Quando orologi e motori si incontrarono fu amore a prima vista e nonostante la grande differenza di età di quelli che come nelle favole non finiscono mai. A ricordarcelo oggi è Molnar Fabry con un segnatempo pezzo unico realizzato su commissione per il proprietario di una Porsche 911 evidentemente contagiato anche dalla malattia per la meccanica capace di misurare il tempo.
Molnar Fabry – al secolo Michal Molnar e Igor Fabry – sono due orologiai indipendenti slovacchi che ho incontrato e conosciuto per caso a Baselworld di quest’anno; tanto folli da realizzare Time Machine Regulator 911 un pezzo unico rifinito dalla A alla Z a mano in ben 280 ore di lavoro.
Dei due artigiani, e della singolare circostanza in cui ci siamo conosciuti, avevo già scritto nella recensione di Archehology.
Questo Time Machine è stato richiesto con una cassa in titanio grado 5 naturalmente anch’essa scolpita 100% in-house così come la complicazione che trasforma l’immortale Calibro ETA 6498 in un regolatore. Tutti gli angoli vivi del movimento sono smussati a mano come molti dei suoi componenti scheletrati. Le platine sono state rodiate in rutenio bianco e nero, i ponti sono sabbiati in superficie. I due quadranti separati sono in Argento 999/1000, le lancette scheletrate e azzurrate naturalmente a mano come molte viti.
In casi come questi un’immagine vale più di 1.000 parole.
Se volete farvi un’idea più realistica delle finiture guardate un video amatoriale di un altro Time Machine Regulator pezzo unico.
Il ponte e le ruote del bariletto mi ricordano il gruppo cinghie che vedi quando apri il cofano posteriore di una 911 d’epoca.
Time Machine Regulator 911 è costato 14.900 Euro. Visitate il sito web Molnar Fabry.
Cosa ne dite? Le collezioni di Molnar Fabry sono costituite solo da pezzi unici. Pensate che la vostra passione possa un giorno spingervi tanto da desiderare di farvi costruire il vostro orologio?
Ditelo in un commento.
Commenti
A parte il dire che È PROPRIO BELLO, PUNTO, mi colpisce quella sorta di caos ordinato, un equilibrio strano ma assolutamente presente. L’occhio cade sul bariletto e sugli angoli vivi dei ponti. Tutto appare solido affidabile freddo ma moooolto affascinante,come una 911 964 o le più incredibili carrera RS anni 70. Onestamente mi vien voglia di contattare questi due artigiani per affidargli il mio True Second JlC per farlo diventare solamente mio. Buona giornata Massimo.
Marco grazie per il commento. Sono due ragazzi seri e davvero molto in gamba. Sul loro sito, cui link trovi in fondo all’articolo, ci sono altri pezzi unici. Hanno realizzato persino un tourbillon animato da un movimento base del maestro Christophe Claret. Facci poi sapere se il tuo progetto si materializza…