Urwerk è l’ultima frontiera dell’Alta Orologeria: la complicata e futuristica meccanica dei suoi segnatempo va a braccetto con un’estetica e un design che il Signor Sulu invidierebbe.
Di questo pezzo ne avevo già parlato due anni fa; oggi il marchio che fa capo all’orologiaio indipendente AHCI Felix Baugartner e all’abilissimo designer Martin Frei, che ne sono stati anche i fondatori, introducono una nuova versione bicolore del UR-111C un modello che fa parte della categoria “Special Projects” cui afferiscono le più avanzate reinterpretazioni delle ore vagabonde un’antica complicazione e tutta italiana (clicca sul link precedente se vuoi saperne di più).
Qui i minuti sono mostrati in due modi diversi: linearmente e digitalmente per una lettura più immediata e accurata.
Sono mostrati insieme alle ore in tre aperture – una al centro e due ai lati – lungo il lato anteriore della cassa. Solo il fatto che la penna di Martin Frei le abbia immaginate una di fianco all’altra ha complicato non poco la vita a Felix perché i normali ruotismi orizzontali di un movimento meccanico, sopra i quali sono fissate le lancette, qui si sono dovuti interfacciare con ingranaggi conici che hanno il compito di “ripetere” l’ora in posizione verticale.
UR-111C TT fornisce le indicazioni di ore saltanti, minuti retrogradi lineari, minuti digitali e secondi digitali. Questi ultimi sono montati con la numerazione che si alterna su due minuscole ruote: 10, 20, 30, 40, 50 e 60 su una e 5, 15, 25, 35, 45 e 55 sull’altra.
Ogni ruota scheletrata dei secondi pesa appena 0,018 grammi (0,025 g se completa di numeri) compresi i minuscoli fermagli in metallo tagliati grazie all’ultra preciso processo denominato LIGA.
Mentre scorrono attraverso una finestra circolare i numeri dei secondi sembrano incredibilmente vicini.
Appaiono alternativamente, trasportati da un raggio visivo costituito da un denso ammasso di fibre ottiche perfettamente allineate, noto come immagine condotta, posizionato appena un decimo di millimetro sopra i numeri.
Pazzesco! È la visione unica dei creatori di Urwerk, artisti che fondano le loro conoscenze su arti tradizionali, ma che hanno deciso di abbandonare la realtà del presente per quella che ci riserverà il futuro. Guarda il video ufficiale del UR-111C.
Le diverse finiture sono anche loro uniche: una studiata combinazione di superfici levigate, sabbiate e lucidate che si alternano a satinate. Qui si cura anche vite per vite, rifinite in diversi modi a seconda del punto in cui si trovano sul, se così si può ancora chiamare, quadrante.
Urwerk UR-111C TT, o se preferisci UR-111C Two-Tone si distingue per l’alternarsi di parti in alluminio anodizzato con altre in acciaio finiti neri. Ne verranno realizzati solo 25 esemplari e il prezzo CHF 130.000 (tasse escluse) è uguale al modello precedente.
Altri approfondimenti sulla visione del marchio indipendente svizzero Uwerk si trovano sul sito www.urwerk.com.
Commenti
Bell’articolo..ogni tanto è bello lasciarsi andare verso scenari futuristi e questo segnatempo è senza dubbio un mezzo idoneo!
Peccato che ne verranno realizzati solo 25 esemplari …ma d’altronde le creazioni degli orologiai indipendenti sono prodotti in pochi esemplari se non in un’unica unità.
Grazie per il commento! Concordo 😉 Urwerk cui nome deriva dall’unione delle parole Ur, la famosa città sita in Mesopotamia dove nel 6000 avanti Cristo i Sumeri assegnarono per primi il valore di 12 unità equivalenti alla misura del tempo, e Werk che significa “fabbrica”, è un marchio di Alta Orologeria davvero visionario…