Breguet acquista all’Asta 2 orologi per 7 milioni di Franchi

La manifattura si è aggiudicata a un'asta Christie's due suoi segnatempo, i più costosi finora sia da lei acquistati sia in assoluto.

di Massimo Scalese 2 MIN LETTURA

 

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La manifattura Breguet ha comprato all’asta Christies di Lunedì 14 maggio scorso, due orologi eccezionali per circa 7 milioni di franchi svizzeri. I due esemplari sono i segnatempo Breguet più costosi mai acquistati sia dalla Maison sia in assoluto.

Breguet N° 2667 - orologio da tasca a risonanza

Il primo dei due, la referenza N° 2667 è stato pagato oltre 4 milioni di franchi svizzeri. Si tratta di un orologio da tasca dotato di due movimenti che funzionano sincronizzati tra loro sul principio della risonanza (leggi un approfondimento a proposito – qui – in un articolo articolo di Michele Tonon). Uno dei più complicati e rari mai costruiti dal maestro. La cassa è in oro giallo 18 carati, i quadranti sono due: sul primo a sinistra il giro delle ore è rappresentato da numeri arabi – naturalmente con cifre Breguet, sul secondo da numeri romani.

Breguet N° 4111 - Grand Complication

Il secondo, la ref. N° 4111, è un orologio da tasca a Gran Complication che risale al 1827, circa quattro anni dopo la morte del genio. Dotato di ripetizione, a richiesta suona ore, le mezze ore, i quarti e i semiquarti. Inoltre, possiede un calendario annuale e un calendario perpetuo e, per ultimo, la magica complicazione dell’equazione del tempo in grado di segnare vicino al tempo solare medio (l’ora convenzionale) il tempo solare reale. La manifattura di L’Abbaye ha dovuto sborsare 2.500.000 franchi svizzeri per poterlo riavere.

contaminuti

 

Commenti

  1. Sono magnifici, chissa’ se da questo acquisto ne deriverà in futuro per Breguet un orologio a risonanza da polso?! Sarebbe interessantissimo.

  2. Grazie! Sono d’accordo! Sicuramente il N° 4111, per quanto sia stato pagato “meno” del N° 2667, è in realtà un evoluzione complicatissima del primo! Probabilmente Breguet lo aveva progettato e/o iniziato, ma non è riuscito a terminarlo. Evidentemente il maestro credeva molto nel principio di risonanza, e molti – per fortuna – ci credono ancora come David Walter (leggi l’articolo di Tonon – linkato sopra..) per la “grossa orologeria”, ma – divagando – anche gli stessi François Pascal Journe con il Chronometre a Resonance o Beat Haldimann con il suo (doppio) tourbillon – a risonanza che puoi vedere in un video QUI.

    Io dico che dopo questi acquisti (in realtà anche il secondo di questi antichi segnatempo funziona a risonanza) ce lo dobbiamo aspettare da Breguet un orologio da polso che sfrutta gli stessi principi! Magari è già pronto e in manifattura aspettavano solo di fare questa mossa. Speriamo di avere presto fotografie più dettagliate di questi due segnatempo storici!

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