Di sicuro Wolverine se lo allaccierebbe al polso e penso che il nuovo Urwerk UR-100 V Iron sarebbe più che all’altezza del ruolo di orologio per un mutante, e neanche tra i più tranquilli.
Per chi fosse la prima volta che s’imbattesse in un Urwerk, ecco due parole sul marchio.
Urwerk è una Maison artigianale di alta orologeria di base a Ginevra, in Svizzera. Da sempre il brand fondato da Felix Baumgartner (orologiaio AHCI) e Martin Frei (la penna che li disegna) progetta e produce dalla A alla Z segnatempo meccanici governati da principi e complicazioni meccaniche tradizionali sviluppate e interpretate nel futuro.
Come sarà un orologio meccanico di alta fascia tra duecento anni? Urwerk lo mostra oggi. (ps: tranquillo, i Patek, i Breguet e persino il Rolex Daytona ci saranno tutti e pressoché uguali a oggi)
Un orologio (meccanico) che ti traccia nello spazio
L’ultimo arrivato nella linea UR-100 presenta una cassa di acciaio e titanio di 41 mm di diametro delicatamente rifinita a mano. L’aspetto di questo futuristico segnatempo si esprime attraverso un sottile gioco di elementi chiari e scuri.
Oltre alla caratteristica configurazione satellitare di Urwerk delle ore e dei minuti, una complicazione chiamata “ore vagabonde” curiosamente nata in Italia (leggi questo articolo), ‘UR-100V Iron mette a fuoco la tua rotazione nello spazio.
Come?!
Quando la lancetta dei minuti ha completato il suo viaggio di 60 minuti, riappare su una scala di 20 minuti di 555 chilometri. Questa è la distanza che si percorre in 20 minuti se ci si trova sull’equatore del nostro pianeta rotante. La scala opposta traccia il tuo viaggio nello spazio intorno al sole: 35.740 km ogni 20 minuti.
Nel display dell’UR-100V Iron, il tempo e la distanza sono alla pari, le ore e i minuti in blu e i chilometri in bianco brillante. L’orologiaio e co-fondatore di Urwerk, Felix Baumgartner, dice che questa idea gli è venuta da un orologio regalatogli dal padre Geri, noto restauratore di orologi antichi. “Fu realizzato da Gustave Sandoz per l’Esposizione Universale del 1893. Invece di indicare l’ora, mostrava la distanza percorsa da un punto dell’equatore”.
L’affissione del tempo unica di Urwerk UR-100 V Iron
Sotto il vetro di cristallo di zaffiro a forma di cupola di UR-100 il calibro 12.02 di Urwerk guida il carosello che trasporta le ore vagabonde su tre satelliti. Felix Baumgartner dice che questo nuovo movimento ha permesso di ridisegnare il carosello, avvicinando le ore ai minuti mentre viaggiano in successione lungo la scala dei 60 minuti. Il risultato è una lettura del tempo più facile e intuitiva.
Questo carosello, così come la struttura in cima alle ore, sono forgiati in alluminio anodizzato e poi levigati e pallinati, mentre le viti del satellite levigate circolarmente. I satelliti poggiano su un carosello di ottone sabbiato e placcato in prezioso rutenio. La struttura sopra l’indicazione delle ore è in alluminio sabbiato e decorato a grani. Il rotore autoavvolgente dell’UR-100 è governato da una vite pneumatica profilata chiamata Windfänger.
Conclusioni
Non c’è proprio dubbio che l’ultimo capolavoro di micromeccanica di Urwerk saprebbe tener testa anche al caratterino di Logan il quale – con tutto quel metallo – dovrebbe stare attento a non farselo sottrarre da Magneto.
Scherzi a parte anche quest’ultimo Urwerk UR-100 V Iron è un capolavoro ma per metterselo al polso anche X-MEN dovrebbe sborsare 48.000 franchi svizzeri.