Un tempo gli orologi subacquei erano adoperati unicamente come strumenti professionali. Oggi se la maggior parte di essi incontra l’acqua è spesso solo a seguito di qualche tuffo in mare – azione che può facilmente compromettere l’impermeabilità di una cassa che di contro supera agevolmente pressioni di centinaia di atmosfere.
Sinn è uno tra i marchi di orologeria che continua a progettare e costruire orologi subacquei – e non solo – per chi necessita di allacciarli al polso per lavoro. Robusti, amagnetici, disegnati per resistere a elevati urti, gli orologi da pilota Sinn – ad esempio – rispondono ai severi nuovi standard TESTAF.
L’ufficio stampa di Frankfurt am Main (D) ha appena diffuso la notizia che un nuovo U200 B con quadrante blu opaco sarà costruito in un edizione limitata, speciale ed unica, che sarà disponibile il prossimo 31 dicembre.
Le caratteristiche estreme di U200 B (EZM 8) iniziano dall’acciaio fornito dalla ThyssenKrupp, lo stesso che viene impiegato per gli scafi dei sottomarini nucleari appartenenti alla classe 212 della Marina Militare tedesca. Si tratta di un acciaio inossidabile austenitico che è un materiale interstiziale di carbonio fondamentale per temprare l’acciaio. Il risultato finale è una lega particolarmente resistente all’acqua salata.
Dopo essere state immerse a contatto con il sale marino le casse in comune acciaio inox dovrebbero essere risciacquate a lungo con acqua dolce; la mancanza di questa osservanza potrebbe finire per causare dei fenomeni di corrosione. “L’acciaio sottomarino” di questo Sinn è indenne dai pericoli provocati da lunghi contatti con l’acqua salata e, la sua cassa particolarmente amagnetica, fa segnare una resistenza meccanica di 1,55 volte maggiore di quelle in lega d’acciaio AISI 316L.
Ma le caratteristiche speciali non sono finite qui. U200 B è dotato del sistema Ar-Dehumidifying Technology, studiato apposta per prevenire eventuali appannamenti in un range di temperature che va da -45° C a 80° C. La sua impermeabilità è testata sino a 200 atmosfere o 2000 metri di profondità.
Per resistere meglio ai graffi la ghiera girevole che serve a rilevare i tempi d’immersione è trattata con una tecnologia proprietaria denominata TEGIMENT. Come dev’essere un orologio subacqueo professionale il suo quadrante caratterizzato da larghi indici delle ore e dei minuti bianchi è estremamente leggibile dalle tre sfere dello stesso colore.
Questo “sottomarino nucleare da polso” è mosso da un comune ma affidabile ETA 2824-2 a carica automatica e, compreso due cinturini uno in cauccù bianco l’altro NATO bianco-blu, costa 1.890 Eur.
E’ ordinabile dal sito web Sinn direttamente da questo link.
contaminuti
Commenti
Leggo nel tuo bellissimo articolo che un tuffo in mare puo’ compromettere l’impermeabilita’ anche di un orologio testato a 12 o piu’ ATM. Immagino che questo sia dovuto al fatto che l’impatto con l’acqua possa generare ( per un breve istante ) pressioni molto forti , pero’ potresti essere piu’ chiaro e dettagliato sull’argomento ? Penso sia molto interessante ,per noi appassionati ,ricevere i tuoi consigli ,soprattutto in questo periodo estivo. Ciao grazie e buone vacanze
Grazie Carlo. Esatto. Prova a ipotizzare di portare al polso sinistro un orologio la cui corona – con o senza spallette – mentre ti tuffi entra violentemente a contatto e in maniera non uniforme (no a 360°) con una fortissima pressione unidirezionale. Può essere letale.
Guarnizioni e o-ring sono fatte per dilatarsi uniformemente: solo in questo modo possono dare il meglio. Altre situazioni da evitare sono gli sbalzi termici cui può ad esempio procurare una doccia. Comunque sia non si deve pensare che all’interno debba penetrare “un bichiere d’acqua” per fare dei danni, ma al contrario basta che filtri anche un briciolo di umidità unita al salino – la quale appena la situazione si stabilizza viene poi trattenuta – e da lì iniziano i disastri.
Banale, ma primo accorgimento da intraprendere prima di fare un bagno, è di controllare il serraggio della corona a vite SENZA esagerare: è sufficiente una minima ma decisa pressione a fine avvitamento. Nel caso ci si accorga appena si esce dall’acqua (tardi) che vi è stata una grossa infiltrazione d’acqua proprio a causa della corona allentata è consigliabile – senza serrarla – immergere l’orologio in una bacinella d’acqua dolce e portarlo al più preso da un orologiaio. Altri consigli puoi leggerli in quest’articolo sulla manutenzione di un orologio.
Dopo essere andato OT con il titolo dell’articolo, c’è da evidenziare che anche questo meraviglioso Sinn non sia virtualmente immune dai pericoli sopracitati, a parte la particolare resistenza del suo acciaio nei confronti del sale marino e il sistema che ne impedisce la formazione di condensa.
certo e’ che per un orologio che ha un prezzo superiore ai 1000 euro sia abinato ad un cinturino nato non personalizzato ma di manifattura cinese che su ebay si trova uguale identico a 10 euro spese incluse fa pensare molto e mi fa storcere il naso visto il prezzo potevano crearne uno su misura
Grazie Enrico. È vero, un cinturino NATO tra l’altro di qualità buona costa su ebay 10 Eur spese incluse, io stesso ne ho appena comprato uno per il mio Seiko 007.
Non vedo però scritto da nessuna parte che quello fornito da Sinn come secondo cinturino, oltre a quello principale in gomma, sia di fattura cinese; dici così perché è uguale a quelli che provengono da lì? Forse è l’esatto contrario: sono i cinesi a copiarli e visto l’oggetto direi sia molto semplice per chiunque farlo. Tra l’altro se di vero cinturino NATO stiamo parlando – seguendo le sue caratteristiche genuine – non dovrebbe mai essere personalizzato.
Salve Massimo,
veramente bello questo Sinn.
Ho 2 domande:
1) la valvola dell’elio è assente?
2) sai quanto sia spesso il vetro zaffiro?
Sto valutando anche il “gruppo ardito watches” Numero Uno…. Ma questo Sinn mi attrae tantissimo.
Spero di non aver violato alcun regolamento con questa comparazione tra 2 brand.
Piergiovanni
Ciao Piergiovanni, un bel subacqueo estremo il Sinn U200 B, come del resto molti modelli professionali di questo marchio.
Della presenza della valvola non se ne parla da alcuna parte, neppure nel dettagliato comunicato stampa presente sul sito, cui link è in fondo l’articolo. E neppure dello spessore del cristallo.
Tuttavia, se guardi sempre nel sito Sinn, nell’immagine sulla parte inferiore della carrure sinistra (dalla parte opposta della corona di carica) appare qualcosa di molto simile a una valvola per la fuoriuscita dell’elio. Potrebbe addirittura essere una valvola con capacità superiori, se leggi le prestazioni uniche della tecnologia anti deumidificante creata da Sinn.
Comunque come saprai con l’utilizzo di acciaio di altissima qualità, e un vetro spesso assai, la valvola non serve. il patron e creatore di UTS MÜNCHEN ad esempio, un altro sub estremo tedesco cui recensione puoi leggere a questo link, dichiara espressamente la sua inutilità, almeno dal suo punto di vista.
Molto affascinante il progetto “gruppo ardito watches”.
Grazie per il tuo intervento!