Tutto ha sempre inizio da un sogno, o almeno così è quando a comandare è la passione. Dove mi trovo ora, a Baselworld 2015, ne nascono e se ne avverano parecchi. Per ora uno solo di oro è riuscito a portare al polso il bicilindrico bavarese che ha fatto, e sta facendo tuttora, impazzire generazioni di motociclisti.
Con TIMEBURNER l’orologiaio indipendente AHCI Miki Eleta ci racconta della sua passione per la meccanica. Nato a Visegrad in Bosnia-Erzegovina ma anche di nazionalità Svizzera, Miki ha la meccanica nel sangue. “Mio padre era un macchinista – racconta – e mi ricordo quando a sedici anni mi fece guidare un treno merci a vapore. Rumore, vibrazioni, l’odore del fumo in cabina…”.
E continua a dipingere il suo sogno – “La ma bicicletta, e la vespa di mio fratello, smontate e ferme in garage durante la stagione invernale per proteggerle dal freddo glaciale. Poi il gusto di rimontarle con amore a primavera e calvalcarle sulle strade i mezzo al verde“.
Ma il sogno di Miki Eleta era quello di possedere una nera BMW, una di quelle anni ’50, per la verità non molto diversa a quelle usate nell’ultima guerra. Il rumore assordante delle punterie.
Proprio come un motore che trasforma la benzina in energia cinetica, l’orologio TIMEBURNER, chiedendo permesso a Miki di chiamarlo ancora così, converte l’avvolgimento del bariletto di carica, e comandato come normalmente accade dalla corona (o candela?), in un movimento meccanico spingendo un pistone lungo una scala di misura temporale non lineare. Questo pistone racconta del tempo sostituendo le lancette.
La meccanica non è eterna, ma non se la cava affatto male. Che dici?
Alcuni dettagli
Miki Eleta TIMEBURNER sarà realizzato in tre versioni limitate da 99 pezzi ciascuna, con cassa in acciaio al naturale, cromata nera – sabbiata e lucidata nelle estremità superiori e verticali, o interamente cromata nera.
Per realizzare il “motore” di questa BMW da polso Miki Eleta ha chiesto l’aiuto di Marc Jenni, uno che di micro-meccanica orologiera anticonvenzionale se ne intende davvero.
Il movimento base su cui i due hanno lavorato è un altro “highlander”: si tratta di un robustissimo ETA 6497 su cui è stato montato un complesso meccanismo con albero motore, biella e pistone in alluminio.
Come si può intuire, a ore 6 un disco delle ore mostra tre ore per volta, marcate dall’albero motore che muovendosi agisce a sua volta tramite la biella sul pistone che marca i minuti i quali sono retrogradi.
Dal reparto orologiai indipendenti AHCI di Baselworld per ora è tutto. Altre informazioni sul sito web www.timeburner.ch
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