Ogni volta che vedo un calendario completo mi fermo un attimo e penso: fai un lavoro eccezionale.. meriteresti molta più attenzione. Questi calendari sono la ciliegina sulla torta di ogni segnatempo dalle linee classiche ma spesso vivono nell’ombra dei fratelli maggiori perpetui. Oltretutto sono immensamente più abbordabili.
Non ci piove che la memoria meccanica di un calendario cui deve essere regolato una volta l’anno sia minore di uno che la stessa operazione la prevede ogni circa cento anni. Dal punto di vista pratico non è una tragedia dovervi mettere mano una volta l’anno; tra l’altro esteticamente parlando i calendari completi sono pressoché identici ai perpetuali.
A proposito hai mai notato quanti portano orologi al polso con la data sbagliata?
Io stesso confesso che non sempre mi ricordo di regolare immediatamente la data nei mesi che finiscono dopo trenta giorni. Ecco perché ritengo che soprattutto al giorno d’oggi il solo datario, fatta eccezione per la Grande Data, complicazione di tutto rispetto, sia inutile e tra l’altro spesso antiestetico.
Spiegazione di un orologio calendario completo
É un calendario con le indicazioni di data, giorno, mese – segnate in finestrelle o da lancette un po’ ovunque sul quadrante, e fasi lunari, che conosce la lunghezza di tutti i mesi dell’anno febbraio escluso.
Senza entrare nei particolari concettualmente parlando il meccanismo di un calendario completo è lo stesso di quello di un calendario annuale salvo che nell’ultimo non abbiamo la complicazione delle fasi lunari.
Questo tipo di orologi sono solitamente mossi da Calibri base con moduli aggiuntivi per le funzioni appena descritte. Anche in Alta Orologeria non si trovano spesso Calibri di manifattura con calendario completo integrato.
Ciò perché economicamente parlando è meglio investire su un Calibro integrato con calendario perpetuo dove i vantaggi offerti da una complicazione spalmata all’interno di un movimento si fanno maggiormente sentire (meno elementi, meno rubini per l’accoppiamento con il Calibro base, meno attriti).
Sul mercato la fascia di prezzo bassa e media di un calendario completo è occupata da segnatempo con movimenti ETA (o ETA-Valjuox nel caso dell’abbinamento con il cronografo) abbinati a moduli aggiuntivi al 99% realizzati dall’azienda svizzera Dubois Dépraz. Da oltre cent’anni sono degli autentici maghi e gli unici a poter “complicare” in qualsiasi modo un movimento meccanico non di manifattura. L’ultima frase è parzialmente vera perché Dubois Dépraz, come l’azienda Vaucher, costruisce anche moduli per marchi che producono praticamente tutto in-house.

Altrimenti salendo di prezzo abbiamo i calendari completi interamente di manifattura. È curioso come i calendari completi e perpetui di manifattura vengano realizzati da tempo immemore mentre il primo calendario annuale da polso della storia – la Ref. 5035 di Patek Philippe – é apparso nel non lontano 1996.
I Migliori Calendari Completi
Fare una classifica sarebbe impossibile: gli orologi con questa complicazione sono davvero troppi da elencare.
Come sempre nelle mie selezioni cerco di iniziare dalle offerte più abbordabili e con il miglior rapporto qualità prezzo.
Nel caso di un calendario completo meccanico, proprio per la presenza obbligatoria di un modulo aggiuntivo, la fascia bassa è un po’ più cara di altre complicazioni come il cronografo. Per portarsi a casa uno di questi calendari bisogna spendere anche quattro volte il costo di un segnatempo movimentato da un ETA-Valjoux 7750.
Del resto stiamo parlando di una categoria di orologi meccanici che conosce a memoria tutte le lunghezze dei mesi eccezion fatta per febbraio dove si concentra la variazione in più o in meno di un giorno l’anno prevista dal ciclo bisestile che di anni ne dura quattro.
Ecco i 5 migliori calendari completi che ho selezionato.
Link veloci
- Oris Artellier Complication
- Junghans Meister Kalender
- Jaeger-LeCoultre Master Calendar
- Blancpain Villeret Quantème Complet
- Vacheron Constantin FIFTYSIX
Oris Artellier Complication
Oris è riconosciuta dalla comunità di appassionati come uno tra i marchi dal miglior rapporto qualità prezzo. Il primo Artellier Complication è del 1991, ma recentemente è stato completamente rivisto.
La cassa in acciaio misura 40.5 mm. La versione che ho scelto è la ref 01 781 7703 4054-07 5 21 71FC che con il quadrante nero offre un look classico senza essere troppo formale. Belle le sfere intonate con gli indici a freccia e le fasi lunari sulla base di un disco azzurrato.
Calibro a carica automatica Oris 781 su base Sellita SW-200-1 (che rappresentando un’eccezione dovrebbe montare un modulo per lo meno progettato in-house). Fornisce tutte le funzioni del calendario completo con in più un secondo fuso orario che segna anche le indicazioni giorno e notte. Un vero best buy.
Prezzo: 1.850 Euro
Junghans Meister Kalender
Junghans è un altro campione di convenienza e il Meister Kalender non smentisce questa regola.
La sottile cassa in acciaio misura 37,7 mm. Con un volto dagli evidenti stilemi scolpiti dalla mano leggera del Bauhaus anche la visualizzazione delle indicazione del calendario ci guadagna.
Movimento J800.3 personalizzato da Junghans ossia il rinomato ETA 2824-2 cui sono stati aggiunti elementi decorati dal marchio più un modulo Dubois Depraz 9310. Disponibile anche in altre colorazioni.
Prezzo: 1.990 Euro
Jaeger-LeCoultre Master Calendar
Rispetto ai primi due si sale molto di prezzo ma questo calendario completo è un Jaeger-LeCoultre. Il Master Calendar in acciaio è uno degli entry-level riferito a un prodotto di manifattura (sino a 7.000 Euro siamo in zona movimento base ETA o Sellita + modulo DD).
La collezione Master non ha più bisogno di presentazioni: incarna i classici segnatempo anni ‘40 e ’50 che spesso a quei tempi proliferavano di appunto calendario annuale più fasi lunari.
Qui tutto è molto elegante e equilibrato: datario a lancetta, giorno e mese nelle tipiche finestrelle, piccoli secondi che contengono le fasi di Luna.
Cassa da 39 mm monta il Calibro di manifattura 866/1 introdotto nel 2013 ma che prova lo sforzo della Maison a creare un nuovo movimento che oscilla a 4 Hz, ma che come disposizione degli organi riprende il più possibile quelli che l’hanno preceduto.
Prezzo: 9.650 Euro
Blancpain Villeret Quantème Complet
Il calendario completo è una complicazione basica per una manifattura come Blancpain, tuttavia sin dagli anni ’80 il triplo calendario è una delle firme della Maison. Molto elegante perché riporta i codici della collezione Villeret questa versione in acciaio presenta una cassa da 40 mm.
Il quadrante bianco mostra molti altri elementi classici Blancpain; i numeri romani reinterpretati, le sfere scheletrate e la famosa lancetta a serpentina che qui è utilizzata per segnare la data.
A muoverlo è il Calibro di manifattura 6654 un lontano discendente dei Calibri 1150 e 1151 Frederic Piguet. È provvisto di uno speciale dispositivo che impedisce tutte le regolazioni del calendario prima e subito dopo la mezzanotte per evitare danni. La spirale del bilanciere è in silicio. È disponibile anche con cassa in diversi metalli preziosi.
Prezzo: 14.210 Euro
Vacheron Constantin FIFTYSIX
Concludo l’articolo con la nuovissima collezione Vacheron Constantin FIFTYSIX presentata a gennaio 2018. Un paio di gradini più in alto di tutte le reinterpretazioni dei calendari completi degli anni 40/50 questo segnatempo trae ispirazione estetica in particolare dalla ref. 6073 del 1956 che al tempo era dotata del Calibro 1019/1, uno dei primi segnatempo a carica automatica della Maison.
Sullo splendido quadrante monocromatico con doppio effetto opalino ci sarebbe già da perdere un occhio dietro l’altro. La data è segnata con molta discrezione da una sfera su una scala di 31 numeri posizionata sul rehaut. La cassa in acciaio misura 40 mm.
In questa collezione tutto è magicamente al posto giusto, sia le indicazioni, sia le proporzioni di anse e lunetta che sembrano controllarsi a vicenda. È mosso dal Calibro Calibro 2460 QCL/1 dotato di massa oscillante scheletrata in oro 22 carati, decorata con l’emblema della croce di Malta.
Prezzo: 22.100 Euro
Note finali
Si conclude qui questo assolo sul calendario completo: anche in questo caso non ci sarebbe alcun problema a citare altri pezzi ma ovviamente salendo ancora di prezzo.
L’intento era quello di fare una panoramica sui calendari estesi realizzati con ETA e similari e poi passare a quelli di manifattura. Ho tralasciato altre versioni combinate più costose, magari fabbricate da marchi più famosi, proprio perché dal lato movimento erano pressoché sullo stesso livello dei primi due da meno di duemila euro.
Ho volutamente saltato i segnatempo che combinano calendario annuale, fasi lunari e cronografo: questo sarà magari oggetto di un altro post.
Lascia un commento e se ti va aggiungi i tuoi calendari completi preferiti.
Salve, avrei una domanda: il calibro Miyota 9100 ha prima vista un calendario annuale. Tuttavia mi sorge il dubbio che le complicazioni servano solo a mostrare GIORNO, MESE, DATA e quindi necessitino della solita correzione mensile. Mi saprebbe confermare questa cosa?
Questo calibro è montato anche su orologi Parnis da 200€, questa cosa fa venire ulteriori sospetti.
Saluti.
Ciao Mauro grazie per il commento. Il movimento Miyota 9100 fornisce di sua natura (quindi se utilizzate tutte le funzioni previste di fabbrica) ore, minuti, secondi al centro; data, giorno della settimana, 24 ore in contatori circolari segnati da lancette, e a ore 12 un indicatore retrogrado della riserva di carica. Essendo un calendario annuale necessita di una sola correzione all’anno per regolare l’inizio del mese di marzo.