C’è una città nel cuore del Veneto, vicino a Vicenza, dove il tempo sembra essersi fermato.
Siamo a Marostica, città Medievale con tanto di castello e mura di cinta, situata ai piedi dell’altopiano di Asiago, dove ogni due anni si svolge la famosa partita a scacchi con personaggi viventi.
E’ in questo contesto quasi fiabesco che cresce Giovanni Bonomo, orologiaio autodidatta, che inizia ad affacciarsi al mondo dell’orologeria in giovane età grazie al padre, all’epoca titolare di una gioielleria, che gli diede la possibilità di aiutare in negozio e poter così imparare il “mestiere” di orologiaio riparatore.
E’ passato molto tempo da quando iniziò ad appassionarsi al complesso mondo degli orologi, ed oggi, grazie ad una tecnica affinata negli anni ed alle competenze apprese sia dal punto di vista pratico che da quello della teoria, non possiamo più definirlo un semplice tecnico, ma un vero e proprio Maestro.
Perché maestro ?
Perché Giovanni, appena adolescente, rimane folgorato da un vecchio orologio da tasca regalatogli dal padre e dal contrasto tra la cassa, di modesta manifattura, e il movimento interno, curato e ricco di lavorazioni.
Quella scintilla accese la voglia di documentarsi e studiare che lo ha portato ad appassionarsi in modo particolare a tutto il mondo dell’orologio scheletrato.
Si accorse infatti come molti marchi che eseguivano questa lavorazione così particolare e complessa non curassero in modo appropriato l’estetica e i dettagli.
Comincia così la sua personale ricerca che lo ha portato oggi a costruire da zero i suoi orologi, raggiungendo un livello di lavorazioni, qualità e meticolosità sempre più vicino alla perfezione.
Non solo: avete presente quali sono i canoni per definire un’azienda che produce orologi una vera e propria “manifattura”?
Sicuramente uno di questi è il fatto di produrre non solo gli orologi o i pezzi per assemblarli, ma anche, come per esempio fa Glashutte Original, produrre gli attrezzi o le macchine per realizzarli!
Ecco come Giovanni, non riuscendo a trovare spesso soluzioni “industriali”, si è dovuto ingegnare su come poter realizzare anche alcuni utensili per poter produrre i suoi orologi.
Mi ha colpito molto, per esempio, capire come ha risolto un problema che si presentava durante l’applicazione del trattamento anti-riflesso sui vetri degli orologi, costruendo da zero un supporto che permette tale operazione.
O ancora, sul versante delle finiture, di come ha risolto, con attrezzi e accorgimenti originali, il problema della lucidatura delle superfici interne dei minuti spazi scheletrati.
E’ l’arte di arrangiarsi, di saper tirare fuori in ogni cosa uno strumento utile per perseguire il fine della perfezione.
Tutto parte dall’elaborazione grafica, rigorosamente fatta a mano, della scheletratura del movimento, operazione all’apparenza semplice, ma in verità di una complessità notevole poiché si deve prestare particolare attenzione ad asportare solo i pezzi di materiale realmente superflui al corretto funzionamento di tutto l’orologio.
Anche un errore minimo (parliamo di tolleranze ben inferiori al millimetro) potrebbe compromettere il movimento.
Giovanni, come base, utilizza il movimento Lemania 1873, calibro d’epoca di ottima qualità del quale è assicurata la reperibilità dei ricambi dal fatto che è stato, e lo è tutt’ora, utilizzato da grandi marchi dell’orologeria. Calibro che si presta molto bene a questo tipo di lavorazioni e dal quale, seppur partendo dalla stessa meccanica, si possono arrivare ad avere dei risultati finali molto diversi tra loro.
Riportando poi il disegno sui ponti e sulla platina inizia il vero e proprio lavoro sul movimento che viene realizzato tramite traforo utilizzando un seghetto ad archetto e successiva limatura e lucidatura delle componenti.
Giovanni però non è specializzato solo nella scheletratura, in uno dei due modelli che produce c’è anche un sapiente lavoro di incisione, realizzata minuziosamente a bulino, utilizzando la ceralacca per tenere fermi i pezzi e poter essere più preciso possibile.
Anche le lancette vengono prodotte partendo da un pezzo d’oro o d’acciaio e limate fino ad ottenere la forma necessaria.
Vengono poi finite levigandole con pietre (Arkansas) e diamantina, se in acciaio possono venire azzurrate alla fiamma (vedi foto).
Sicuramente negli orologi di Bonomo è stata posta particolare attenzione nello sviluppo delle casse.
Esse sono sostanzialmente due, una in oro e una in titanio.
Quella in oro, realizzata in oro bianco o rosa, è composta da tre pezzi, uniti da sei viti visibili solo sul fondo, accorgimento che, lasciando la lunetta completamente pulita, dà un senso di estrema raffinatezza e semplicità all’orologio, consentendo all’osservatore di concentrarsi totalmente su ciò che la cassa contiene, sia davanti che dietro, dato che questa cassa prevede anche il fondo a vista.
Viene realizzata con la tecnica “a cera persa”, e vengono successivamente rifinite a mano le anse, mentre lunetta e carrure vengono rifinite al tornio.
Quella in titanio, invece, viene realizzata in maniera diversa.
Si parte da un blocco di titanio grado 5 dove viene tagliato tramite elettroerosione il profilo esterno e poi viene svuotata e rifinita a mano.
Questo fa si che non si abbiano più i tre consueti pezzi, ma che la cassa sia formata solo da due.
E’ una soluzione più macchinosa ed elaborata, ma consente di creare una sorta di contenitore dove poi verrà alloggiato il movimento che, fissato con tre griffe in acciaio ai relativi pilastrini, risalta maggiormente all’interno della cassa.
Il fondo non è a vista ma presenta due fori per la regolazione del movimento muniti di guarnizione (come chiaramente lo sono anche corona, pulsanti e la giuntura dei due pezzi della cassa).
La cosa interessante degli orologi di Giovanni Bonomo, oltre alle caratteristiche tecniche e artistiche insite in questi segnatempo, è la possibilità di una pressochè totale personalizzazione.
Mentre per i contatori del cronografo le varianti si “limitano” ad oro bianco per la versione con cassa in oro e ad oro rosa, bianco o nero (rutenio) per la versione con cassa in titanio, altra cosa è per tutto il resto.
Si può personalizzare la cassa con incisioni o, per esempio, il nome del propietario o una persona cara.
Gli indici ed i colori delle lancette sono totalmente a discrezione del cliente.
Abbiamo già detto che Giovanni non lascia nulla al caso?
Ecco, per non tradire la filosofia del “o le cose si fanno bene o non si fanno”, ha progettato, sviluppato e prodotto una sua fibbia tipo deployante che è pensata per ridurre al minimo l’ingombro una volta chiusa al polso.
La produzione è di alcuni orologi all’anno, d’altronde per poter completare al meglio le fasi sopra descritte ci vuole il tempo adeguato, ed è proprio l’essere estraneo a logiche troppo votate a alla convenienza che rende i suoi lavori perfetti e curati nei minimi dettagli.
E’ un esempio magnifico di come anche un appassionato, con determinazione e sacrificio, può ottenere e produrre degli oggetti affascinanti, curati, particolari e unici come gli orologi di Giovanni Bonomo.
Per visionare i lavori di Giovanni Bonomo potete contattarlo via email o telefono, o recarvi direttamente nel suo negozio per poter toccare con mano del vero e proprio artigianato di qualità!
Contatti
Giovanni Bonomo
Via G. Checchin 24/G
Marostica (VI)
Tel: 3334822004 – 042477078
Email: bonomomarostica@gmail.com
Commenti
Bella recensione complimenti. Conforta molto sapere che anche in Italia, ma non credo che oltre a Bonomo ve ne siano molti altri, c’è chi non solo costruisce orologi artigianali ma li scheletri certosinamente a mano nei minimi dettagli. Sai se portando un calibro vintage diverso da un Lemania possa creare ugualmente un orologio scheletrato e come uno desidera? Grazie
Grazie per avermi fatto conoscere un grande artigiano che realizza opere eccezionali con maestria che deriva da conoscenza e passione.
Interessante la possibilità di personalizzazione data all’acquirente.
La versione che io preferisco è la versione con cassa in titanio (adoro questo materiale) e i contatori in rutenio.
Buongiorno a tutti,
vorrei fare i miei complimenti al Sig. Bonomo per questi splendidi orologi.
Veramente bellissimi, soprattutto il modello in titanio.
grazie
Buongiorno Marco.
Penso sia possibile, Giovanni lavora con il cal. Lemania per una questione di facilità a reperire sia il calibro che i pezzi ma sicuramente, se lo contatti, potrete valutare insieme qualsiasi modifica. Se hai modo ti consiglio anche solo di andare a trovarlo e toccare con mano gli orologi che fa, ne vale la pena!
Grazie