AGGIORNAMENTO del 21 febbraio 2013 Video orologio Daniel Roth Master
Retrograde revisionato
Dopo un accurato intervento di manutenzione sul Daniel Roth Master Retrograde,
tutti coloro che hanno un occhio più esperto potranno notare la differenza in
questo ultimo video nel salto retrogrado della lancetta delle ore (molto più
rapido e senza scatti rispetto al video precedente e antecedente alla
revisione).
Articolo
Vorrei un George Daniels..!!
Forse ho già strappato una risata a qualche consumato estimatore del Maestro.
“Hai detto niente!” mi direbbero ..perchè ironicamente è vero: Pretenderei troppo, mi rendo conto; ma concettualmente ho detto tutto.. e in pratica è solo un sogno!! Uno di quelli che non si può realizzare. E’ impensabile per un povero appassionato come me arrivare a far proprio un orologio costruito interamente a mano dal grande George Daniels e in perfetto stile British!
Ma non demordo, posso trovare un orologio che tragga ispirazione dai manufatti del Maestro Daniels, penso tra me e me! George Daniels è stato ed è tutt’ora il mentore di molti orologiai contemporanei, ci sarà qualcuno che segue il suo inconfondibile stile!?!
Bello sarebbe un Roger Smith.. !!
Che dico, dimentico sempre di essere un povero appassionato ed un sognatore!
Ma non demordo, ci sarà un bravo orologiaio che abbia saputo racchiudere in un segnatempo tutto quello che cerco io!
Bello sarebbe un Daniel Roth… un vero Daniel Roth… rari certo quelli dei primi anni ’90 ma con un po’ di fortuna?!?!
Ne ho visto uno, un Master Retrograde, l’ho preso in mano, l’ho provato al polso, mi ha fatto sognare, emozionare! E’ questo:
Sì, avete visto bene, è retrogrado ed è elegante, per me questo rappresenta l’eleganza in persona! Non è un eleganza pura, a me piace definirla “eleganza sofisticata”.
Per questa volta, lasciatemelo fare, vi racconto le mie emozioni personali, una pagina del mio diario!
…Questo segnatempo racchiude le caratteristiche che più desidererei in un orologio elegante e sofisticato se ne dovessi avere solo uno! Quindi vorrei un solo tempo ma con una particolarità insolita nella meccanica , che in questo caso è rappresentata dalla complicazione delle ore retrograde e saltanti.
Poi lo vorrei con un forte richiamo all’antica scuola inglese ..con numerazione romana incorniciata, diverse lavorazioni sul quadrante, contatori leggermente decentrati, grande secondiera ( un po’ alla George Daniels), direi che l’influenza è molto British su questo Daniel Roth e ricorda moltissimo il primo orologio da tasca retrogrado costruito interamente a mano da George Daniels per il suo amico Cecil Clutton!
Poi vorrei una cassa di difficile realizzazione e questa lo è..! Il disegno della stessa è un’idea di Daniel Roth ed è diventata il riferimento più riconoscibile della Maison Roth anche ai meno esperti proprio per la sua originalità. Viene definita cassa a doppio elisse e per comprenderne la difficoltà realizzativa sarebbe anche sufficiente osservare come sono ben inserite ed integrate le anse. Negli anni ’90 era una cassa innovativa, ora è anche un’icona.
Vorrei un quadrante finemente lavorato, ottime finiture manuali sia fuori che dentro l’orologio! Vorrei un pezzo numerato, prodotto in pochi esemplari, esclusivo, vorrei conoscere la storia dell’orologiaio che lo ha costruito e in questo Master Retrograde C127 puoi star certo che le mani ce le ha messe Daniel Roth in persona!
Potendo, vorrei anche conoscere di persona l’orologiaio che ha costruito il “mio” orologio e in questo caso, ad oggi, sarebbe possibile!
Vorrei un orologio elegante con le giuste proporzioni, che se ne stia tranquillamente sotto il polsino in modo discreto, perchè l’eleganza rimane eleganza sempre e lo è ancor di più quando non viene esibita! Vorrei un orologio che sia riconoscibile solo agli intenditori per l’originalità del suo creatore!
Vorrei un orologio prestigioso di quelli che metteresti tranquillamente andando, solo per fare un esempio, ad un convegno di orologiai sapendo che farebbe la sua bella figura, che non ti farebbe sentire fuori luogo… anzi..!
Vorrei l’orologio di un cabinotier! Perché essendo un sogno voglio esagerare!
Vorrei un orologio che venga snobbato da molti…. Non capito da tanti solo perché non sono appassionati di questo genere … da chi non ha mai studiato le influenze di Joseph Knibb ad Abraham Louis Breguet, da chi usa gli orologi solo come ornamento (più che legittimo) senza interessarsi alla storia dell’orologeria stessa!
L’idea di Daniel Roth era quella di orologi contingentati in pochissimi esemplari, lavorati a mano con finiture di altissimo livello su ebauches storiche difficilmente reperibili come ad esempio Lemania 27NL nel caso specifico con modifiche su ponti, platine e aggiunta di moduli interamente progettati e costruiti in casa!
Vorrei avere un orologio con una sua personalità, originale ma che al tempo stesso lasci intravvedere in alcune sue parti l’influenza di un mentore per l’orologiaio stesso che l’ha costruito. Vorrei un orologio che “parlasse da solo” ad un appassionato che lo nota su di me senza dover essere io l’intermediario. Vorrei un orologio costruito da un orologiaio che sia semplicemente un inno all’orologeria stessa e alla sua tradizione artigianale che un Maestro tramanda all’allievo.
Vorrei ricevere le critiche e notare lo sghignazzo beffardo di qualcuno che si vanti di essere “IN” dicendo a me che sono “OUT” per il mio orologio troppo retrò, fuori moda!?! Magari sentirmi dire: “Ma cos’è quello? Un vecchio Bulgari?” Non nascondo che questo mi piacerebbe… mi farebbe sentire un fine intenditore.
Nota: Il marchio Daniel Roth è stato acquisito nel 2000 dal Gruppo Bulgari s.p.a http://www.bulgari.com.
Vorrei un orologio manuale perchè la ricarica è un mio diritto da appassionato, voglio quel rito quotidiano che mi lega a doppio filo con l’orologio… (senza nulla togliere alla bellezza degli automatici, non è una questione tecnica, solo una mia preferenza perchè io adoro il rituale della ricarica) sentirei la nostalgia se non potessi ricaricare giorno dopo giorno il mio orologio!
Voglio un orologio che sia un solotempo ma complicato. Lo voglio complicato meccanicamente. Una complicazione che mi permetta di aspettare con una certa curiosità lo scoccare della fine di ogni ora perchè in questo Daniel Roth le ore sono saltanti (semi-istantanee). Ma posso avere, in questo orologio, anche due “appuntamenti” al giorno con una situazione che rende l’attesa scalpitante.. L’appuntamento sarebbe alle ore 6 (am-pm) quando la sfera delle ore fa un salto retrogrado di circa mezzo quadrante all’indietro, che spettacolo!!
Video
Mi piace pure l’idea di una lettura non immediata per chiunque, all’inizio forse per nessuno.. ma se io fossi il proprietario avrei modo di conoscerlo bene portandolo spesso, quindi imparare bene a leggerlo! Credo sia gratificante imparare a leggere bene un orologio tale. In questo caso mi farebbe sentire un po’ più esperto degli altri e ad un appassionato fa piacere sentirsi così. La lettura non immediata è un dettaglio che mi attrae, una sfida da cogliere.. poi, alla fine, l’appagamento del renderla una cosa semplice grazie alla quotidianità! Certo qui non si può parlare di lettura complessa o difficile.. è invece una lettura esigente e sofisticata, direi di gusto bizantino!
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Tutti i miei “vorrei” possono essere racchiusi in questo Master Retrograde perché anch’io che scrivo ho le mie preferenze e le mie fisse proprio come voi che leggete.
Daniel Roth è uno dei più grandi conoscitori studiosi ed esperti di Abraham Louis Breguet, ha avuto la possibilità di entrare come orologiaio alla Breguet quando il marchio era stato rilevato da una società per tentare il rilancio di un nome che, come molti altri, era “defunto” causa avvento del quarzo. Curioso l’aneddoto ove al colloquio di lavoro, presso la Breguet, venne chiesto a Daniel cosa sapesse fare; in modo convincente, lui stesso, preferì sottolineare che sapeva esattamente quello che non si poteva fare. Venne assunto e ricambiò dando smalto e prestigio al marchio Breguet ricostruendo grandi complicazione che furono inventate da Abraham Louis come il Tourbillon e modelli come la ref. 3130.
L’influenza di Abraham Louis Breguet (di origini francesi ma viaggiando molto fu a sua volta influenzato dallo stile Inglese) è sempre stata ben presente nelle opere costruite da Daniel Roth che ha colto l’eredità dell’antica scuola Inglese. Daniel Roth fa rivivere lo sitle British nei suoi orologi ma riesce anche a dare loro un impronta inconfondibile e unica, un’anima propria ..
Brevi cenni e curiosità
Daniel Roth ha lavorato presso Breguet dal 1975 al 1988 (prima ancora in Audemars Piguet)
Il 1989 è l’anno in cui Daniel Roth fonda la propria maison indipendente. La regola era imperativa: orologi finemente lavorati a mano, utilizzando ebauches storici di primissima qualità modificati e con moduli interamente costruiti e progettati in casa. Dal punto di vista del design, gli orologi Daniel Roth si distinguono per l’eccezionale profilo della cassa e per le sovrapposizioni e le lavorazioni dei contatori.
Il solo quadrante è spettacolare e la sua realizzazione costava all’epoca moltissime ore di lavoro artigianale. Questo quadrante è interamente realizzato in oro e veniva traforato per intarsiare le cornici dei contatori. Le decorazioni sono a Ligne oltre alle varie incisioni sulle bordature. Ovviamente il minimo errore costringeva a rifondere l’oro e ricominciare tutto da capo. Al termine di queste procedure il quadrante veniva argentato nei contatori e colorato antracite nella parte rimanente. Veniva infine applicata manualmente la colorazione agli indici a punti e alla numerazione romana.
Il tutto veniva fatto rimanendo fedeli ai più rigidi canoni qualitativi. Questo tipo di lavorazioni ci permettono di capire che ogni Daniel Roth era un orologio eccellente ed esclusivo proprio per la cura maniacale dei dettagli e per la precisa scelta di usare antiche tipologie di lavorazione molto complicate ieri quanto oggi. Un orologio costruito da Daniel Roth è molto ricercato dai collezionisti di tutto il mondo ma spesso questi capolavori vengono tramandati di generazione in generazione con orgoglio!
Se rimarrà sempre e solo un sogno avere un Daniel Roth come questo, in fondo, non importa.. Rimane comunque la piacevole conoscenza di sapere che esistono orologi come Lui !!
Attualmente Daniel Roth costruisce orologi con lo pseudonimo di Jean Daniel Nicolas.
Commenti
Che classe.. quel quadrante grigio a Ligne di quel Daniel Roth, e anche Breguet in persona riservava a quelli dei suoi orologi una cura maniacale. Le opere del Grande Maestro Daniels hanno nonostante la sua firma personale ben evidenti gli stessi geni.. Complimenti per l’articolo e per gli esempi che hai scelto.
Grazie a te Roberto che hai compreso a pieno ciò che accomuna grandi maestri del passato come A.L. Breguet e maestri contemporanei come Smith, Daniels, Roth (e ce ne sarebbero ancora da citare)…
Il fascino dello stile inglese che influisce sull’estetica dell’orologio… oltre alla maniacale cura per il dettaglio, alle tecniche utilizzate e alla passione per le lavorazioni manuali… Sono tutti grandi orologiai che hanno costruito grandi orologi..
Ciao, complimenti per la scelta del retrograde. Io le revisioni le faccio da un orologiaio della mia zona, a Treviso, Antica Orologeria Zamberlan, professionista esperto ed attento.
Caro Miche..è stato un piacere leggere questo articolo ,, capire le tue emozioni e capire ancor di più cosa vuol dire amare un orologio per un appassionato e saperlo descrivere con cura maniacale e attenzione ai particolari che poi a noi tutti appassionati piace sapere..come già ti avevo detto ,, trovo questo Daniel Roth un orologio fantastico ,, la sua cassa è di un armonia unica e come ben sai è un modello di cassa che a me piace tantissimo..protagonista e nello stesso tempo discreta e razionale..insomma un qualcosa di incrociato che in pochi altri Maestri sono riusciti a fare…per certi versi penso al Maestro Gerald Genta che con semplicità e intuito è riuscito a disegnare fra le casse più belle che esistono…Daniel Roth ci è riuscito benissimo disegnandone una sola , ma unica per fascino e sobrietà..la sua meccanica è fantastica…poche volte ho avuto modo di vedere la complicazione retrogada in funzione..ma quelle poche volte mi sono emozionato nel pensare che una lancetta possa “riscappare via” ( perdonami il termine ma lo trovo simpatico ) in quel modo..le finiture sono fantastiche ,, ho riguardato altre foto sulla rete e devo dire che mi hanno sbalordito per semplicità e complicazione tutto nella solita veste..insomma un bel caratterino a livello di finiture….ahhaahah…il quadrante come ben lo hai descritto è un qualcosa di sublime , lo stile Inglese la fa da protagonista ma con una maestria che pochi altri avrebbero saputo fare..insomma potremmo stare qui ad ore a elencare tutte le bellezze di questo segnatempo , che come termine trovo un po riduttivo in certi casi…che dire di più ??? Miche…come sempre dimostri che la tua passione e la tua cultura va oltre ogni limite ,, sai presentare un orologio come pochi lo sanno fare e quindi penso che il sogno e desiderio avuto sia normale per un grande appasionato come te…
E’ raro imbattersi in un articolo nel quale l’autore riesce a trasmettere completamete le sue sensazioni, i suoi sogni e le sue passioni, oggi mi sono imbattuto in uno di questi. L’orologeria è passione e, avvolte, ci dimentichiamo che anche i blogger ed giornalisti sono degli appasionati, come e forse più dei lettori. Intervenire su questo articolo è difficile, in quanto di rischia di scadere nel banale e/o ripetere ciò che altri hanno già esplicitato con maggior forza, ma purtroppo o per fortuna, ho avuto il piacere di asservare questo gioiello dal vivo, e qualche centesimo di secondo è bastato perchè fosse amore a prima vista, non poteva essere altrimenti. Si è già detto della qualità del cesello del dial che non è peregrino definire “opera d’arte”, ci siamo soffermati sul design unico della cassa, oppure si potrebbe parlare della difficoltà nel realizzarla, cassa contraddistingueva questa azienda, come l’ottagono contraddistingueva la Maison Gerald Genta. Si è parlato della manifattura del calibro Lemania 27NL, che veniva smontato per ogni singolo pezzo per poi essere rifinito con una maestria che aveva pochi eguali per l’epoca. Si potrebbe parlare della “quantità” del metallo nobile utilizzato, cosa che da sola basterebbe a dimostrare che in questo “pezzo di storia e di arte orologiera” niente era fatto per risparmiare tempo e denaro. Ma voglio soffermarmi su un dato, e cioè, che senza questo articolo alcuni di noi lettori avrebbero perso, inevitabilmente, nei meandri della propria memoria il ricordo di questa splendida opera d’arte, oppure che dei giovani appassionati non avrebbero saputo dell’esistenza di questa maison e del suo geniale maestro orologiaio, perchè come già accennato, l’identità Daniel Roth non esiste più, un patrimonio di creatività è stato svenduto agli interessi del mercato. Pochissimo oggi è rimasto dell’inprinting che il grande maestro aveva dato alla sua azienda, e questo articolo ha avuto il pregio di ricordare un uomo, con il suo lavoro e di documentare la sua arte.
Grazie Michele e grazie Orologi di classe, a nome di tutti noi appassionati che ancor oggi vediamo in appena quattro centimetri quadri, poesia, arte ed ingegno.
Posso dire pubblicamente di aver parlato a lungo con Michele riguardo a tutti i temi affrontati nell’articolo, lui ha magistralmente tessuto un discorso sotto forma di monologo, rendendo tutti noi appassionati partecipi del suo pensiero introspettivo che ha come oggetto l’orologeria di nicchia e la storia dell’orologeria…. Leggiamo di Roth, Daniels, Clutton, Knibb, Breguet, di influenze stilistiche a catena, e tutto questo turbinio di elementi e personalità debordanti sono racchiusi all’interno di un segnatempo quasi sconosciuto, demodè, semplicemente snobbato… Questo articolo rappresenta il superamento del confine materico riferito ad un semplice segnatempo, a volte, e questa è l’occasione, una cassa stravagante ed insolita brevettata dal maestro Roth racchiude in soli 35x38mm un micromondo che rappresenta appieno lo spirito più puro del termine appassionato, che necessita di una cultura orologiera adeguata per carpire al meglio il significato enorme di queste opere manufatturiere….
Spirito d’estasi orologiero…
Un saluto a tutti gli appassionati di questo meraviglioso e variegato mondo…
che orologio!! e quanta passione traspare da questo articolo del caro Michele…..penso sia superfluo difronte a questa opera d’arte fare i complimenti – lo considero un orologio personale e mi spiego: e’ uno (secondo me) di quei orologi che deve piacere a chi lo possiede ….non importa sia bello … blasonato ecc ecc il rapporto diventa personale e il gusto di guardarlo diventa una sorte di rapporto intimo tra te e l’orologio. complimenti Michele un pezzo come ho gia’ detto che e’ un opera d’arte
pilotiwc73
Bhe… ragazzi, io non ho parole.. avrei voluto rispondere ad uno ad uno a tutti voi ma i vostri interventi si commentano da soli per la loro intensità e la vostra competenza, vedo che questo orologio non fa sognare solo me e questo mi fa piacere!! Non servono molte altre parole da parte mia e sarò breve
Ringrazio Tommykimi perchè mi ha fatto piacere scambiare privatamente le nostre opinioni su questa orologeria e gli riconosco una competenza in merito letteralmente “fuori dal comune”! Un pozzo infinito di sapere e passione..
Ringrazio Lorenzo per le belle parole che ha speso nei miei confronti ma anch’io ti riconosco la sostanza della tua passione per l’orologeria tutta.. anche tu non ti sottrai mai ad esprimere le emozioni che gli orologi ti sanno trasmettere e i tuoi commenti li seguo sempre con attenzione e piacere..
Ringrazio Vincenzo perchè è un vero appassionato con molta esperienza, sa essere obbiettivo e costruttivo anche dove l’orologeria non incontra i suoi gusti personali..anche se non è questo il caso, so quanto ti è piaciuto questo orologio!
Ringrazio Mirko, anche lui appassionato fino all’osso e che traspare tutta quando parla dei suoi orologi e di ciò che gli piace..
Grazie a tutti per il vostro giudizio sul Master Retrograde C127, per aver espresso il vostro parere molto positivo sia sulla meccanica che sulla cassa e sul quadrante… per apprezzarne le finiture manuali e comprenderne la bravura e la capacità artigianale delle stesse..
E’ vero… si potrebbe andar avanti per ore a parlarne.. io l’ho già fatto dilungandomi nell’articolo stesso ma mi sembrava il minimo e non è certo mia intenzione fermarmi qui, sono certo di poter portare ancora esempi simili, in futuro, di un orologeria che adoro!
articolo molto interessante e davvero ben scritto, orologio di rara bellezza ed eleganza. i miei più sinceri complimenti per entrambi 😀
Bell’articolo…. Daniel Roth lo merita.
Peccato una fine così ingloriosa… e chi possiede come me un suo “pezzo” dell’inizio anni ’90, il BB 2147 Chrono a carica manuale, pagato una follia (in FSV) a quel tempo, e oggi quasi invendibile se non a prezzi indignitosi. 🙁
Angelo il tuo Chrono è un orologio per appassionati e non per commercianti … chi ce l’ha sa di cosa è custode… è custode di arte allo stato puro, di artigianalità, di maestria… questi orologi Daniel Roth sono scrigni di sapienza, bravura e vero stile…
Questi orologi rappresentano lo spirito più puro del collezionismo, quello fatto di rarità, perizia con cognizione di causa, ricerca e profondo studio!
Qui non è una questione di soldi, la ricchezza dell’animo, per un uomo, non è determinata dalla ricchezza economica… lo stesso vale per l’arte e per l’orologeria, questa in particolare che un anima ce l’ha..
Attualmente Daniel Roth non è scomparso come si può pensare… anzi.. credo abbia trovato la sua dimensione allontanandosi dal marketing facendo orologi stupendi e sono in pochi a saperlo (io stesso sono riuscito a studiarli e comprenderli solo recentemente), non partecipa alle fiere.. non fa pubblicità ma raccoglie ugualmente e con la discrezione che compete a chi si intende di eleganza raffinata, una nicchia di clienti molto molto facoltosi che prediligono l’arte alla moda….
Ciao
Ho un Retrograde uguale al tuo. Dove hai fatto fare la revisione se posso chiedere?
Grazie