(Prima edizione 26-10-2009) Non c’è un solo appassionato, o non, di orologi da polso che non abbia mai desiderato di possedere un Rolex. Anche chi non conosce nei dettagli il cammino della Maìson di Ginevra, così costellato nel passato da scoperte ed innovazioni, non sfugge a questo dogma.
Stamane invece di scrivere di novità e di eventi, ho deciso di condividere con voi solo dei pensieri: non vogliatemene a male proprio perchè è anche Lunedì…
Oggi Submariner, GMT-Master, Explorer e Daytona nati al tempo come strumenti sportivi, si sono evoluti in orologi symbol per ogni occasione. Eppure dietro alla sicurezza che emana la linea di uno di questi modelli, che hanno un design che sembra essere “da sempre” esistito, c’è ancora più che una semplice impronta del suo geniale ed esplosivo fondatore: Hans Wisdorf. Egli morì nel 1960 e, se facciamo un po’ di dietrologia – che in piccole dosi può anche essere costruttiva – “scopriamo” che tutto, o quasi, sembra per Rolex essersi fermato dopo la sua scomparsa.
Vado Velocemente: la cassa completamente impermeabile Oyster con la corona a vite è del 1926, nel 1931 arriva il brevetto Oyster Perpetual, nel 1937 introduce nello Zerograph il concetto di “ghiera regolabile” antesignana di quella che a partire dagli anni ’50 equipaggia i modelli sportivi, nel 1953 il primo Deep Sea supera la soglia dei 3.000 metri di profondità. Nel 1953 arriva il Turn-O-Graph, molto diverso dalla serie attuale, ma la sua cassa sarà utilizzata lo stesso anno per il primo Submariner e, l’hanno dopo nel 1954, arriva il primo GMT-Master con ghiera in bachelite. Alla fine del 1960 arriva la Ref. 6239 il cronografo Cosmograph, praticamente identico al Daytona.
Da quando “il suo papà” se n’è andato sono passati quasi 50 anni, quali sono state le novità da potersi chiamare propriamente tali? Poche. Non penso proprio che in quest’ ultimo mezzo Secolo siano mancate nè le idee nè le persone: i pochi che hanno avuto la fortuna di vedere i suoi stabilimenti non hanno poi solo descritto che Rolex è da sempre il più grande consumatore di oro della Svizzera e la Maìson o che certifica il più alto numero di Cronometri COSC all’anno. Eppure questi sono i fatti, nonostante la flessione economica spinga sempre di più le aziende di diversi campi a continuare a tirar fuori una novità dietro l’altra, per invogliare il consumatore, c’è chi sceglie e programma senza eccezioni di stare quasi immobile.
Stiamo per entrare negli ultimi dieci anni che separano la casa dall’anniversario del Centenario dalla sua nascita avenuta nel 1920 e ne saranno cambiate negli ultimi cinquant’anni di persone nel suo management. Eppure…
Così tanto criticata dai puristi, da chi si sente un acculturato nel campo, così imitata e contraffatta, a Rolex si deve riconoscere la capacità di trarre ancora oggi, più di chiunque altro, il meglio dai suoi orologi migliorandoli all’interno del loro profilo che rimane sostanzialmente immutato. Da tempo il suo profilo non dà cenni di muoversi neanche di un millimetro, ma nonostante i prezzi è un “silenzio” che crea oggi ancora tanto “assenso”.
Una risposta
Bene molto bene
Anzi tutto bene
Rolex
Io
La famiglia
Grazie
Molto bene x tutti noi
Ha ragione lo spermatozoee
Io sono tu sei noi siamo
E noi umili confronto in voi
Io do sempre pulizie nella mia azienda
Entro quando voglio e vado via quando voglio
Si avete capito bene
Ma io do i cencio e pulisco io in azienda sono il subalterno
Umiltà prima di parlare
Poi oggi scusatemi
Sono accerchiato da celebro leso
Io li amo