Di qualunque campo si tratti, un nuovo prodotto si distinguerà dai precedenti per alcuni particolari più o meno evidenti che il marchio stesso tenderà a sottolineare, altri – a nostra insaputa – potrebbero servire per fare un test in vista di azioni su larga scala. Prima di pensare ai nuovi Patek Philippe Calatrava 5227 introdotti a Baselworld 2013 – dotati di una meravigliosa cassa con coperchio, molto probabilmente faceva parte della strategia della Maison fare prima un piccolo test con il Calatrava Officier a Cuvette – a dire il vero molto più blasonato di quelli oggetto di questo articolo, visto che la referenza 5213G presentata lo scorso anno fornisce oltre alla ripetizione minuti anche il calendario perpetuo con fasi lunari.
Quell’allora pratico e sicuro coperchio denominato “Cuvette”
Le casse “Officier” (letteralmente “da Ufficiale”) furono sviluppate quasi cent’anni fa per gli orologi militari destinati agli ufficiali in comando. Il fondello denominato a “cuvette” era incernierato per offrire un riparo dalla polvere e potersi alla bisogna aprire con praticità nei casi in cui si aveva bisogno di accedere al movimento.
Patek Philippe ha pensato di riprendere e implementare questa caratteristica anche nelle casse dei nuovi Calatrava Ref. 5227 per quanto per essere precisi – vista la mancanza delle anse con perni avvitati – che peraltro non sarebbero stati molto in tema con lo stile minimalista della collezione – in questo caso si può parlare solo di “stile Officier”.
Come nel Calatrava dello scorso anno si tratta di un sistema di chiusura a cuvette di nuova generazione che nasconde dall’esterno totalmente la cerniera; aprendo il coperchio ci si trova davanti a una meraviglia: il vetro in zaffiro che protegge il Calibro 324 S C a carica automatica. Guarda il VIDEO.
Il modello Calatrava è un po’ il simbolo di Patek Philippe: come tutti gli oggetti che finiscono per indentificare un marchio si può comprendere come per evolverli si usi sempre la massima cautela. Tra l’altro il primo orologio di questa collezione (Referenza 96) apparì nel 1932, stesso anno in cui la famiglia Stern acquisì la Maison.
La cassa Calatrava
La cassa arrotondata dal semplice profilo è proprio uno tra i particolari che meglio identifica la collezione. Proposta in oro giallo Ref. 5227J, oro rosa Ref. 5227R, e oro bianco Ref. 5227G ha visto la collezione – soprattutto in alcune referenze – crescere negli anni di parecchio le sue dimensioni sino ai 39 mm di questi modelli.
La lunetta è leggermente concava e le anse ricurve si assottigliano gradatamente per quanto lo spessore dell’orologio sia con i suoi 9,24 mm già molto piatto considerando anche la presenza della cuvette. A renderla ad occhio distinguibile dale altre c’è anche quella piccola sporgenza che serve per far scattare il coperchio e ad aprirlo nonostante per il resto la cerniera sia invisibile. Quando viene richiuso un piacevole “clic” conferma l’esito finale dell’operazione.
Osservandola di profilo mostra due sottili cavità circolari che caratterizzano il suo design incondondibile.
L’ambientazione Calatrava
Concepito sotto forma di oggetto minimalista secondo le regole del Bauhaus un Patek Philippe Calatrava segue – da ogni angolazione lo si guardi – l’eleganza ricavata dall’essenziale; oggi è davero facile incontrare in molti degli oggetti che ci circondano questo stile, quando il primo modello nacque oltre ottanta anni fa non era così.
Il quadrante laccato color crema è interrotto nella sua linearità solo dalla finestrella della data. Tutt’intorno è un regno popolato dal minimo superfluo: indici a bastone delle ore, a punti dei minuti segnate da lancette dauphine sfaccettate – tutti particolari del tipo di oro abbinato a quello della cassa.
Il Calibro Automatico
I Patek Philippe Calatrava 5227 montano tutti un Calibro a ricarica automatica di ultima generazione cui spirale Spiromax® in silicio Silinvar® pulsa a 4 Hz (28.800 a/h). Secondo quanto definito dagli standard del Sigillo Patek Philippe il marchio dichiara che il bilanciere Giromax – a quattro raggi di grandi dimensioni – è in grado di segnare il tempo con scarti giornalieri di massimo -3/+2 secondi al giorno. Aprendo la cuvette oltre il vetro in zaffiro sono visibili le tipiche finiture che caratterizzano l’Alta Orologeria come Côtes de Genève, smussature, incisioni dorate, rotore decorato a Côtes Circulair e Croce di Malta, gran parte delle quali – sempre dalle dichiarazioni della Maison dichiara vengono eseguite a mano.
Dettagli
Il cinturino in alligatore a grandi squame quadrate, cucito a mano, è nero lucido sull’orologio in oro bianco, bruno cioccolato lucido sulla versione in oro giallo e marrone scuro lucido sulla versione in oro rosa; lo assicura una fibbia ad ardiglione della stessa tonalità della cassa.
Caratteristiche
Modelli
Patek Philippe Ref. 5227J – cassa in oro giallo 18 k
Patek Philippe Ref. 5227R – cassa in oro rosa 18 k (5N)
Patek Philippe Ref. 5227G – cassa in oro bianco 18 k
Movimento
Calibro 324 S C
Movimento meccanico a carica automatica con secondi al centro e datario
Diametro: 27 mm
Spessore: 3,3 mm
Numero componenti: 213
Numero rubini: 29
Riserva di carica: Max 45 ore
Massa oscillante: Rotore centrale unidirezionale in oro 21 carati
Bilanciere: Gyromax®
Frequenza: 28 800 alternanze ora (4 Hz)
Spirale: Spiromax®
Dispositivo messa in ora
Corona a tre posizioni
spinta: carica
posizione intermedia: correzione della data
tirata: messa all’ora
Indicazioni sul quadrante
Ore, minuti e secondi al centro
Finestrella: data a ore 3 con cornice in oro 18 k
Segno distintivo: Sigillo Patek Philippe
Cassa
Forma rotonda in oro 18 carati giallo, rosa o bianco, con fondo cassa a pressione in cristallo di zaffiro protetto da un coperchio antipolvere a cerniera invisibile
Cassa decorata con due cavità da ciascun lato della carrure
Impermeabile fino a 30 metri
Dimensioni
Diametro: 39 mm
Spessore totale: 9, 58 mm
Spessore (da vetro a vetro): 9, 24 mm
Spazio tra le anse: 19 mm
Quadrante
Base in ottone, laccato color crema
Lancette stile “dauphine” sfaccettate su due lati in oro 18 carati
12 indici applicati di forma trapezoidale in oro 18 carati
Cinturino
In alligatore a squame quadrate, cucito a mano, nero lucido (per l’oro bianco), bruno cioccolato lucido (per l’oro giallo) o marrone scuro lucido (per l’oro rosa), con fibbia ad ardiglione da 16 mm in oro 18 carati.
Conclusioni
A Basilea mi sono fermato molto a osservare queste novità Patek Philippe 2013 scattando parecchie foto e due video, naturalmente quasi sempre a cuvette aperta. C’è poco da aggiungere: un Calatrava identifica in pieno il marchio di Ginevra (come la Torre Eiffel Parigi etc.). Non è mai facile “mettere le mani” su un oggetto che – gusti personali a parte – è difficile migliorare come il Calatrava.
Apprezzando quello che credo rappresenti e sempre rappresenterà per un appassionato un orologio meccanico, cioè non per primo il fatto che sia in grado di leggere l’ora, chi mi legge sa che adoro ogni elemento sia meccanico (basta una carica manuale), sia legato alle finiture (bastano delle lancette azzurrate a regola d’arte). Essi, se ce ne fosse di bisogno, ti danno un motivo in più per scrutare o dedicare dello spazio al tuo amato. Quindi, possedere un orologio che ogni volta che te lo slacci ti sussurra “aprimi” è un tarlo in più che non sarebbe male aggiungere agli altri.. Così la penso su queste nuove casse a cuvette.
Tutto il resto è legato al DNA di un Calatrava: se ti piace il suo modo d’interpretare l’eleganza difficilmente ti potresti mai stancare di lui.
contaminuti
Aggiornamento 14-09-2013
Prezzi Patek Philippe Calatrava 5227
Oro giallo 27.080€
Oro bianco 28.570€
Oro rosa 28.570€.
Commenti
Caro contaminuti ti ringrazio di queste foto perché vedere un calatrava, anche se indirettamente, è un’emozione che difficilmente si può descrivere. Potrei dire che È L’OROLOGIO CLASSICO per antonomasia. Adoro la purezza sia della cassa che del quadrante. Inoltre quella fantastica possibilità di aprire il fondello per bearsi del calibro è una preziosità nella preziosità.
Vero! Il Calatrava oltre ad essere uno dei riferimenti “classici” in assoluto lo è soprattutto per la Maison! Ora che è stato presentato a vedere questo 5227 con la cuvette tutto “sembra semplice”… Non mi riferisco alla tecnologia della cerniera quanto al prendere la decisione di implementarla! E’ sempre una grande responsabilità toccare un “oggetto icona”. Grazie dell’intervento..