sua stima d’asta quantificata tra 800.000 e 1.600.000 CHF c’era da intuire che la patata sarebbe stata molto bollente.
Ma gli esperti della casa coronata erano già un passo oltre: Il Rolex Daytona più costoso che ci sia è un rarissimo Paul Newman tutto in oro con un particolare davvero unico per la collezione: i due pulsanti della cronografia avvitati anziché a pompa.
Anche se Rolex non ha mai espresso alcun parere ufficiale, si diceva che esistevano al mondo solo due Paul Newman in oro con pulsanti a vite, entrambi contraddistinti da due numeri seriali molto vicini, costruiti, come riportato nel comunicato stampa dell’asta, quando la Maison faceva “esperimenti” sulla linea.
Con il senno di poi e da molto tempo oramai sappiamo bene che quando decine e decine di anni fa Rolex faceva dei test, tutti, ma proprio tutti – a prescindere dal risultato, hanno poi generato campioni cui alcuni pure milionari.
A parte pensare quanto sarà stato pagato all’origine questo Paul Newman l’altro particolare interessante e unico di questo rarissimo esemplare è appunto il quadrante con finitura grenè color “limone”.
Stando al suo numero seriale 2’330’529 quello battuto in asta ieri risulterebbe quindi il terzo Daytona Paul Newman “Lemon” che sia mai apparso.
Finché ci saranno aste di orologi d’epoca un Rolex Daytona Paul Newman (e magari a nostra insaputa una variante di una referenza ora a listino) farà sempre la sua bella figura (anche milionaria).
Altre info sul nuovo Rolex da record sul sito d’aste di orologi di lusso Phillips.
Commenti
Scusate non riesco a capire quale sia realmente la referenza di questo daytona exotic dial(soprannominato appunto Paul Newman),poichè se si tratta di un 6263 è logico che abbia i pulsanti dei contatori avvitati.
Se invece si tratta di un 6239…non dovrebbe portare un ghiera tutta nel metallo della cassa?
Quindi secondo me c’è qualcosa che non quadra.
Grazie per il commento Paolo! La tua osservazione è assolutamente pertinente ma, come Rolex faceva più che altro nel passato, il Daytona 6263 marchiato 6239 rappresenta un’eccezione e il così soprannominato Oyster Cosmograph Paul Newman “Lemon” per la tonalità del quadrante – cui uno uno dei tre mai costruiti è oggetto di questo post – ne è una quasi unica riprova. Se vuoi saperne di più leggi la perizia Phillips riportata nel lotto che avevo linkato all’inizio dell’articolo ma che puoi raggiungere anche cliccando qui.
Quello nella foto dell’articolo scusate non è un 6264, il 6263 ha un altro quadrante !
Grazie per l’intervento Simone! Leggi il commento precedente e clicca sul link… “cliccando qui”.
Che finali montano il 6263 6265 62699 in oro?
Grazie mille
Edo
Grazie per la domanda Edoardo. I Rolex Daytona 6263 e 6265 montavano principalmente i finali 571 sul bracciale Oyster referenza 783509. Tuttavia nel corso degli anni ci sono state delle evoluzioni. I primi modelli utilizzavano finali 57, che si adattavano bene alle casse da 39mm, successivamente venne introdotto il finale 571, che divenne lo standard per questi modelli, più resistente agli urti e agli strapi del bracciale. Credo che tu intendessi 6269 per l’ultimo. Il rarisimo Rolex Daytona 6269 montava i finali 57 sul bracciale Oyster referenza 7205 a maglie rivettate.