Colui che regola. In qualunque contesto o lingua si faccia riferimento al termine regolatore è sempre per eseguire un’azione con la massima attenzione. Quando la misura del tempo poteva contare solo sulla meccanica l’orologio regolatore era lì con il dorso del suo imponente mobile attaccato al muro della bottega a controllare inflessibile il lavoro dei suoi simili. Attraverso un enorme pendolo che scandisce il tempo in oscillazioni isocrone, riuscirebbe ancora oggi ad ipnotizzare chiunque provi a fissarlo per più di un secondo.
Poi nacquero segnatempo governati da altri sistemi e gli orologi regolatori – che nel frattempo venivano impiegati anche negli osservatori – andarono in pensione. Siccome l’orologeria meccanica è protetta dai poteri magici della passione, quella nostalgica e chiara rappresentazione del tempo con ore e minuti separati non andò mai persa, anzi, un giorno qualcuno pensò addirittura a come ridurla per essere traportata al polso.
Ma oggi, possiamo considerare qualsiasi modello “gli somigli da fuori” un vero regolatore? Guardate questo Video
Dentro il Senator Chronometer Regulator di Glashütte Original
Il Senator Chronometer Regulator è forse il miglior orologio regolatore da polso che ci sia oggi in circolazione. Presentato qualche mese fa a Baselworld, era da anni che la manifattura sassone stava preparando il terreno giusto per accoglierlo ma, nonostante l’abbia fatto alla luce del giorno, nessuno se n’è accorto.
Storicamente Glashütte Original affonda le radici del suo patrimonio culturale anche nelle opere di Ludwig Strasser e Gustav Rohde che – arrivati a Glashütte nel 1875 – si distinsero subito proprio per costruire questa tipologia di segnatempo, che tra l’altro sarebbe più corretto chiamare “strumenti” visto che venivano utilizzati anche dai fisici per misurare alcuni loro esperimenti.
Glashütte Original è arrivata al suo regolatore partendo dal Senator Chronometer, altro modello che presenta accorgimenti per un alto conseguimento della precisione meccanica.
Evoluzione di un movimento meccanico
Il Senator Chronometer Regulator monta il Calibro 58-04 evoluzione del 58-01. Già il primo – anch’esso certificato cronometro – possiede un sofisticato sistema di messa in ora: estraendo la corona, la misurazione del tempo viene fermata e la lancetta dei secondi – ovunque si trovi – va a posizionarsi da sola a zero.
Con l’arrivo del nuovo movimento 58-04 ora è inoltre possibile far scattare la lancetta dei minuti alla posizione esatta marcata dall’indice, in pratica l’inizio preciso del minuto, e non vederla scorrere per fermarla in una posizione approssimativa come avviene in tutti gli orologi.
Così, quando si ascoltano i rintocchi del segnale orario, si è sicuri che non solo i secondi partano da zero, ma anche i minuti. In tre parole è un’attenzione meccanica maniacale.
Certificazione DKD
Tutti gli orologi Glashütte Original certificati cronometri lo sono attraverso il DKD (Deutschen Kalibrierdienstes) l’ente certificatore tedesco che a differenza del COSC testa la precisione di un movimento meccanico nelle cinque canoniche posizioni, ma quando è incassato, cioè già finito e prossimo per essere spedito, quindi non verrà più manipolato se non per qualche lieve lucidatura.
Due versioni
La cassa del Senator Chronometer Regulator è disponibile in due versioni: in oro rosso e oro bianco. Il quadrante, tratto somatico fondamentale per un regolatore, è argentato e dell’ultima generazione tra quelli della manifattura: possiede infatti una gradevole finitura microporosa. Oltre alla classica disposizione di ore alle 12, i piccoli secondi alle 6, e i minuti al centro, a ore tre troviamo la Gran Data di Glashütte Original mentre alle 9 l’indicatore di riserva di carica con le tipiche scritte “AUF/AB” (letteralmente SU e GIU’ – ossia carico e scarico). Non mi dilungo sui numerosi altri dettagli e finiture di firma sassone e rimando a chi fosse interessato a leggere un’altro articolo sul Senator Regulatore.
Prezzi
Ref. 1-58-04-04-05-04 oro rosso 26.150€
Ref. 1-58-04-04-04-04 oro bianco 27.600€
Conclusioni
Il Senator Chronometer Regulator è per chi all’interno della nicchia dell’Alta Orologeria cerca qualcosa di tecnicamente molto avanzato, per chi sogna di possedere un orologio cui complicazione è il conseguimento della precisione meccanica, non quella assoluta. Per chi pur apprezzando e rispettando le grandi complicazioni orologiere, in realtà (o nel momento in cui si trova la sua passione) ha solo due chiodi fissi nella mente: l’eleganza, e trovare una scusa per regolarlo e vedere così – ogni volta come se fosse la prima – la sua meccanica scattare sull’attenti.
contaminuti
Commenti
Commento veloce: CHE MERAVIGLIA, BELLISSIMO.
Grazie Marco!
Qual’e’ lo scarto medio giornaliero dichiarato dalla casa di questo bellissimo regolatore ?
Eccomi Carlo, perdona il ritardo… La risposta alla tua domanda – fosse anche riferita a qualsiasi altro orologio, entra in un contesto molto ampio che spero di riuscire a riassumere il più possibile.
Partiamo dal generico. Quasi tutti i marchi di orologeria appartenenti all’alto di gamma, non dichiarano mai le prestazioni cronometriche dei loro segnatempo meccanici; al limite specificano quando i loro Calibri posseggono la certificazione COSC, o in rari casi come i Glashütte Original sono certificati dal DKD (con movimento già incassato). Il perché di questo comportamento è da ricercare nei troppi parametri che – realmente – possono influire sulla precisione di marcia di ogni singolo orologio.
Detto questo, un orologio certificato cronometro dal COSC non è detto che non possa fare meglio (o nel tempo peggio) dei – 4 / +6 secondi di scarto giornalieri, anzi a prescindere dall’individuale utilizzo c’è ancora un certo margine di miglioramento, così come del contrario.
La risposta alla tua domanda è che il Senator Chronometer Regulator è in grado di funzionare “almeno” nell’intervallo di scarto giornaliero di – 4 / +6 secondi.
Ovviamente non mancano le eccezzioni. Patek Philippe, ad esempio, dichiara come “suoi parametri di precisione” da perseguire -3 / +2 secondi di scarto massimo accettato ogni 24 ore ma, per quanto personalmente non discuta la veridicità della sua affermazione, quell’intervallo non è nulla che un comune Calibro ETA 2824-2 – se ben regolato – non possa raggiungere o persino fare meglio. Ne sono prova i ritrovati Concorsi di Cronometria – a riguardo leggi questo articolo.
La precisione di questo Glashütte Original, come ho scritto, va vista anche nell’inedito sistema di regolazione dell’accoppiata secondi e minuti che, per dovere di cronaca, non ha però nulla a che vedere con la precisione di marcia.
Un po’ lunga come risposta.. ma anzi ti ringrazio: la tua domanda mi ha dato l’occasione per fare – a mio parere – importanti chiarimenti sul tema della precisione.
Grazie a te Massimo. Onestamente lo prenderei in oro giallo, lo trovo più classico ed elegante come dev’essere un segnatempo anzi un misuratore di questo livello. Il quadrante è di una puliza ed eleganza pazzesca; è proporzionato e le dimensioni dei quadranti sono praticamente perfette oltre all’inserimento eqiilibrato della gran data. In fondo la bellezza è per definizione proporzione equllibrio simmetria! !! Molto importante l”azzeramento dei minuti oltre che dei secondi. Lo acquisterei immediatamente.
Sei stato chiarissimo grazie mille.