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Pensiamo troppo al nostro polso: Vi presento David Walter

Forse è più bello comprendere l'orologeria che indossarla. Il maestro orologiaio australiano ci mostra uno splendido esempio di pendolo a risonanza

di Michele Tonon 4 MIN LETTURA

 

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Ho sempre pensato che l’Orologeria sia ancor più bella da comprendere che da indossare!
Credo che il modo migliore per farvi capire cosa intendo dire, sia farvi vedere un qualsiasi capolavoro di David Walter.

Questo segnatempo non si indossa ma sfido qualsiasi persona, anche la più inesperta in materia di orologeria, che trovandosi di fronte a tale macchina non si soffermi almeno per qualche secondo a braccia conserte e il capo leggermente incline nel cercare di capire il funzionamento di tale meccanismo e quindi ad ambire di comprenderlo!

E’ solo un esempio, ci sono una miriade di altri orologi, da polso e non, per comprendere cosa sia l’alta orologeria, ma questa pendola vuole essere anche il pretesto per parlare di un autentico e geniale costruttore che tuttavia, ai meno arguti, è sconosciuto. Credo che le sue opere meritino di essere proposte anche perché l’impatto visivo è assolutamente appagante.
L’ambizione di possedere un orologio prestigioso è più cosa maschile, si sa.. spesso comunque ci capita di accontentare le nostre signore regalando loro un orologio pur ché non indossino più i nostri, eppure poche volte pensiamo alla funzionalità che avrebbe una pendola nel nostro salotto. Certamente avrebbe una finalità di arredo, oserei dire che basterebbe solo questa pendola per arredare interamente una sala.. ma la sua funzione più autentica, secondo
il mio punto di vista, sarebbe sicuramente quella di stupire e sorprendere i nostri ospiti.

Orologio a pendolo W5

Per far capire chi è David Walter potrebbe bastare questo capolavoro, il W5, che per complessità di costruzione, materiali usati e precisione ottenuta mi sembra riduttivo chiamarlo semplicemente pendolo. Credo si meriti il nome di Cronometro!

Questo maestro orologiaio, nativo australiano che ad oggi vive in California, non produce solo il W5, anzi, il meglio di sé l’ ha dato realizzando un pendolo doppio e più precisamente un pendolo a risonanza.
Dovete pensare che i pendoli a risonanza sono veramente pochi al mondo e sono antichissimi, forse i più famosi sono quelli che vennero costruiti da Janvier. Uno di questi è stato acquistato da Francois Paul Journe e si trova nell’atrio del suo Atelier. Un altro, sempre costruito a suo tempo da Janvier, si trova nel museo di Patek Philippe. Entrambi sono esemplari davvero formidabili ma il più bello e complicato pendolo a risonanza fu costruito da Breguet per il Re Giorgio IV e ad oggi non è mai stato messo in vendita. David Walter studiò proprio questo pendolo doppio dai cataloghi, osservando foto e analizzando la scarsa documentazione a sua disposizione. Pur avendo poche informazioni David non si è mai dato per vinto e dopo molti anni di progetti il suo sogno è diventato realtà.

Il compimento di questa opera gli è valsa numerosi premi, la fama mondiale e anche l’essere paragonato ad un diretto allievo di Abraham Louis Breguet. Ovviamente questo non è possibile per una chiara differenza di epoche vissute ma fa capire il prestigio guadagnato per questa realizzazione partendo dalla stessa ispirazione che ebbe Breguet con il suo pendolo doppio fino alla consapevolezza di poterlo migliorare e la possibilità di aggiungere qualche complicazione ad una meccanica già di per sé straordinaria.

David Walter e il pendolo W5

Non è semplice dire se sia il caso dell’allievo che supera il maestro ma certamente le modifiche apportate da David sono molto importanti e significative come l’aver realizzato le aste di entrambi i pendoli utilizzando il quarzo (questo minerale fuso ha un coefficiente di dilatazione molto basso) e per aver reinterpretato il relativo sistema di sospensione dei pendoli, contrariamente all’idea che Breguet ebbe di renderlo più rigido possibile per evitare vibrazioni, David è arrivato alla conclusione opposta, cioè creare una sospensione con un dispositivo che la rendesse più elastica assecondando così le vibrazioni. La cosa è molto più complessa di quanto si possa spiegare in poche righe, ma tutto questo è stato possibile inserendo entrambe le molle della sospensione in un supporto comune che è collegato al sistema ammortizzante tramite un giunto cardanico . Con il nuovo dispositivo applicato nel suo pendolo, David dichiara di aver quasi triplicato il tempo di durata delle oscillazioni ( più di 20 ore prima dell’arresto a peso scarico, invece caricando il peso si arriva ad un’autonomia di un mese).

Parlando di complicazioni bisogna dire che in questo pendolo a risonanza ci sono due movimenti separati, indipendenti e impreziositi da due quadranti lavorati con argentatura francese (una tecnica molto rara ai giorni nostri). Sul quadrante di sinistra ci viene indicata l’ora solare e l’indicazione del giorno mentre sul quadrante di destra ci viene indicata l’ora siderale su un complessivo di 24 ore ed in aggiunta troviamo l’indicazione delle fasi lunari con una sfera a rappresentare la luna stessa. Va precisato che il tempo siderale è leggermente più breve del tempo solare. Essendo i due meccanismi indipendenti è possibile metterne in funzione anche uno solamente, mantenendo però fermo il secondo pendolo si va a perde il fattore di risonanza.Vi siete dunque fatti un’idea di chi è David Walter? Per concludere vado con una provocazione: Ci sarebbe più curiosità fra voi nel comprendere un opera d’arte quale può essere un quadro moderno in una parete del vostro salotto oppure vi intrigherebbe di più osservare un opera d’arte in movimento come un cronometro a pendolo W5 ?? …

Foto credits @Bill Taylor ASC 2010

Michele Tonon

 

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Commenti

  1. Senza parole… L’indicazione del tempo siderale nell’orologio doppio pendolo a risonanza sul quadrante di sinistra è pazzesca! Vengono mostrati anche i secondi solari e per quanto la differenza tra quelli medi convenzionali sulla parte destra non sia direttamente percepibile, deve essere meraviglioso guardarli insieme! Per rispondere alla tua domanda a me intrighrebbe più guardare un W5, ma un quadro se ti prende, proprio perchè immobile, ti spedisce letteralmente in un altro mondo! Bell’articolo grazie..

  2. Paolo, dalla tua bella e precisa spiegazione sul tempo siderale si capisce quanto ti piaccia questa complicazione e quanto tu sappia apprezzare l’orologeria anche in una veste che non sia quella classica dell’orologio da polso.
    Per quel che riguarda un quadro d’arte sono d’accordo con te. Volevo far riflettere mettendo tutto sullo stesso piano.. grazie

  3. Bellissime le pendole! e veramente interessante l’articolo che trasuda competenza vera ed amore coinvolgente, da parte dell’autore, verso creazioni di alta orologeria che diventano nel quotidiano vere e preziose opere d’arte e di arredo.

  4. Niccolò a chi lo dici… L’orologeria non sì finisce mai di imparare. Mi fa piacere vedere che vi piace!

  5. Grazie Domenico sei fin troppo gentile, sono questi capolavori che non possono lasciarci indifferenti a farci trasudare, come dici tu, amore coinvolgente..

  6. Bravo Michele, da come l’articolo è scritto si denota la tua competenza in materia, non solo riguardo gli orologi da polso, ma anche per quelli da tasca e le pendole! Da te c’è sempre da imparare qualcosa, di nuovo bravo…

  7. Sto cercando di immaginarmi in una stanza vuota con solamente il W5 ed io… Io che cerco di comprendere questo meccanismo di alta orologeria che si muove con vita propria, io che pur guardando il quadrante non riesco a quantificare da quanto tempo lo sto scrutando, io che sono completamente rapito da quest’opera.
    In una stanza dove c’è un orologio a pendolo riesco sempre a non sentirmi mai solo, sarà per quel tic-tac che tanto mi piace, sarà per quei rintocchi o forse semplicemente perchè la passione per i meccanismi segnatempo sta sempre progressivamente aumentando.
    Infine, grazie Michele, questi tuoi articoli oltre che ad arrichire la mia conoscenza riescono a darmi ottimi spunti di riflessione.

  8. Roberto grazie, far conoscere David Walter è solo un piacere ed è anche molto facile se consideriamo che i suoi orologi a pendolo si presentano benissimo da soli… semplicemente guardandoli!

  9. Grazie anche a te Davide, i vostri commenti sono un ottimo spunto di riflessione anche per me che mi fate capire quanto piaccia questo tipo di orologeria, anche se non la si puo’ portare al polso!
    Infine, grazie per averci fatto sognare ancora un po’ con le tue parole e averci nuovamente fatto immergere in un’ipotetica e fantastica stanza..

  10. Sono tornato …. un ciao a tutti …. questo che hai postato è un capolavoro globale…. adesso continuo a vedermi gli Only Watch e specialmente il breguet….

    ciaooooo

  11. Ben tornato Giucasa, un saluto anche da parte mia e grazie per esserti soffermato anche su questo tipo di orologeria!

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