Andreas Strehler Sauterelle à Lune perpétuelle 2M
Andreas Strehler vive sulla Luna, o comunque di certo non sulla Terra. Qui nessuno è capace di stargli dietro nel calcolo delle fasi lunari, naturalmente mi riferisco agli orologi meccanici. Con il suo precedente Sauterelle si era “fermato” a una precisione che richiedeva la correzione di un giorno ogni 14.189 anni, ma in un anno possono cambiare tante cose… Almeno questo è ciò che ha mostrato a Baselworld 2015.
Così nel dicembre 2014 il Guinness dei primati ha sancito che il nuovo Sauterelle à Lune perpétuelle 2M, di giorni nel calcolo del mese sinodico ne perde sempre uno, ma siamo passati a 2.060.757 anni. Quale sarà il prossimo passo dell’orologiaio indipendente AHCI di Simach (CH)? Un giorno ogni eternità? Un po’ difficile da verificare. Ma andiamo con calma.
Come ha fatto Andreas Strehler a costruire l’ennesimo orologio meccanico cui calcolo delle fasi lunari è il più preciso del mondo? Semplice, per modo di dire: il Professore di astronomia Robert Baggenstos ha eseguito i calcoli, con le deviazioni che comportano le fasi di Luna in un periodo di tempo che sembra quasi impronunciabile, e il bravo orologiaio ha realizzato un treno di ruote che fosse in grado di seguire quelle formule.
Orologiaio indipendente di professione, ma appassionato di informatica tanto da programmare con disinvoltura in diversi linguaggi, Andreas era senz’altro molto predisposto a imboccare la strada della precisione – quasi assoluta – nel calcolo delle lunazioni. Bisogna comunque sempre tener presente che per quanto alto, si parla sempre di un potenziale di una singola persona e che non ha certo a disposizione i mezzi di un marchio di orologeria di lusso, ne tanto meno di un grande gruppo orologiero. Ma le menti indipendenti in orologeria sono anche questo.
Il problema del calcolo delle fasi lunari
Ora provo a spiegarti brevemente come vengono calcolate in un orologio meccanico le fasi lunari e le problematiche legate al conseguimento della precisione di questa misura.
Per centinaia d’anni il calcolo meccanico delle fasi lunari è sempre stato affrontato facendo saltare giornalmente una ruota da 59 denti. Detta ruota saltando di un dente ogni 24 ore si trova a effettuare una semi rotazione ogni 29 giorni 12 ore e 2,8 secondi. Questo calcolo si porta dietro uno scarto di +44 minuti a ogni lunazione per un totale di 8,81 ore all’anno.
Non potendo usare una singola ruota con numero di denti più ottimizzati di quella sopra descritta, la soluzione è nel creare un treno di ruote che per esempio come nel Daniel Roth Athis Moon 2134 prevede 3 elementi mobili: il primo effettua una rotazione completa in 24 ore trascinando in 7 giorni il secondo disco, il quale muove a sua volta il disco della Luna, munito di 135 denti. Quest’ultimo compie una semi rotazione in 29 giorni, 12 ore e 45 minuti. Così l’errore relativo si riduce a -0,02 ore, pari a 12 minuti all’anno. La precisione del meccanismo risulta notevolmente accresciuta: a questo Daniel Roth basta effettuare una sola regolazione ogni 125 anni.
Con il passare del tempo, e recentemente, sono stati creati esempi assai più performanti come quello – guarda caso di nuovo opera di un orologiaio indipendente, e professore di matematica Ludwig Ochs che, grazie anche alla padronanza degli ingranaggi epicicloidali, è riuscito con soli 5 pezzi a calcolare le fasi lunari perdendo 1 giorno ogni 3.478,27 anni!
Il meccanismo da 1 giorno ogni 2,060,757 anni
Andiamo avanti. Se matematicamente parlando passare da 1 giorno su 14.189 anni a 1 giorno su oltre 2 milioni di anni si traduce nell’aggiustare delle formule, e non dico sia alla portata di tutti, le cose si complicano e di parecchio quando dalla teoria si deve passare alla pratica e quella pratica è sempre e solo un gruppo di ingranaggi di metallo.
Qui i limiti sono rappresentati soprattutto dallo spazio a disposizione che in un orologio da polso è sempre assai ridotto. Strehler è riuscito a fare “un salto” a 2.060 e oltre anni, imponendosi di non ingrandire la cassa. Tuttavia per ottenere il risultato egli ha dovuto non solo riprogettare completamente il modulo, ma anche tutto il Calibro decidendo di riallocare sia la sua posizione, ma anche quella dello scappamento.
Per ora, o forse mai, altri dettagli sul funzionamento di questo prodigioso treno di ingranaggi sono segreti, salvo sapere che è formato da 4 ruote.
Dovendo muovere diversi componenti, e necessitando perciò una notevole energia, per far si che la cosa non si ripercuotesse negativamente sulla precisione di marcia, il Calibro a carica manuale del Sauterelle à Lune perpétuelle 2M – come per il modello precedente – è munito di un dispositivo tradizionale di forza costante denominato Remontoir d’égalité spiegato qui che permette di far arrivare energia sempre fresca e regolare allo scappamento. Questo segnatempo è disponibile sia in oro rosso, come vedi nelle foto, sia in platino.
Quest’anno durante il mio appuntamento a Baselworld 2015 con Andreas non ho potuto fotografare live l’orologio che esteticamente è assai simile al Sauterelle dell’anno scorso. Tra le altre novità 2015 il geniale orologiaio indipendente ne presentava una forse più abbordabile per noi appassionati, ma non meno interessante.
Andreas ha realizzato un libro-biografia in lingua inglese dei suoi primi 20 anni di orologeria di 176 pagine (cui con dedica non mi sono lasciato sfuggire) che si può acquistare per 52 Euro (+ spese di spedizione) a questo link sul sito web dell’editore.
Allora per la prossima “limatina” agli oltre due milioni di anni di precisione delle tue fasi lunari, mi raccomando ci vediamo il prossimo anno Andreas!
Visita il suo sito web http://www.astrehler.ch/
contaminuti