Se con il tuo browser non riesci a vedere il video – clicca QUI.
Non è passato molto tempo da quando Michele Tonon scrisse nel blog un lungo e dettagliato articolo sulla “Gran Data” con varie soluzioni e stratagemmi per ottenere quella che, come l’autore giustamente sottolinea, è una complicazione orologiera di tutto rispetto. Questo post vuole essere una piccola appendice, con un inciso di una soluzione interpretata in chiave Alta Orologeria sassone – mettendo a nudo Panoramadatum la Grande Data (si scrive tutto in maiuscolo) di Glashütte Original.
Il comune datario è rappresentato da un disco che fa parte di un modulo montato sul movimento meccanico. Esso presenta incisi i 31 numeri del mese. Nella Grande Data (o Gran Data che sia), tutto è eseguito con una maggiore cura e i numeri sono generalmente disposti su due dischi complanari (affiancati).
Alla manifattura Glashütte Original sin dalle prime fasi del progetto l’idea era quella di mostrare una grande finestrella sotto la quale sarebbero ruotati due grandi dischi numerati – concentrici – e che nel contempo l’indicazione fosse in grado di scattare istantaneamente dieci secondi dopo la mezzanotte.
Se un’immagine vale più di mille parole, quanto vale un video (all’inizio del post) che mostra un giovane orologiaio mentre monta gli elementi che formano il modulo Panoramadatum, seguito da un’animazione che ne fa comprendere il funzionamento?
Credo – e spero – che per un appassionato/malato di orologeria possa valere tanto poter capire in un attimo questa interpretazione che permette di fare a meno della sbarretta in mezzo la finestrella per nascondere il punto d’intersezione dei due cerchi.
Il Panoramadatum mantiene la promessa di gestire la Grande Data con i due cerchi concentrici anche “nei momenti delicati” come quando tiene ben saldo il numero “1” dopo la mezzanotte del 31, oppure quando – dal giorno 19 al 20 – scattano i due dischi, e se noti l’uno non sopravanza o rimane mai indietro l’altro neppure di un decimo di millimetro, come nelle favole – uniti per sempre – dove “non lasciarsi mai” è…di serie.
contaminuti
Commenti
Bello il video e bello l’argomento, d’altronde il soggetto si presta benissimo.
Glashutte è una meraviglia.
Grazie! E’ una interpretazione, per quanto davvero magistralmente eseguita, di quella che non penseresti mai essere una “vera complicazione”, invece..