Io e Il The Longines Saint-Imier Retrograde Moon Phases ci conosciamo ”dal giorno del suo battesimo”.. Davvero! Quando ci incontrammo la prima volta nella “shooting room” dello stand Longines a Baselworld 2012, eravamo però entrambi di fretta. Il “mio tempo” – lì dove si usa fare le fotografie – era breve: fuori, molti giornalisti stavano aspettando di vedere da vicino le prime novità della collezione Saint-Imier cui quest’anno si sarebbe presa parte dell’onere di portare sul polso l’anniversario dei 180 anni di Longines. Dall’altra parte “lui” era “appena stato terminato” in tempo per Basilea, cuore meccanico compreso, fatto di 4 funzioni retrograde più le fasi di Luna.. Un quadro piuttosto “complicato”, soprattutto da capire in fretta! Così ci siamo dati un “appuntamento a lungo termine”. Alla fine dello scorso mese, arrivato dalla sede, il Longines Saint-Imier Retrograde Moon Phases è stato al mio polso per qualche giorno prima di ripartire di nuovo per tornare a casa sua. Ecco la mia recensione.
Prima di iniziare un brevissimo accenno sul marchio Longines, oggi dopo 180 anni di storia. Marchio molto conosciuto nel mondo e venerato nel nostro paese, non solo per le sue pietre miliari come – per citarne solo un paio – i cronografi monopulsanti e l’invenzione del cronografo flyback, specialmente quest’anno ha proposto un numero davvero impressionante di novità. Per chi non lo sapesse gli orologi Longines afferiscono a quattro grandi famiglie: Elegance, Watchmaking Tradition, Sport and Heritage. Il primo è focalizzato su orologi sobri ed eleganti, mossi sia da movimenti meccanici, sia al quarzo con diverse varianti sia di materiali sia di dimensioni. Per fare un’altro esempio dalla parte opposta troviamo la famiglia Heritage che con gli odierni cronografi a colonna e le riproduzioni fedeli e senza compromessi di orologi militari da 47 mm ricorda alcuni tra i più importanti momenti del suo passato. Saltando al The Longines Saint-Imier Retrograde Moon Phases, esso appartiene alla linea Watchmaking Tradition nata per ricordare le tradizioni di un marchio che, nei suoi 180 anni di vita, ha attraversato i tempi – guerre e crisi comprese – e insieme ad essi è mutato diventando “da un’azienda familiare a un marchio globale”. Questo è tra l’altro la traduzione del titolo del libro recentemente scritto dal cattedratico Pierre-Yves Donzé.
The Longines Saint-Imier Retrograde Moon Phases – in profondità
E’ il modello di punta della linea Saint-Imier Collection composta da esemplari equipaggiati solo da movimenti meccanici. E’ un orologio molto complicato: sul quadrante disponibile sia nero sia argentè mostra tra ore 1 e ore 5 la data retrograda, a ore 6 i piccoli secondi retrogradi, tra ore 7 e ore 11 il secondo fuso orario retrogrado con scala delle 24 ore, a ore 12 i giorni della settimana retrogradi nonché fasi lunari e indicatore giorno/notte.
La tecnica
The Longines Saint-Imier Retrograde Moon Phases è mosso da un movimento meccanico automatico Calibro A07.L31 sviluppato da ETA per Longines. Cosa c’è di strano? ETA costruisce Calibri per tutto lo Swatch Group, ma per poter marchiare un Calibro con il nome Longines a Saint-Imier hanno voluto un progetto in esclusiva. Così, partendo da altri moduli sviluppati nel passato, ma che non comprendevano tutte le indicazioni richieste, o parte di esse non lo erano come i secondi centrali, si è arrivati allo sviluppo del Calibro L707.
Regolarlo non è difficile. La maggior parte delle operazioni avvengono attraverso la corona di carica che ha tre posizioni e non serve solo per la messa in ora, secondi compresi; con essa si può impostare anche giorno, data e ora, relative a un secondo fuso orario. Per impostare il giorno si agisce sul correttore a ore 2, per la data quello a ore 4. I secondi si bloccano estraendo la corona sino alla terza posizione, per farli ripartire – dopo averli ad esempio sincronizzati con un segnale orario – è sufficiente riportarli nella posizione di partenza. Per impostare le fasi lunari e l’ora del secondo fuso orario retrogrado (lancetta 24 ore) si deve agire sui correttori posti sulla carrure rispettivamente a ore 8 e ore 10.
Osservando dal fondello in zaffiro trasparente la massa oscillante presenta una finitura a Cotes de Genéve con la scritta “Longines” dorata e incisa con caratteri vintage. Sotto di essa si scorge il perlage della platina, realizzato industrialmente, ma uniforme e gradevole.
L’orologio
Come ho scritto sopra The Longines Saint-Imier Retrograde Moon Phases è disponibile con due diversi quadranti: come avrai notato, quello che mi hanno inviato per fare la recensione è il modello argentè abbinato a sfere azzurrate. Dei due è personalmente quello che preferisco mentre – invece del bracciale in acciaio – avrei preferito quello in cuoio, ma è solo questione di gusti personali e si può scegliere serenamente l’una o l’altra soluzione visto che il prezzo non cambia.
La cassa misura 44 mm di diametro che non sono pochi, soprattutto per un orologio dall’aspetto classico. Tuttavia, una volta allacciato, lo sento confortevole. Penso che questo dipenda dal fatto che pur essendo il mio polso di medie dimensioni (ndr. misura 19 cm di circonferenza), le anse sono molto incurvate verso il basso; ciò si traduce nel presentare in lunghezza le stesse dimensioni che si hanno in larghezza permettendo al bracciale o cinturino di avvolgere anche in alto polsi “non da rugby”. Il bracciale presenta 5 file di maglie molto compatte tra loro e, oltre a dare un’aria di robustezza, mi è sembrato leggero. La fibbia deployante è fatta in modo da scompare tra le maglie.
Per la cassa del Saint-Imier Retrograde Moon Phases, la Maison ha voluto ispirarsi fedelmente a un suo modello del 1945. La sua forma è marcatamente cilindrica, con l’elemento centrale che presenta a sua volta uno scalino sia nella parte superiore, sia in quella inferiore per meglio raccordarsi con lunetta e anello del fondello che mostra al centro un vetro zaffiro.
In sostanza, nonostante il mio polso dimostri che i 44 mm non siano così evidenti, non fosse altro per la sua forma e spessore notevoli il mio consiglio è di provarlo bene al polso prima di comprarlo.
Detto questo, un retrogrado è unico da osservare mentre funzionando – o regolandolo – lo vedi scattare da una parte all’altra, e su questo segnatempo ce ne sono ben quattro di queste indicazioni disposte in cerchio come ad abbracciare sotto le ore 12 l’indicatore del giorno e della notte che fa il verso (in piccolo) alla finestrella delle fasi lunari, quest’ultima posizionata subito sopra ai secondi continui che sembrano danzare avanti e indietro all’infinito. Guarda il video che ho girato.
Il video
Conclusioni
E’ un segnatempo che esce dagli schemi abituali della classicità non fosse altro per quanto è complicato. Si rivolge sia a chi vuole qualcosa in grado di incuriosire (anche se stesso quando lo “controlla” senza leggere l’ora – come si fa oggi con un orologio meccanico) per la sua dinamicità, sia a chi in generale apprezza le complicazioni meccaniche.
Il prezzo di listino di 2.740 Eur (ripeto uguale per tutte le versioni sia con cinturino in cuoio, sia con bracciale in acciaio), è particolarmente invitante. A parità di rapporto prestazioni/prezzo non esiste nulla di simile sul mercato, oppure si deve salire di fascia ma la cifra da spendere si moltiplica minimo per dieci.
Concludendo credo The Longines Saint-Imier Retrograde Moon Phases rappresenti al meglio l’anima del marchio che porta con, da una parte una lunga storia e tradizione da raccontare, dall’altra la dinamicità di portare avanti quei valori sempre attraverso nuovi approcci (come questo), sin dai tempi in cui non faceva parte di alcun gruppo orologiero. Dai un occhiata alla galleria di 15 immagini.
A questo link puoi trovare le caratteristiche tecniche
Maggiori informazioni sul sito web Longines.
contaminuti
Commenti
Grazie,Massimo, una recensione completa di tutto; possiedo già il Master calendario completo e fasi luna, ma questo Saint-Imier retrogrado è davvero straordinario!
Ciao perseo, grazie a te per averla letta! Il Master calendario completo, fasi lunari, cronografo e lancetta con indicazione delle 24 ore?! Non sei mica messo male.. Complimenti!