Marc Jenni: “Come Costruisco Un Ponte Di Un Bilanciere In 10 Passi”

Costruire un ponte di un bilanciere è abbastanza laborioso: Marc Jenni ci mostra come con un video e commentando 10 passaggi.

di Massimo Scalese 6 MIN LETTURA

 

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Marc Jenni

In un movimento meccanico il ponte del bilanciere è un ponte assicurato a una sola parte della platina sul quale generalmente sono fissati: in alto il perno superiore dell’asse del bilanciere – dispositivo anti-shock compreso, nella parte inferiore la molla del bilanciere, e a seguire la ruota che – spinta dalla molla prima in una direzione poi in quella opposta – controlla con l’isocronismo delle sue semi oscillazioni la frequenza.

Costruire un ponte di un bilanciere, anzi in un movimento di manifattura prima progettarlo e poi rifinirlo a mano, è un’operazione piuttosto laboriosa.

Marc Jenni ha l’orologeria nel sangue da tre generazioni. L’orologiaio indipendente svizzero ci mostra nel seguente video come realizza un ponte di un bilanciere “comprimendo” 4 ore di lavoro in soli 2 minuti!

A parte che egli è un membro dell’associazione AHCI, tra l’altro il responsabile per la comunicazione, alla prossima occasione – presumibilmente a Baselworld 2015 – vi consiglio di andare a trovarlo. Scoprirete che, anche senza comprare una delle sue opere, Marc è una persona tanto capace quanto piacevole e disponibile. Di più: dopo qualche minuto passato con lui se non fosse per la lingua (nel nostro caso per comunicare usiamo l’inglese), dal suo temperamento quasi stenti a credere che egli provenga dal freddo Nord della Svizzera.

Nel chiedergli di commentare le 4 ore riassunte nel video di prima, ecco dalle sue vive parole da me solamente tradotte i 10 step da lui eseguiti secondo – aggiungo io – la “filosofia Jenni” che personifica la pura “gioia di lavorare”.

1. L’idea e l’ispirazione nascono mentre stai gustando una pizza
Dietro ogni grande idea ci deve essere un incubatore. Qualcosa che sta davanti s tutto… Beh, io personalmente raggiungo il livello massimo della mia creatività presso il ristorante pizzeria locale godendo della pizza del giorno!

2. Schizzi preliminari in compagnia di una tazza di caffè
Dopo che l’idea è nata, ho bisogno di catturarla trasferendola su carta. Questo diventa uno strumento importante e anche l’orientamento necessario per tutte le attività future. Di solito è una tazza di caffè a sostenermi in questa fase di disegno. Stimola anche miei neuroni…

3. Costruzione tecnica in 3D rockeggiando con gli U2
Lo schema è ora su carta, così non resta che dar inizio alla fase successiva: la costruzione tecnica. Mi avvicino a questo passo con la stessa modalità che utilizzo per le mie competenze orologiere.

Per prima cosa disegno virtualmente le parti solide, poi le assemblo come farei in un secondo momento durante la produzione.

E’ fondamentale far si che la progettazione virtuale sia influenzata da ciò che sarebbe possibile realizzare con le macchine e gli utensili che ho a disposizione. In questa fase creativa di un ponte di un bilanciere mi piace ascoltare gli U2, la mia band preferita. Per me riescono a rendere il mondo digitale più dinamico.

4. Preparazione del modello di produzione 2D e l’ascolto di Mike Oldfield
Prima che tutto venga manufatto si ha la necessità di preparare sia un disegno tecnico come riferimento sia un modello 2D per la macchina CNC. Purtroppo il mio CAM non supporta i file 3D quindi devo preparare il file in modo tale che possa in seguito iniziare a istruire il programma CNC. Di solito Mike Oldfield e il suo universo new age è la musica ideale per questo lavoro. Calma e concentrazione.

5. Programmazione della macchina CNC nel massimo silenzio
Per la programmazione CNC ho bisogno di silenzio assoluto. Una voce errata e potresti buttare via tutto il lavoro che verrà eseguito nelle prossime ore! Visto che la macchina fa semplicemente quello che gli si dice di fare, è meglio iniziare subito con il programma corretto. Il mio programma CAM deve tradurre le istruzioni in righe di comando per l’unità di controllo del motore passo-passo.

6. Avvio del processo di produzione del ponte del bilanciere e controllo dei cicli di fresature con un timer Omega
A questo punto si può finalmente premere il pulsante verde “Start” e il processo di produzione inizia. La macchina CNC inizia il suo percorso e si fermerà solo quando il componente è del tutto completato. Dal momento che non posseggo una macchina completamente automatizzata, ho bisogno di cambiare manualmente gli strumenti necessari per le diverse fasi. Al fine di monitorare e controllare i cicli di fresatura e foratura, io uso un vecchio timer Omega.

materiale

7. Pre-assemblaggio, controllo dimensionale e adattamenti con una seconda tazza di caffè
È giunto il momento di verificare ciò che avete realizzato e di adattarlo se necessario. Con una seconda tazza di caffè (o anche il terzo, che conta in ogni caso…) assemblo sia i componenti sia i sotto sistemi. Ogni dettaglio deve essere perfetto. Ci sono ancora un paio di processi da compiere, così qualsiasi errore che accade in questa fase non farà che peggiorare i prossimi passi. Qualsiasi irregolarità si verifichi deve essere notata, adattata al file 3D e al disegno tecnico, e essere rifatta.

8. Disassemblaggio, avvio di processi e trattamenti superficiali all’ascolto di George Michael
Dopo che si ottiene il componente finale, ho bisogno di applicare a questo elemento una cura di bellezza. Devo eliminare i segni occorsi nella produzione con un insieme di utensili e di macchine: ogni pezzo prende un volto nuovo. Durante questi momenti, a volte caratterizzati da azioni ripetibili e situazioni piuttosto tranquille, personalmente mi piace ascoltare il Signor George Michael; un altro grande artista solista.

9. L’assemblaggio finale e il controllo di qualità in compagnia di Hans Zimmer
Come in un film è ora il momento della scena clou. Tutto è pronto per l’assemblaggio finale! Chi meglio ascoltare in questo momento se non Hans Zimmer il mio compositore preferito? Come in un puzzle o nel montaggio di una costruzione Lego ogni parte entra nella sua sede, e con il tocco finale il bilanciere inizia a “respirare”. Questo è un momento molto magico: è per arrivare esattamente qui che trascorro innumerevoli ore.

10. Consegna al cliente e celebrazione con un bicchiere di vino rosso
Il tutto si conclude con la consegna del mio orologio ad un cliente felice. Un privilegio per ogni artigiano; uno scambio reciproco di passione. Questo deve essere celebrato con un buon bicchiere di vino rosso! Saluti.

Conclusioni

Qui le conclusioni sono in realtà una semplice separazione tra la mia banale presentazione e il racconto di Marc Jenni stesso su come egli crea un ponte di un bilanciere. Così, mano individuale a parte, agisce un orologiaio indipendente per plasmare dal nulla uno dei (più importanti) componenti che animano i propri movimenti meccanici.

Simpatia di Marc a parte che, essendo un indipendente, può esprimere e mettere addirittura per iscritto tutto ciò che sente, ebbene si – come egli sottolinea al punto 10 – il mondo dell’orologeria tradizionale è passione a 360 gradi.

Comunicazione importante

Se le cose andranno come sembra purtroppo dal 1 gennaio 2015 non vedremo più un orologio manufatto da Marc con sul quadrante inciso il suo nome e cognome.

Per motivi che non sto qui ad approfondire, ma che ha già trattato nei dettagli la giornalista Elisabeth Doerr nel suo blog Quill & Pad (link all’articolo nel tweet più in basso), il marchio storico di orologi Doxa rivendica la registrazione del nome e cognome omonimi a quelli del simpatico orologiaio svizzero, effettuata molto prima del 2009, anno in cui Marc registrò come marchio le sue semplici generalità.

La soluzione al “problema” (ndr. Ripeto: di poter avere il permesso di scrivere il proprio nome sulle “proprie” creazioni) ci sarebbe, ma solo dietro il pagamento di 100.000 Franchi Svizzeri, cifra neppure ipotizzabile per un artigiano.

Approfitto per precisare che – come da me peraltro scritto in un tweet postato appena venni a conoscenza di questa vicenda,

nome e cognome sul quadrante o no, la visione di Marc Jenni non sarà mai rivendicabile.

se anche voi vi sentite vicini a Marc condividete questo articolo… Google non dimenticherà mai nome e cognome scritto sui quadranti dei SUOI orologi!

Altre testimonianze dei suoi lavori sul sito web dell’orologiaio.

contaminuti

Aggiornamento ore 11:40

Download PDF English version by Marc Jenni.

 

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