Il nostro progetto delle “interviste interattive” è iniziato con l’orologiaio indipendente Thomas Prescher ed ha avuto un esito talmente positivo che proprio Thomas, entusiasta della prime domande a lui poste, ci ha chiesto di poter continuare con altri quesiti, riservandoci la sua totale disponibilita’ nonostante stesse nel frattempo preparando l’importante evento Moscow Watch Expo 2011.
Con me, alle domande hanno stavolta partecipato i forumisti “Coffo e Tourbillo2”. Per chi non lo sapesse, va detta una curiosita’ su Thomas Prescher. Lui è uno dei pochi orologiai al mondo che vi dirà di sì se volete creare il vostro orologio personalizzato… sì, un pezzo unico al mondo, l’ambizione di ogni collezionista! E può partire, come con l’adesso chiamato Desiderata “Choose your Movement” – scegli il tuo movimento), da un Calibro vintage già in vostro possesso aiutandovi a materializzare il vostro sogno, mettendo nelle vostre mani la sua arte così come accadeva in una bottega di un orologiaio fino a oltre cento anni fa.
Fatta questa premessa ecco le nostre domande:
Coffo – Domanda 1a: “Ci racconti com’è organizzata la tua Maison e quanti collaboratori hai? Domanda 1b: Quali attrezzature e utensili servono per fare “pezzi unici”?
Thomas Prescher 1a: Al momento l’azienda è formata da mia moglie e me. L’ufficio è a casa nostra. Lì svolgiamo la maggior parte del lavoro cartaceo, la comunicazione, le foto, la grafica, i filmati e la pianificazione, senza dimenticare gli aspetti creativi dello sviluppo, il CAD e la programmazione delle macchine CNC. A Twann ha invece sede il nostro laboratorio/atelier.
Il laboratorio è il mio regno. Quello è il posto dove gli orologi sono materialmente costruiti. Di tanto in tanto qui ricevo visite. Se il lavoro aumenta troppo, di volta in volta assumo orologiai mentre sono in corso di diventare maestri. Normalmente, prima di andarsene per seguire i loro orizzonti, si fermano da noi due o tre anni.
Il mio parco macchine è formato da una fresatrice su cinque assi, un trapano a colonna, un forno da 30 a 2.000 °C, una macchina pulitrice, una macchina per trattamento galvanico, una macchina per lucidare e differenti sistemi per testare l’impermeabilità di una cassa, la frequenza e così via. Ultimi, ma non meno importanti, una scatola con una finestra a due buchi che mi serve per laccare i quadranti e una piccola macchina per stampare numeri e logo.
Questo è tutto ciò di cui necessito insieme a una grandissima collezione di pinzette, cacciaviti, perni…
Thomas Prescher 1b: Non ho mai contato quanti utensili posseggo. Certamente ne possiedo tanti sia piccoli sia grandi e di tanto in tanto un orologiaio ha bisogno di costruirne nuovi come ad esempio per sorreggere un piccolo elemento. In quel caso è necessario costruirlo velocemente e in casa. In generale ho già nominato prima tutti gli strumenti che adopero.
Per costruire gli elementi compriamo metalli grezzi in lastre o in barre. Da queste lastre ricaviamo tutte le parti di ricambio. In genere li ricavo con la nostra macchina fresatrice su cinque assi, altrimenti uso il tornio.
Ottenere un elemento grezzo da una macchina necessita da qualche minuto ad alcune ore o giù di lì. Invece, rifinire ognuno di essi può richiedere da ore a giorni.
Michele.. – Domanda 2: Thomas, tu realizzi orologi in pochissimi pezzi o persino su misura coinvolgendo profondamente il committente nella tua artigianalità. Come descriveresti il cliente che oggi è alla ricerca di tutto questo?
T.P.: I miei clienti sono per lo più gente che ama l’arte. Non tutti sono collezionisti di orologi, ma tutti amano le belle cose. La maggior parte di loro ha passato la fase di esprimersi comprando marchi di massa per mostrare il loro logo ben conosciuto. Essi sanno chiedere a chi meglio conosce quale sia per loro la scelta giusta da fare – loro stessi!
Essi hanno tutti in comune il fatto di essere esperti d’arte e di avere una forte personalità. Sanno che indossare pezzi unici è esprimere il loro carattere. Dimostrano di possedere gusti raffinati, conoscenza e una sorta di edonismo, in forma positiva: “Accetto solo un prodotto se qualcuno nel farlo ha dato il meglio di se stesso”.
Tourbillo2 – Domanda 3: Quando crei un orologio, quali sono i criteri cui non saresti mai disposto a rinunciare?
T.P.: Alla fine tutti i clienti vogliono vedere un’alta qualità. Tutti insistono per ricevere un’opera d’arte che alla fine possa essere facilmente identificata per tale. Per essi è importante possedere una parte della mia creatività, fatto che io concedo loro con piacere.
Percepisco il mio lavoro come un’arte creativa ed è mia responsabilità iniziare un processo fantasioso alla guida del quale vi siano anche i miei acquirenti, che sono alla ricerca di come possa essere nella realtà l’orologio dei loro sogni. Molto spesso i miei clienti finiscono per possedere più di un mio solo orologio perché questi processi hanno generato molte idee che devono realizzarsi in un orologio.
Questa collaborazione può iniziare in un processo come il nostro Desiderata nel quale un cliente che possiede un movimento desidera avere un nuovo look. Ma il lavoro potrebbe aumentare di molto se un cliente volesse farsi fare – secondo le sue volontà – un intero orologio.
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Scopri altri dettagli di un Thomas Prescher Desiderata – Choose your Movement, cliccando QUI.
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Nota dell’autore
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11 risposte
Innanzitutto un ringraziamento a Massimo e Michele che mi avete dato la possibilità di fare una domanda ad un’artista come Thomas!
Grazie a lui un appassionato può farsi realizzare l’orologio dei suoi sogni e per di più rimanendo un pezzo unico! Cosa che con maison anche di altissimo livello non fanno ( magari qualche personalizzazione tipo sul fondello) ma non di una realizzazione intera.
Complimenti per l’articolo e ancora un ringraziamento di darci la possibilità di avvicinarci ad un maestro come thomas (il laboratorio é il mio regno)
Grazie anche a te Fabio, quando si fanno belle domande e l’intervistato è di tutto rilievo come Thomas, ne esce sempre un magnifico lavoro!
Per quel che riguarda la risposta alla mia domanda posso dire di essere pienamente d’accordo con Thomas. Inoltre sono molto soddisfatto di tutto cio’ che è stato fatto, sia da parte nostra che da parte del gentilissmo Maestro Prescher.
Grazie a voi tutti e a Thomas per il bellissimo articolo. A Baselworld 2011 durante la mia visita allo stand AHCI alla vetrina di Prescher, dopo aver tenuto nelle mie mani – quasi paralizzato – il Triple Axis Tourbillon, mi sono soffermato parecchio a cercare di cogliere tutto ciò che riuscivo del Desiderata “Choose Your Movement” (dopo aver scritto un post, come spesso accade, da lontano); sarà stata colpa della mia malattia per i vecchi Calibri da Osservatorio come lo Zenith 135, con quegli enormi bilancieri zeppi di viti di compensazione o per quelle lancette azzurrate, di un blu così intenso da non ricordare dove e se l’abbia realmente mai visto prima.
Trovo unica l’emozione di farsi costruire un segnatempo mettendo insieme lo stile di tanti particolari che ad un appassionato sono rimasti impressi, tra tutti gli orologi visti in foto, dal vero o nei sogni… Dopo le stesse cure cui Prescher presterebbe a un tourbillon con un controllo di forza costante Jeanneret, sarebbe emozionante – per me e “per il mio nuovo orologio” iniziare un pezzo di strada insieme…
Provo dei sentimenti contrastanti sul lavoro di Prescher… che i suoi orologi siano opere d’arte non c’è dubbio, ma quanto se le fa pagare queste opere d’arte!!
Il Triple Axis Tourbillon costa qualcosa come 400 mila euro! Per cosa? L’unica complicazione che ha è il tourbillon! Anche contando che è l’unico tourbillon triple axis al mondo insieme a materiali e finiture secondo me (e non solo) è una cifra esagerata. Non contiene neanche pietre preziose a voler giustificare quel prezzo. Per quel prezzo li ci sono orologi che hanno come minimo 10 complicazioni. Un prezzo compreso tra i 170 e 220 mila euro sarebbe l’unico prezzo che mi sembra possa offrire il giusto compromesso tra funzionalità e materiali del prodotto.
Nonostante Prescher sia tra i maestri orologiai che preferisco non credo che comprerei un suo orologio nemmeno avessi tutti i soldi di questo mondo finchè non abbassa i prezzi al loro giusto. Il TrAxTo sarà pure bellissimo ma non vale quella cifra.
Il tuo commento riporta molte interessanti riflessioni Filippo, che condivido interamente se non fosse che – a parer mio – credo che quando ci si trova davanti a un’opera d’arte, quale il primo tourbillon su tre assi da polso penso siamo tutti concordi ritenere lo sia, è difficile da valutare in base al prezzo.
Tra l’altro, se proprio vogliamo considerare questo dato, quando uscì il Triple Axis Tourbillon Regulator costava meno di 250 k Eur (e a oggi non mi risulta ne costi 400K), una cifra ben inferiore ai multitourbillon, nicchia con cui pur non appartenendovi è giusto inserirlo e paragonarlo.
Parlando con Thomas a Baselworld 2012, proprio lui in persona mi aveva fatto notare che tourbillon di altri marchi artigianali erano proposti ad oltre 600/800K Eur pur presentando di fatto molto meno virtuosismi meccanici del suo Triple Axis. Prescher è una persona molto particolare e anticonvenzionale: anche se teoricamente il suo tourbillon durante la marcia affronta tutte e tre le posizioni dei piani X,Y, e Z – dichiara per primo che la sua è un’opera cinetica, non il tourbillon più preciso del mondo. Ma sentiamo cosa ne pensa anche l’autore dell’articolo! 😉
Che io sappia su internet i prezzi per il T.A.T. sono 500.000 $, che al cambio attuale in euro sono 373k. Siamo li…
Se nel frattempo sono scesi non ne ero al corrente. Anche se il prezzo fosse 350k non cambia molto; secondo me è ancora troppo alto.
Eccomi qui.. devo dire che la questione “listino prezzi” non mi ha mai entusiasmato sotto il profilo dell’analisi … Non so se sia un mio difetto o un mio pregio .. Di capolavori ne ho visti e toccato con mano tanti ma non ricordo di aver mai chiesto un prezzo.. il motivo credo sia semplice, perchè la considero arte e genio!!
Filippo, io credo che tu ti sia già risposto da solo quando l’hai definita arte.. proprio come me, ma spesso ci dimentichiamo di mettere in conto anche quanto possa costare la genialità !!
Pur non chiedendo mai personalmente i prezzi, qualche listino mi capita di vederlo magari in modo indiretto e francamente non mi risulta che il triple-axis costi 400000euro ma se anche fosse non mi stupirei… quanto può costare in termini di tempo lo studio, l’ideazione, la progettazione, il collaudo e quindi l’esperienza di un pioniere come Thomas Prescher…??? Gli altri sono arrivati comunque dopo.. e va considerato a chi in particolare ti riferisci.. Puoi farci qualche esempio concreto..??
Ritengo che la tua analisi sia piuttosto ardua (pur condivisibile) ma se posso esprimere un consiglio non fermarti solo ad analizzare l’oggetto in se o al risultato finale.. ma prendi coscienza anche di tutto ciò che sta dietro ad una invenzione!! Vorrei farti una domanda: Quanto può valere il solo genio di una persona..??
(preciso di nuovo che è tutto condivisibile quello che scrivi e quello che pensi.. il mio intervento è solo piacere di conversazione)
Ciao Michele, grazie per la risposta.
È incontestabile che Prescher sia stato un pioniere delle sue creazioni e sicuramente tutto quello che oggi possiamo ammirare nel T.A.T. è il lavoro di anni di ricerca, ingegno, sacrificio ecc.
Tutto questo però non lega con una realtà commerciale che si basa sul dare-avere. Prescher pretende una cifra che quantifica nel tempo e fatica investiti nel realizzare il progetto, ma questi sono problemi suoi! Io consumatore che mi trovo davanti il T.A.T. vedo un’orologio molto bello che ha un tourbillon che ruota su tre assi e nient’altro.
A questo punto un potenziale cliente di Prescher può decidere autonomamente se fregarsene della limitatezza di funzionalità che offre e pagare l’invenzione per il prezzo che secondo il costruttore compensa tutta la tecnica e creatività del lavoro svolto, o arrivare alla conclusione che 370k euro sono troppi per avere in cambio così poco.
Sono dell’idea che si debba pagare il giusto. Il T.A.T. è realizzato con metalli preziosi ed ha un tourbillon innovitivo e mettendo anche in conto la progettazione ecc. ecc. non si arriva a 370k euro. Probabilmente Prescher per realizzare il T.A.T. ci avrà messo qualche anno ma se ci avesse messo 20 o 30 anni quanto avrebbe preteso? 10 milioni? Solo per un tourbillon? Forse il Mysterious Automatic Double Axis Tourbillon avrebbe i suoi motivi per costare 400k euro, ma non il Triple Axis.
Concludo facendo presente che al mondo a parte la “haute horlogerie” ci sono anche altre arti con rispettivi maestri e pochissimi a pari talento di Prescher nel loro campo possono permettersi di chiedere certe cifre.
Se ti va fammi pure sapere.
F.
Il ragionamento che fai potrebbe anche essere giusto Filippo ma secondo me sottovaluti qualcosa.. Prima di tutto questo non è un prodotto di consumo di massa .. é un prodotto di nicchia e parliamo di poche decine di esemplari al mondo… Questo è essenziale da analizzare!! Ragionando come fai tu si potrebbe tranquillamente ipotizzare che tutta l’orologeria meccanica dovrebbe essere “estinta” perchè ci sono orologi al quarzo che costano 19euro e perchè in fondo non servirebbero neppure quelli .. basta guardare l’ora sul cellulare!! Invece il mercato dell’orologeria meccanica è in netta crescita perchè è un bene emozionale e non va giudicato secondo parametri razionali..
Qualsiasi orologio meccanico fra i più noti al mondo, che normalmente costano dai 5000euro in su, non vale la cifra pagata… anzi proprio fra quelli più famosi viene pagato a listino una percentuale altissima di investimento marketing che proprio nulla a che vedere con la meccanica in sé .. il prezzo di tali orologi famosi va ben oltre il valore stesso del prodotto e della loro produzione industrializzata.. dobbiamo solo essere onesti nell’ammettere che vengono comprati non certo per quello che valgono, ma per l’emozione che offrono.. giusto o sbagliato che sia è la realtà dei fatti!
Tutta l’orologeria meccanica è solo un gioco per grandi della quale, volendo si può anche fare a meno.. eppure viene acquistata!!
C’è chi può permettersi giochi molto molto costosi… Solitamente gli indipendenti costruiscono i loro orologi solo su commissione, venduti a progetto o pagati anticipatamente..
Sottovaluti il fatto che lì fuori ci sono realtà diverse.. e fin tanto che Prescher venderà i suoi Triple-Axis avrà ragione lui.. e ti assicuro che li vende..
Probabilmente rimarrai perplesso dal suo ultimo progetto.. se non vendesse i suoi orologi ridimensionerebbe tutto, invece sta decisamente alzando l’asticella e non solo sul piano economico ma anche su quello stilistico decisamente coraggioso all’apparenza… Guardati il suo Nemo-Sub.. tu ti chiederai chi possa comprare un tale “arnese” .. ma di questo sono certo, qualcuno c’è.. !!!
Eccolo qui https://www.orologidiclasse.com/2014/thomas-prescher-nemo-sub-i-tourbillon-double-axis/
Quello che dici è purtroppo vero e inattaccabile. Per uno che può spendere senza problemi quasi qualunque cifra ha poca importanza il valore effettivo dell’oggetto in confronto all’emozione che gli suscita. Posso dire solo che alcuni orologiai (specialmente tra gli indipendenti) sono più equilibrati di altri nel proporre un prezzo che trovi il giusto compromesso tra valore artistico e valore effettivo. Sta al buonsenso di ognuno decidere quali orologi prendere in considerazione e quali scartare anche se, quando ci si innamora di un orologio non c’è prezzo che tenga.
Il Nemo-Sub lo sto già seguendo da qualche tempo; anche avessi i soldi non lo comprerei ma è un congegno geniale sotto tutti i punti di vista. Sarei curioso di sapere il prezzo… 300 o 400k euro li merita, ma un prezzo molto superiore sarebbe presuntuoso. Secondo me il miglior lavoro di Prescher resta il Mysterious Double Axis.
Che alcuni siano più equilibrati di altri lo condivido in pieno (questo vale per tutte le professioni del mondo).. poi molto dipende dalle condizioni in cui uno progetta e produce il proprio prodotto e da moltissime altre varianti.. Inutile entrare nello specifico ora! Ad ogni modo grazie Filippo per il piacevole scambio di opinioni..