C’era una vola un bambino che… No, così sarebbe troppo lunga da raccontare. A chi dovesse suonare molto strano il titolo di questo post suggerisco di leggere il primo articolo sull’orologiaio di Twann: la sua visione orologiera mi aveva così colpito che prima ancora di nominare lui e il suo famoso Triple Axis Tourbillon scrissi “a beautiful mind”. Il progetto Nemo si ispira alla saga Steampunk. È iniziato nel 2012 con Sailor, proseguito l’anno scorso con Captain, e oggi con Nemo Sub I Thomas Prescher si occupa di rendere omaggio al famoso sottomarino.
Prima di iniziare a descrivervelo suggerisco di accantonare per un attimo il significato comune che noi tutti attribuiamo al termine “orologio”. L’ultimo capitolo della collezione Nemo rientra se vogliamo ancora in questa categoria ma, sul come, lasciamo che sia l’arte intesa come creatività personale di Prescher a dirlo.
Ad un primo colpo d’occhio il grande cilindro in zaffiro di Nemo Sub I che funge da cassa, imbrigliato da anelli in oro rosso e palladio, non lascia dubbi: è la trasposizione steampunk del Nautilus. La sua architettura divide la meccanica che racchiude in tre parti: quella centrale che alloggia il movimento meccanico – un tourbillon Double Axis (che ruota su due assi) e il suo sistema di carica automatica, i due tubi laterali collegati al movimento con un sottile treno di ingranaggi, per indicare le ore e i minuti. Nella parte superiore di ciascuno di quest’ultimi c’è un elica che si muove grazie a un complicato e apposito meccanismo.. siamo sul Nautilus, ricordate?
Soffermandoci sul suo cuore meccanico, ovviamente copiato solo dai pensieri di Thomas perché non esiste nulla di simile in orologeria, il movimento presenta da una parte il meccanismo regolatore che ruota su ciascuno dei due assi in 60 secondi, dalla parte opposta una massa oscillante, che occupa metà della sezione, a ricarica bidirezionale.
Considerando il doppio tourbillon la parte anteriore, buttando l’occhio verso il retro appare un secondo rotore che, grazie a un giunto cardanico, si muove senza sosta. Rappresenta il propulsore del sottomarino ed è lì solo per scopi estetici. Nella parte superiore della cassa di Nemo Sub I due corone a forma di oblò servono per regolare l’ora e per dare carica al movimento meccanico. Thomas Prescher rassicura che, nonostante la natura inedita del design di questa, chiamiamola opera, ogni appassionato di orologeria vedendolo sarà in grado di capire il suo funzionamento, e meno male aggiungo io: idearlo e costruirlo non è lo stesso.
Nemo Sub sarà costruito in edizione limitata di 5 esemplari. Il primo sarà completato (speriamo di poterlo vedere finito per il Salone Baselworld 2014) quest’anno, mentre i rimanenti nel 2015.
Nemo Sub I (prime riflessioni)
Credo che tutto ciò che abbiamo visto creare negli ultimi tre anni dalle mani di Prescher fosse da sempre dentro lui (da qualche parte). All’inizio la vita di uomo di mare, poi i lunghi studi da orologiaio e il periodo d’apprendistato, a seguire la sfida di costruire il primo tourbillon da polso su tre assi (ndr. parliamo di un orologiaio indipendente non di un grande gruppo orologiero), hanno per me suscitato in lui la voglia di cercare un filo conduttore, e quale mezzo migliore del linguaggio “steampunk” fatto di anacronistici tuffi in un futuro improbabile avrebbe potuto meglio rappresentare la sua visione?
Dentro e dietro opere come Nemo Sub I c’è davvero molto: la voglia di raccontare una storia, di farlo come nessuno aveva mai fatto prima, ma anche di mostrare quello che un bravo orologiaio indipendente è in grado di fare con la meccanica: praticamente tutto quello che gli passa per la mente!
Il Calibro del “sottomarino da polso” di Prescher è sviluppato in otto sezioni: nella prima trova spazio il tourbillon a due assi, nella seconda il treno d’ingranaggi che opera la riduzione, la terza si occupa di segnare il tempo, la quarta è adibita al bariletto di carica, nella quinta c’è il meccanismo di ricarica automatica, nella sesta trova posto la massa oscillante, nella settima il treno di ingranaggi cui sono collegate le eliche presenti nei tubi, e l’ottava contiene un giroscopio con delle masse che servono a muoverle.
Tutto qui? A parte gli scherzi.. Complimenti Thomas: tralasciando la fantasia in fatto di orologeria meccanica (complicata) è un po’ difficile starti dietro!
contaminuti
Commenti
Orologio che fa molto riflettere.
Articolo che fa molto riflettere.
Le vostre considerazioni sono molto valide!
Grazie perchè ci riservate sempre un tipo di informazione che la carta stampata trascura molto, troppo!
Grazie a te! Si fa veramente molto riflettere.. soprattutto chi non si ferma alle apparenze, che possono giustamente far discutere. Fa riflettere che Prescher da una parte è capace di risolvere rebus orologieri assurdi, come la forza costante nel Triple Axis Tourbillon, dall’altra è assai umile e tratta un pezzo di Alta Orologeria (“piegandolo” a fare tutto quello che vuole) per quello che è: una meravigliosa e fantasiosa forma d’arte.