Domanda: “Qual è il Glashütte Original più amato dagli Italiani? Risposta: “Il PanoMaticLunar acciaio quadrante argentèe”. Il contesto: Baselworld 2017 in un momento di pausa con i responsabili del marchio tedesco.
Tra le tante versioni della collezione che si distingue dalle altre della Maison per le ore decentrate – tipica firma di orologeria sviluppatasi a Glashütte – quella dal quadrante argento è la più classica tra tutte. I conti tornano perché quando la meta è l’orologeria che vola in alto gli entusiasti del Bel Paese mostrano più interesse per pezzi dall’estetica sobria e meccaniche tradizionali.
Il PanoMaticLunar é amato da tutti gli appassionati di Glashütte Original sparsi nel mondo, e come riuscire a dar loro torto? Piace a chi a prescindere dal marchio sa quello che normalmente sta dietro a una scritta I/SA sul quadrante (In Sachsen-Anhalt cioè costruito a Glashütte nello stato di Sassonia).
Quando nel 2012 avevo scritto la sua recensione non si conosceva ancora come il pubblico l’avrebbe accolto, e tanto meno da noi. Dopo aver atteso circa un mese qualche giorno fa ho avuto finalmente l’occasione di provarne uno tra quelli adibiti ai test che in quel momento era in transito presso gli HQ italiani. L’ho tenuto con me una settimana. Il tempo sufficiente per provarlo tanto da riuscire a descriverlo nei minimi particolari.
DESIGN: I primi PanoMaticLunar vs la seconda generazione
Lui fece la sua prima apparizione nel 2003. Al tempo era disponibile da subito in tre versioni:
Ref. 90-02-01-01-04 cassa in oro rosa
Ref. 90-02-02-02-04 cassa in acciaio
Ref. 90-02-03-03-04 cassa in platino
Prima
La cassa all’inizio misurava 39,3 millimetri di diametro anche se il suo primo e più massiccio stile la faceva apparire come l’attuale che di millimetri ne fa segnare quaranta. L’unico particolare un po’ evidente era che la spessa lunetta dal profilo svasato e inclinato che forse staccava troppo bruscamente il punto d’attacco con il quadrante. A me però quel fisico un po’ palestrato e senza mezzi termini (alla tedesca) mi è sempre piaciuto, e così è stato anche per i fanatici (e amici blogger) di orologi da polso che l’hanno scelto, senza scordare di tutti coloro che continuano a alimentare una sempre viva domanda e offerta di secondo polso.
Ora
Dal 2012 è arrivata una nuova cassa da 40 mm realizzata su basi stilistiche completamente diverse. La forma attuale è nettamente cilindrica e è leggermente più alta mentre la lunetta è visivamente molto più sottile. Le dimensioni dovrebbero andar bene alla maggior parte dei polsi e comunque sia sono in linea con il tipo di segnatempo.
Il nuovo PanoMaticLunar segue nei suoi tratti le regole della sezione aurea o divina proporzione. Essa indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due. Lo stesso rapporto esiste anche tra la lunghezza minore e la loro differenza. (fonte Wikipedia).
Quadrante
Il quadrante è almeno schematicamente sempre lo stesso: ore decentrate alle 11 con quadrantino dei piccoli secondi tra ore 7 e ore 8 – anch’esso decentrato – fasi lunari alle 2 e Grande Data alle 4.
Saltando di nuovo al capostipite del 2003 qui possiamo osservare una diversa fattura. Prima avevamo i quadranti delle ore e dei secondi decentrati evidenziati da due anelli in acciaio a finitura satinata, così come le sfere delle ore dei minuti e dei secondi continui che erano completamente azzurrate. Ora invece i sottoquadranti di ore e secondi sono entrambi leggermente incassati e il loro interno è lievemente inciso per provocare un per me azzeccatisimo effetto tono su tono che si somma ai deliziosi riflessi blu delle lancette di ore e minuti azzurrate – ora con inserti in SuperLuminova – così come il disco delle fasi lunari. La tonalità argento è ottenuta con un bagno galvanico. Credo che questa evoluzione del quadrante abbia anche lei richiamato maggiormente l’attenzione di tutti gli entusiasti.
Prima di continuare a descriverlo ecco le caratteristiche tecniche della referenza 90-02-42-32-05 che identifica il Glashütte Original preferito dagli italiani.
Cassa
Materiale: Acciaio
Dimensioni: 40 mm (diametro) – 12,7 mm spessore
Impermeabilità: 5 ATM (50 metri)
Movimento
Calibro: 90-02
Carica: Automatica
Dimensioni: 32,6 mm (diametro) – 7,0 mm (spessore)
Frequenza: 4 Hz. (28.800 a/h)
Riserva di carica: 42 ore (+/- 5%)
Rubini: 47
Ruota Bilanciere: Molla avvitata con 18 eccentrici sulla ruota
Segni particolari
- Quadrante argentée
- Ore e minuti decentrate
- Secondi decentrati
- Funzione di arresto dei secondi
- Fasi lunari
- Rotore decentrato e scheletrato in oro 21 k
- Regolazione del bilanciere con doppio collo di cigno su ponte filigranato a mano
Guardando a NORD-EST
Oramai non ci facciamo più neanche caso ma fino a poco più di vent’anni fa chiunque voleva acquistare un pezzo di Alta Orologeria doveva per forza rivolgersi alla sola Svizzera. Come un tesoro riemerso dalle acque, da metà degli anni ’90 è disponibile anche quella meravigliosa visione chiamata orologeria sassone. Per noi trovarla è molto semplice: basta puntare prima il Nord – come si faceva una volta – e poi ruotare leggermente lo sguardo verso Est. A prescindere da quello che potrà essere in futuro, dal 1845 quella è una dimensione straordinaria.
Il Calibro 90-02
Sono sicuro che il movimento sia da sempre l’elemento che ha convinto gli italiani a eleggere il PanoMaticLunar come il Glashütte Original più desiderato.
Perché? Principalmente per la presenza del rotore decentrato, poi per altri motivi e tutti molto bene in vista.
Siamo fortunati. I fondelli in zaffiro ci permettono oggi di ammirare un meccanismo che un tempo, di dimensioni molto piccole, aveva come adesso un senso principalmente per realizzare movimenti più sottili. Non era neppure decorato, cura appunto non richiesta visto che in tutte le B-side al posto di un vetro c’era un coperchio. Parlo del micro rotore. Il taglio classico dei gusti degli appassionati italiani, da sempre innamorati dei micro rotori svizzeri alla Polerouter di Universal Geneve (oggi anche da noi facili da reperire qui e a un prezzo abbordabile) potrebbe “averci” influenzato non poco sulla scelta del PanoMaticLunar.
È corretto però affermare che, per quanto sia più piccolo del solito, nel PanoMaticLunar più che di micro rotore si parla di rotore decentrato: esso occupa in larghezza oltre metà del movimento ma, grazie alla massa oscillante scheletrata e decorata con le tipiche coste di Glashütte (NB simili ma non uguali alle côtes de Genéve), in relazione a dove i ruotismi e la molla che li ingrana lo fermano, unito al punto di osservazione, quel meccanismo mostra a seconda di dov’è zone più semplici o più elaborate del Calibro 90-02.
Ovunque guardi qui lo spettacolo è assicurato: a ricordarci che siamo in Sassonia è la platina chiusa per ¾ – stessa soluzione adottata ancor prima dall’orologeria anglosassone. I castoni che trattengono i rubini sono in oro, le viti azzurrate o con teste lucidate, e le finiture cui modalità di esecuzione esamineremo a parte sono li che ti dicono: “Guardami”.
Regolazione micrometrica a doppio collo di cigno
La regolazione micrometrica della racchetta tramite collo di cigno appoggiato su un ponte filigranato è un altro tipico tratto somatico dell’orologeria sassone. nel PanoMaticLunar è presente in misura doppia e ce l’hai subito sotto il rotore decentrato.
Questo meccanismo fu presentato dalla manifattura nel 2002 un anno prima del PanoMaticLunar. Introdotto all’epoca nel Calibro 65-01 a carica manuale, come dispositivo atto a regolare il bilanciere, quindici anni fa rappresentava una prima assoluta. Il Calibro appena citato è identico a quelli che una volta muovevano i leggendari orologi da tasca che venivano costruiti nella cittadina di Glashütte. Muove il PanoReserve. Ma ora guarda una stupenda e dettagliata immagine del meccanismo.
I due colli di cigno sono ricavati tramite elettroerosione e successivamente sagomati e lucidati a mano.
Essi sono montati direttamente sul ponte del bilanciere cui, secondo la tradizione sassone, è filigranato anch’esso a mano. Ma quei due gancetti non sono li solo per bellezza e ciascuno è indipendente dall’altro.
Forse non tutti coloro che posseggono un PanoMaticLunar conoscono la parte che inizia ora.
In orologeria meccanica esistono vari sistemi che permettono la regolazione della frequenza tutti più o meno precisi: oggigiorno si usa sempre di più la soluzione che agendo direttamente sugli eccentrici montati sul bilanciere permette di fare a meno della racchetta, ma il doppio collo di cigno – oltre a essere un meccanismo altamente spettacolare – permette una messa a punto delle ampiezze della molla del bilanciere superiore al già accurato singolo, usato di routine dalla scuola di orologeria sassone.
Cosa ci fanno due colli di cigno?
Quello destro viene utilizzato per aggiustare il meccanismo regolatore allungando o accorciando la molla libera della spirale per conseguentemente regolare in avanti o indietro la frequenza del Calibro 90-02.
Il sinistro serve per spingere il pitone, azione che permette di regolare la parte finale della molla per raggiungere un più accurato isocronismo.
Quando un orologiaio Glashütte Original agisce su questo meccanismo, la parte preliminare della regolazione viene effettuata con l’unica vite posta sulla scanalatura, come avviene nella classica vite del bilanciere, dopodiché per i micro-aggiustamenti agisce proprio sulle minuscole viti che regolano separatamente i colli di cigno. Ora oltre a avere un nome sappiamo a cosa servono.
La Grande Data
Negli alto di gamma tedeschi quando c’è la data è facile che essa sia quasi sempre Grande. È stato forse il primo meccanismo complicato sviluppato dalla manifattura Glashütte Original, e probabilmente perché esso è collegato a una storia che parte ancora prima che a Glashütte (città) si iniziassero a costruissero orologi. Tutte le Gran Data sassoni si ispirano in qualche modo all’orologio digitale a 5 minuti che pende dal cornicione del teatro Semper Opera di Dresda costruito da Johann Christian Friedrich Gutkaes maestro e tutore di Ferdinand Adolf Lange (A. Lange & Söhne). Andato completamente distrutto in un incendio nel 1869 fu prontamente ricostruito e ora è ancora li bello e funzionante.
Più che la sua storia credo che di questo meccanismo gli appassionati di casa nostra apprezzino l’interpretazione unica con due cerchi complanari e concentrici che permettono di fare a meno dell’asticella centrale, e ancor più le sue prestazioni: lo scatto della data è istantaneo. Puoi apprendere ulteriori dettagli nel seguente approfondimento.
Fasi Lunari
É la complicazione che da il nome a questo Pano. Per come le fasi lunari sono eseguite esse sono diventate un marchio di fabbrica che ritroviamo in tutte le collezioni. Prima di tutto la combinazione di colori dello spicchio di disco che appare nella finestrella in questo PanoMaticLunar argento è la più spettacolare: lo sfondo è in acciaio azzurrato, le stelle brillano così come il Satellite.
Viene definita la “complicazione poetica”; qui mostra le quattro facce del mese sinodico sul quadrante intorno a ore 2.
La Luna è fresata a mano su un disco in acciaio azzurrato a un preciso angolo di curvatura per ottenere un effetto “specchio”.
Precisione di marcia
Per una settimana ho al polso uno degli orologi sassoni più amati dagli italiani, forse il più venduto in assoluto, e può non venirmi voglia di provare come il suo movimento scandisca il tempo?
Per quanto non con un cronocomparatore e – lo sottolineo – le letture che ho effettuato non sono in grado di segnalare quanto e in quale posizione si sia trovato di più il PanomaticLunar (a parte la seconda effettuata sempre da fermo), ogni appassionato può comunque farsi un’idea concreta (non precisa al decimo per il fatto che anche se c’è da rilevare il solo tempo di fine periodo è sempre l’occhio umano a farlo) di come stia funzionando il suo segnatempo.
Con il PanoMaticLunar e con qualsiasi movimento con stop dei secondi è più semplice come dicevo rilevare almeno la fase di partenza della misurazione.
È la prima volta che faccio una prova del genere in una recensione. Ripeto, essa va presa come un’indicazione ma il mio Glashütte Original PanoMaticLunar argentèe mi ha stupito.
Ecco i risultati dei due rilevamenti sulla precisione di marcia che ho effettuato con l’app TOOLWATCH.IO. Si tratta di un sistema molto valido sviluppato da un gruppo di amici appassionati svizzeri, utilizzabile gratuitamente previa registrazione anche effettuabile sul loro sito web. È fruibile via computer attraverso un browser o attraverso app disponibili sia per Android sia per iPhone.
Su un intervallo di 12 ore la prima misura rilevata durante un normale utilizzo allacciato al polso ha restituito uno scarto di +1,4 secondi. Per la seconda misura ho posizionato l’orologio su un tavolo in posizione piana e dopo lo stesso intervallo di tempo lo scarto rilevato letto è stato di -1,9 secondi.
Sono risultati eccezionali, al di sotto dei parametri di cronometria, e persino di quelli ancora più restrittivi che alcuni marchi dichiarano di rispettare. Nonostante tutto per il PanoMaticLunar non è previsto il certificato di cronometria che la Maison solitamente delega al DKD (organizzazione tedesca con gli stessi parametri del COSC). Tuttavia quando eseguiti i test vengono tutti fatti a movimento incassato.
NOTA 2: Solo un cronocomparatore può dare il verdetto di precisione di marcia assoluto perché esso è in grado di tracciare la frequenza nelle esatte cinque canoniche posizioni in cui tra l’altro l’orologio è stato regolato, e per finire, sempre nelle dette posture è in grado di misurare anche le ampiezze delle semi oscillazioni.
Precisato quello che era giusto precisare, consiglio l’uso di TOOLWATCH.IO per controllare qualsiasi segnatempo meccanico e riuscire – divertendosi – a farsi un’idea di come sta funzionando e se ha bisogno di una regolata. Per controllare la precisione di marcia uso anche l’app WatchCheck (Android).
Finiture
Questo è l’ultimo punto ma non meno importante su cui i veri appassionati non sono disposti a fare sconti a nessun marchio. Basta visitare qualche forum di orologeria – italiano o internazionale – per capire a cosa mi sto riferendo.
La visione sassone è per definizione un mondo meccanico finito a punto e chi costruisce il PanoMaticLunar e compagni lo sa benissimo. Almeno tutti i componenti visibili del Calibro 90-02 sono smussati e lucidati e, come vedremo nel video seguente, la lucidatura a specchio dei colli di cigno e altre finiture sono eseguite a mano usando utensili appositamente creati da Glashütte Original stessa. Anche se può sembrare banale persino le teste delle viti sono lucidate molto pazientemente a mano. Nel dettaglio i colli di cigno lo sono utilizzando la classica barra di stagno.
Guarda il video che ho girato tre anni fa a Glashütte.
Conclusioni
A questo punto chi in questo momento mentre sta leggendo ha allacciato al polso un PanoMaticLunar (anche non quadrante argento) potrebbe farsi avanti.
Al di la degli italiani che hanno indicato in questo Pano il Glashütte Original più amato in assoluto – che non è neppure l’orologio del brand più economico, chi lo sceglie è solitamente un Appassionato di orologeria meccanica, si con la A maiuscola perché invece che a brand considerati più di status egli si mostra più interessato a un mix fatto di eleganza estetica dai canoni originali e a tradizioni e soluzioni meccaniche difficili da trovare in Svizzera – e nell’orologeria sassone compresa – se si guarda il prezzo di listino del PanoMaticLunar argentée che è di 10.000 Euro.
Ringrazio Jocke per il contributo di alcune sue foto al solito stupende. Visitate il suo sito se volete scaricare wallpaper di orologi davvero top!
Commenti
Grande recensione Massimo! il pacchetto fattura, meccanica, finiture del Panomatic Lunar é notevole rapportato al prezzo di vendita.Alla versione con quadrante argento preferisco quella più recente color blu. L’unica cosa che non mi convince sono le varie scritte: va bene quella sotto ore 6 per intenderci “Panomaticlunar” e Made in Germany, ma “Panoramadatum” e “MondPhase” tutte in nero su sfondo chiaro le trovò un po’ ridondanti.. Togliendole il quadrante sarebbe ancora più bello. Comunque Complimenti
Contento che la recensione ti sia piaciuta Luigi! Grazie per il commento.
Scusate ma le scritte sul quadrante sono corrette, infatti sono presenti anche nel Lange 1 un classico tra gli orologi da polso con ore decentrate di Glashütte. Comunque bell’orologio il Panomaticlunar.
Verissimo! Grazie per l’attenta osservazione.
Vero! Grazie per l’attenta osservazione.