Tedesca, attenta nella qualità e nei dettagli, con idee molto chiare su ciò che più interessa ad un appassionato, il tutto condito da un rapporto qualità prezzo invidiabile; da qualche anno i NOMOS Glashütte sono disponibili direttamente anche da noi.
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ToggleChi è NOMOS Glashütte?
Per chi non l’avesse mai sentito, come si evince dal nome NOMOS Glashütte è un marchio indipendente fondato nella cittadina-mecca dell’orologeria tedesca nel 1990 subito dopo la caduta del Muro di Berlino.
All’inizio i modelli erano quattro: Tangente, il Ludwig, l’Orion e il Tetra, tutti mossi da un movimento proprietario a carica manuale. Dal 1992 al 2005 Nomos utilizzò ebauches (il nudo “telaio” di un movimento) ETA, ma è dal 2005 che il piccolo e ambizioso marchio di Glashütte dimostra di voler fare sul serio: arriva Alpha il primo calibro in-house, rifinito con perlage e i tipici tratti dell’orologeria tedesca.
Le decorazioni non raggiungono il livello degli altri brand di lusso storici del piccolo paesino Sassone ma sono oltremodo superiori a quelle di ETA, Sellita, Soprod e altri produttori di movimenti. Se poi si considera che spesso gli orologi finiti costano la metà dei corrispettivi segnatempo mossi da movimenti di terze parti, non è difficile comprendere come mai gli appassionati di tutto il mondo si siano innamorati di Nomos.
Negli ultimi anni a Glashütte hanno lavorato molto sodo; ora le collezioni sono ben 13 e il marchio costruisce in casa anche lo scappamento sviluppato in collaborazione con l’Università di Dresda.
Per rendere meglio l’idea, oggi NOMOS Glashütte vanta 13 movimenti proprietari di cui 7 a carica automatica e 6 a carica manuale.
NOMOS Glashütte Club Campus 38
Per alcune referenze la serie Club rappresenta gli orologi di entrata del marchio sassone. Ho scelto questo modello perché è un orologio sportivo perfetto per l’uso di tutti i giorni e perché propone alcune varianti molto interessanti.
Estetica
La cassa in acciaio a finitura lucida è da 38,5 mm, una misura un po’ jolly che si adatta bene anche ai polsi piccoli ma non a quelli enormi: per questi ultimi ci sono modelli da 42 mm, ma con loro usciremmo – anche se non di molto – da questa fascia di prezzo molto vantaggiosa per quello che offrono questi Club.
La cassa è sottile, spessa solo 8,5 mm. La lunetta offre un elegante bordo arrotondato; il fondello avvitato e l’impermeabilità garantita sino a 100 metri ne fanno un orologio che se vuoi puoi non toglierti mai dal polso a patto di cambiare cinturino (quello offerto è in cuoio), o di scegliere come optional il validissimo bracciale in acciaio, ma di questo ne parlerò più avanti.
Esiste anche con un quadrante galvanizzato bianco placcato argento, ma ho preferito parlare di quello nero, che poi proprio nero non è visto che è anch’esso galvanizzato placcato rodio. È in questa variante che spicca l’originale grafica “California dial” con numeri arabi nella parte superiore e numeri romani in quella inferiore. Questa strana rappresentazione delle ore ebbe origine negli anni ‘30.
Gli ampi indici sono tutti rivestiti in SuperLuminova beige e nell’oscurità, vedi questa recensione, liberano un’intrigante bagliore blu/verde. Il quadrante è sorvolato da un vetro in zaffiro curvato a cupola.
Movimento
Questo è il particolare dove un Nomos è irraggiungibile in rapporto al prezzo da pagare.
Si tratta del calibro Alpha, primo movimento del brand realizzato internamente a mano. È possibile scegliere un fondello a vista (consigliato) per scorgere tutti i suoi particolari che ripeto non hanno eguali a parità di prezzo.
Il fatto che sia a carica manuale e che offra una normale autonomia di carica di 43 ore, permette di scorgere senza veli e avvicinarsi alla scuola orologiera tedesca. Tanti sono i segnali: la platina, che è la piattina che chiude a sandwich tutti i ruotismi e componenti di un calibro è qui chiusa a ¾ per offrire una maggiore solidità dell’insieme nel lungo tempo.
Questa è decorata con le coste di Glashütte che sono onde simili, ma non uguali, alle Cotes de Genève (in questo articolo puoi vedere le differenze). Poi abbiamo le ruote del bariletto che sono rifinite a raggio di sole, le viti azzurrate scaldando l’acciaio ad una precisa temperatura e le scritte, tra cui il numero dei rubini, tutte incise e dotate. Della tradizione tedesca in questo movimento mancano solo i castoni dei rubini in oro, che sono i bicchierini che li fissano sulla platina, ma quanto offerto è già davvero molto, soprattutto a questo prezzo.
Prezzo
Il Nomos Club Campus 38 Notte referenza 736 costa 1.200 Euro e così la versione con quadrante bianco. È uno tra gli orologi con movimento di manifattura più abbordabile al mondo.
Bonus – Club Campus 38 Bracciale in Acciaio
Ora, se riesci a metterci altri 310 Eur, comprare il NOMOS Glashütte Club Campus 38 con il bracciale in acciaio è la migliore scelta che potresti fare.
Conosco molto bene questo bracciale che anche se non lo diresti è un prodigio di micromeccanica, dato che l’ho usato qualche giorno sul NOMOS Tangente Sport neomatik 42 Datario.
Dà subito un’impressione di estrema solidità così come un aspetto che richiama i bracciali degli orologi di ispirazione space anni ‘70. Costituito da 145 elementi tutti assemblati a mano, dopo che è stato regolato per il proprio polso in totale autonomia, ma con precisione millimetrica, risulta molto confortevole.
Questo particolare lo trasforma a tutti gli effetti un orologio sportivo al 100%.
Opinioni
Le puoi trarre tu per me.
Il NOMOS Glashütte Club Campus 38 è perfetto come primo orologio importante. Facilmente raggiungibile, con lui è incominciare a giocare con questo mondo sul serio e senza rimpianti. Un modello che se non ti stanchi tu potrà darti molte soddisfazioni e continuare a farlo per molto tempo.
Commenti
sono d’accordo su tutto, ho acquistato questo segnatempo sullo store di Nomos e sono rimasto molto colpito per la qualita’ del prodotto, e le foto non riescono a valorizzare appieno l’orologio che di presenza risulta molto meglio.
Grazie per aver condiviso con tutti le tue impressioni Paolo!
Salve, solo una precisazione sul movimento ‘alpha” di manifattura : fatto in casa (eccetto Spirale e poco altro), ma Nomos non è proprietaria/creatrice del disegno del movimento (Peseux).
Ciò non toglie nulla, ma se andiamo sui “suoi” veri nuovi movimenti il prezzo sale e non poco.
Grazie, infine, per diffondere costantemente il Verbo dell’orologia Teutonica.
Grazie per il commento Dave67_GT! e per l’attenta precisazione. Ma allora entrando ancora più nel dettaglio sarebbe corretto dire che il primo movimento – come ho riportato anch’io ma senza entrare nei dettagli come te – avesse di base la platina di un ETA Peseux, e il 9001, ossia uno dei migliori calibri ultrapiatti a carica manuale mai costruiti. Ma se parliamo del successivo Alpha che anima questo Club la platina principale è nuova, difatti è chiusa a 3/4 secondo la visione teutonica invece di aperta come quella Peseux. Vero di nuovo quello che dici: gli organi come appare in superficie con le due ruote del bariletto contrapposte all’organo regolatore hanno la stessa disposizione del 7001, ma non penso che si possa dire che Nomos non sia proprietaria del design se solo appaiono nella stessa posizione anche perchè sia il sistema di ricarica sia il treno del tempo sotto sono anche loro proprietari. Infine grazie ancora a te di aver fatto un’osservazione così fine!