Marzo e aprile sono stati due mesi infuocati per il circus dell’orologeria: oltre al problema Covid-19 si sono verificati diversi ribaltoni nel settore delle esposizioni culminati con l’abbandono di Rolex e di una cordata di marchi rappresentativi da Baselworld.
Oltre al futuro incerto, la questione verteva principalmente sui rimborsi delle somme versate per l’annullata Baselworld che il gruppo voleva trattenere o rimborsare parzialmente per le spese sino a quel momento sostenute e far confluire i fondi alla prossima Baselworld 2021 prevista dal 28 gennaio al 2 febbraio prossimi.
Il gruppo MCH e i rappresentanti degli espositori hanno raggiunto un accordo sull’accordo per l’annullamento di Baselworld 2020 in collaborazione con il Comitato degli Espositori svizzeri, è stata elaborata una soluzione amichevole, approvata all’unanimità dal Comité Consultatif e sostenuta anche dalle associazioni di categoria.
“Accolgo con favore l’atteggiamento costruttivo dei rappresentanti del Gruppo MCH, che ci ha permesso di trovare una soluzione equilibrata”, afferma Hubert J. du Plessix, Presidente del Comitato degli Espositori Svizzeri. “Vorrei anche ringraziare Patek Philippe, Rolex, Tudor, Chanel, Chanel, Chopard, Hublot, Zenith e Tag Heuer, che, in uno spirito di solidarietà con il settore nel suo complesso, hanno accettato un rimborso più basso in modo che gli altri espositori possano beneficiare di condizioni migliori”.
Bernd Stadlwieser, CEO del Gruppo MCH, commenta: “Siamo lieti di aver lavorato insieme e, in breve tempo, abbiamo trovato una soluzione accettabile per tutti. Alla luce della grande perdita di fatturato dovuta a COVID-19 e della nostra responsabilità nei confronti di tutti i nostri gruppi di interesse, questa soluzione segna il limite di ciò che è possibile per noi. Con la soluzione amichevole per Baselworld 2020, ora possiamo concentrarci pienamente sul futuro“.
Baselworld 2021 Out
Il Gruppo MCH ha preso anche la decisione di non tenere Baselworld 2021 che era stata prevista dal 28 gennaio al 2 febbraio 2021. “Insieme agli espositori e ai visitatori, stiamo lavorando intensamente per chiarire e discutere i requisiti e le opzioni per le nuove piattaforme”, afferma Michel Loris-Melikoff, amministratore delegato di Baselworld. “Entro l’estate prenderemo una decisione sui possibili formati successivi e forniremo poi informazioni sul nuovo concept e sulla programmazione”.
Il problema rimborsi legato all’edizione 2020 andata all’aria sembra perciò risolto, ma con il tempo che passa e le tante alternative espositive che nascono ogni giorno, quale sarà il futuro di Baselworld?
Basilea, 7 maggio 2020